mercoledì, marzo 31, 2010

Napoli: Le Unioni Cattoliche Operaie e il Pellegrinaggio del Lunedi in Albis

La Pasqua del Risorto si presenta ogni anno con freschezza ed attualità, perché, in un mondo che si adopera sempre più a togliere la speranza e la possibilità di programmare un futuro positivo, il Cristo ci invita a puntare in alto, alla santità, alla perfezione.

Il nostro Cardinale Crescenzio Sepe, in ogni occasione ed in ogni circostanza, non tralascia di farci riflettere che il cammino di crescita che la Chiesa ci propone, tanto come singoli quanto come comunità, non è concepibile soltanto come culto. Esso investe la vita in tutta la sua interezza che sarà tanto più piena quanto più impegnata nel combattimento contro lo spirito del male. E proprio per rispondere a questa sollecitudine pastorale e benevolenza. Con questi sentimenti, il Risorto ci invita a metterci in cammino verso la sua dimora, luogo che sarà anche la nostra destinazione definitiva. Le Unioni Cattoliche Operaie anche quest’anno, si sono preparate a partecipare al grande Pellegrinaggio del Lunedi in Albis con Incontri, momenti di preghiera e di catechesi guidati dall’Assistente Diocesano Mons. Domenico Felleca nella sede del Centro Diocesano, nelle zone pastorali e nelle parrocchie di appartenenza coinvolgendo i propri parroci.

Una tradizione secolare, eppure sempre nuova . Sempre impegnata a purificarsi affinché emerga di più la verità che certi eccessi potrebbero offuscare. A tale scopo, si impegnano tutti i parroci per vivere in comunione con il nostro caro e amato Pastore Crescenzio, che, manifesta la sua vicinanza al popolo a lui affidato e non trascura nessuna realtà e nessun momento, ma in ogni occasione ci fa cogliere tutto come tempo propizio di conversione e di comunione.

Riflettendo anche su questo evento annuale, il Cardinale Sepe ne percepisce e ne fa leggere quella sintesi e quella concretezza di atteggiamenti e comportamenti che caratterizzano e connotano tutte le grandi religioni. Sarebbe un peccato scadere in esagerazioni, dettate pure da buona fede, ma poco rispondenti ad una testimonianza che si fa segno, invito ed attrazione per l'imitazione. Il pellegrinaggio è un valido strumento di comunicazione ed un grande itinerario di fede perché richiama alla precarietà della vita che cerca e rincorre un desiderio di stabilità rinvenibile esclusivamente in quel Dio, fonte di ogni speranza.
Pertanto, il lunedì di Pasqua, rappresenta, attraverso il pellegrinaggio al Santuario di Madonna dell'Arco, una grande occasione per manifestare pubblicamente la devozione alla Madonna. Dopo aver percorso l’itinerario penitenziario della Quaresima.

Per la loro profonda devozione alla Madonna dell'Arco, le Unioni Cattoliche Operaie sono esempio di una grande espressione di fede popolare, un’ efficace testimonianza, un desiderio di impegno per la costruzione del Regno dei Cieli. Grande e profonda emozione e commozione continua a procurare, di anno in anno, il sempre crescente numero di partecipanti a questo evento che, passando attraverso varie generazioni, è capace di produrre sempre entusiasmo ed emotività non scadendo mai nella monotonia. I fedeli soci delle U.C.O., gente semplice, che non segue correnti teologiche, ne è esperto di Mariologia, ma piuttosto quel movimento interiore che fa cercare l’incontro di quel Dio, nel quale vede la chiave della risoluzione di situazioni considerate irrisolvibili. I tanti ex-voto custoditi nel Santuario, fatti di oggetti, immagini, dipinti, stanno a dimostrare, oltre che la devozione alla “Mamma dell’Arco”, anche la positività di affidarsi ad un Dio che non è morto ma che ascolta ancora le suppliche della Madre, che intercede per i suoi figli.
Il pellegrinaggio affonda le sue radici nella notte dei secoli e continua a rispondere pienamente alle motivazioni della Chiesa del Concilio: cercare non un Dio dottrinale, ma il Padre presente nelle varie espressioni umane e in Gesù Cristo, figlio di Maria,che cammina con il suo popolo, parla il suo linguaggio, prova gli stessi sentimenti, e ne condivide sofferenze, ansie e gioie.
Alla Madonna che ci chiama e ci aspetta per donare grazie, noi andiamo per chiedere il sostegno nel nostro pellegrinaggio terreno nel quale amiamo sperimentare fin da ora quella verità di vita promessa dal Risorto e che sarà finalmente pienezza nel Regno di Dio.
Pasquale Oliviero

Delegato Arcivescovile Unioni Cattoliche Operaie

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