mercoledì, ottobre 13, 2010

La Rete Sociale ringrazia la Strabenevento: “una concreta risposta alla malattia mentale”


Non solo la promessa è stata mantenuta, ma con una miracolosa divisione dei pani e dei pesci l’incasso della STRABENEVENTO destinato ad aiutare un giovane utente del Centro di Salute Mentale servirà, invece, ad aiutarne di più. Una storia a lieto fine, vera rarità di questi tempi - specie considerando il disastro della sanità in Campania – che, perciò, forse vale la pena ricordare partendo dall’inizio: cioè, dal primo maggio quando, in occasione della 19° edizione della STRABENEVENTO, fu annunciato : “Podisti beneventani e atleti famosi corrono anche per difendere i diritti dei malati di mente”. Fra gli intenti della kermesse sportiva organizzata dall’associazione Amatori Podismo Benevento, c’era, infatti, anche quello di utilizzare l’incasso dei biglietti per sostenere il progetto del Dipartimento di Salute Mentale di avvio al lavoro di un giovane che era riuscito a superare la malattia mentale evitando il ricovero in strutture di tipo “manicomiale” e vivendo in una casa-famiglia insieme ad altri 4 disagiati mentali della stessa età, dove aveva imparato a diventare autonomo. “Il passo successivo alla riabilitazione, però, è il reinserimento nella società, che diventa impossibile senza soldi, casa e lavoro. Perchè se nessuno offrirà a Giovanni e a quelli come lui la possibilità di rimettersi in gioco, questi rischiano di finire di nuovo ai margini della società. Perciò, questa “19° STRABENEVENTO” ha deciso di destinare l’incasso dei biglietti di partecipazione alla costruzione del suo futuro”, aveva annunciato Paola Orlando, presidente della STRABENEVENTO, che a luglio ha consegnato (come si vede nella foto) l’assegno con l’importo di 3.000 euro a Serena Romano, presidente della “Rete Sociale”, l’associazione di Familiari e amici dei sofferenti psichici “garante” dell’iniziativa.

Ma da allora a oggi l’equipe del Centro di Salute Mentale (rappresentata nella foto, da sinistra, dopo la Romano e la Orlando, da Tina Russo responsabile dell’intera Unità Operativa, da Elvia Fasulo, responsabile del day hospital e dall’amatissima assistente sociale Lucia Solla) è riuscita a “spartire ricchezza” senza farla “diventare povertà” creando 3 progetti per “borse lavoro” che rappresentano altrettanti trampolini di lancio per iniziare. Oltre a Giovanni, dunque, che avrà il compito di organizzare una volta al mese per 10 mesi un cineforum per gli utenti del servizio, parte dell’importo andrà anche a una ex utente con una certa esperienza in restauro che organizzerà un corso di restauro per altri 4 o 5 utenti, e a Maurizio, un giovane giardiniere senza lavoro che farà da supporto al progetto di recupero dello spazio verde adiacente al Centro di Salute Mentale.

Così, direttamente e indirettamente, saranno oltre una decina gli utenti del servizio coinvolti: tutto questo grazie alla STRABENEVENTO che speriamo voglia tenerci fra i suoi “protetti” anche in futuro.
Per “La Rete Sociale”

il presidente Serena Romano

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