Noi immigrati che viviamo e lavoriamo in questo paese, che siamo una parte del suo presente e del suo futuro, subiamo un clima di crescente razzismo. Ogni giorno si ripetono soprusi, forme di discriminazione giuridica, violenze e condizioni di sfruttamento al limite dello schiavismo, che calpestano la stessa dignità umana!
Dopo i gravi fatti di Rosarno, ed un anno prima a Castelvolturno, le ribellioni contro il razzismo e la criminalità organizzata hanno avuto per risposta la repressione da parte dello Stato che, invece di concentrare gli sforzi sulla lotta allo sfruttamento del lavoro nero, non riconosce negli immigrati una risorsa ed una forza per una battaglia comune contro le mafie. I continui proclami del Ministro dell’Interno Maroni, uniti ai provvedimenti restrittivi varati dal governo Berlusconi, criminalizzano tutti gli immigrati, generando ingiustificate paure sociali contro gli stranieri, alimentando paura, frustrazione e sfiducia nei migranti.
Sentiamo la necessità, per i nostri bambini, italiani ed immigrati, che da anni frequentano le scuole, studiando, giocando e crescendo insieme, di garantire loro un futuro in cui le differenze vengano viste come una ricchezza e risorsa per tutto il paese. La costruzione di un modello di convivenza vero tra italiani ed immigrati deve diventare l’obiettivo da perseguire insieme, per poter vivere in un paese moderno, in grado di dare diritti al di là del colore della pelle, della provenienza e del credo.
“Un giorno senza di noi”: il primo marzo 2010 è una giornata di azione internazionale contro le forme di “razzismo di Stato in Europa”. E' nato in Francia e si è diffuso in Italia e in Grecia. Manifestazioni, scioperi, iniziative simboliche, proteste clamorose e visibili serviranno a rivendicare rispetto e diritti per i cittadini immigrati, dal cui lavoro viene tanta parte della ricchezza dell'Europa e che invece ora qualcuno cerca di far diventare il capro espiatorio della crisi economica!
Per tutto questo lanciamo un grido di allarme ed invitiamo tutti i cittadini immigrati ed italiani alla mobilitazione del 1° Marzo 2010 per una prima giornata a difesa dei diritti. Invitiamo gli altri lavoratori ai quali ci sentiamo solidali sotto l’attacco della crisi, gli studenti, associazioni, sindacati, movimenti, reti e forze politiche antirazziste, gruppi laici e religiosi ad aderire alla mobilitazione generale dei migranti. Chiediamo a tutti di darci una mano, portando in piazza tutta la vostra fantasia e la vostra solidarietà, per una giornata che vogliamo di lotta e di incontro tra le culture e le voci delle etnie che vivono a Napoli ed in Campania.
Sul piano generale chiediamo:
- Estensione a tutti gli immigrati della regolarizzazione riservata solo a colf e badanti
- Abrogazione del pacchetto sicurezza e delle leggi razziste
- Permesso di soggiorno per chi denuncia lo sfruttamento e il lavoro nero
- Fermare il razzismo e i rastrellamenti contro gli immigrati, aumentati dopo Rosarno.
- No ai respingimenti di massa e agli accordi bilaterali che li prevedono
- Diritto di asilo per rifugiati e profughi
- Chiusura definitiva dei Centri di Identificazione ed Espulsione (CIE)
- Diritto al lavoro, alla salute, alla casa e all’istruzione per tutte e tutti
- Mantenimento del permesso di soggiorno per chi ha perso il lavoro
Nel particolare della situazione campana:
- Risoluzione dei problemi che ostacolano la precedente regolarizzazione (“idoneità alloggiativa”, truffe dei datori di lavoro contro gli immigrati)
- Strutture di accoglienza contro la politica degli sgomberi senza alternative
- Rispetto e spazi mercatali per il lavoro ambulante – pari dignità e trattamento tra le attività commerciali di italiani e immigrati.
- Più diritti e sicurezza per i lavoratori e le lavoratrici impegnati nell'edilizia, nell'industria tessile, nell'agricoltura e nel lavoro domestico
Manifestazione generale h: 11.00 in piazza Garibaldi - Napoli
Comitato per il primo marzo in Campania
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