La Giunta comunale di Napoli ha approvato il disciplinare per regolamentare l'erogazione delle forme di agevolazione delle tariffe idriche a favore delle fasce socio-economiche più deboli.
Diventano così operative le misure già approvate dalla Giunta, grazie alle quali circa 37.500 famiglie, con Isee uguale o inferiore a € 7500 e in regola con il pagamento della tariffa, ovvero che abbiano sottoscritto un regolare piano di rientro, vedranno riconosciuto il diritto ad un “minimo vitale garantito”. Alle famiglie che usufruiranno di quest'importante misura di sostegno sarà infatti concesso un beneficio equivalente alla fornitura a titolo gratuito dei primi 23 m3/trimestre di acqua, corrispondente all’attuale fascia a tariffa agevolata (per un totale annuo pari a € 41,32). Il beneficio verrà erogato direttamente in bolletta, dove i consumi relativi a questi 23 m3/trimestre di acqua verranno fatturati a tariffa €0,00. A breve l'Arin pubblicherà brochure informative per gli utenti e renderà disponibili i moduli per le domande, che potranno essere spedite via posta o presentate direttamente agli uffici dell'Arin. Sulla base di quanto previsto dal disciplinare, l'Arin stilerà una graduatoria degli aventi diritto che sarà rivista ogni due anni ed effettuerà un costante monitoraggio dei beneficiari per verificare il costante rispetto delle condizioni previste dal disciplinare per l'accesso al "minimo vitale garantito".
"Con quest'atto il Comune investe circa 1.500.000 euro, attraverso la sua partecipata, a favore delle fasce più disagiate della cittadinanza - sottolinea l'Assessore Michele Saggese - una misura, che fa di Napoli una città in controtendenza rispetto alle politiche privatizzatrici promosse dal Governo e che va con decisione nella direzione, indicata dai promotori del referendum per la difesa dell'acqua pubblica, di una gestione del servizio idrico interamente pubblica".
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