I vescovi: criminalità analoga. Leghisti: i dati li dà il governo
Regionali, Lazio: i partiti si spartiscono le simpatie della Cei
ROMA (29 gennaio) - Monsignor Mariano Crociata corregge il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi sugli immigrati («Una riduzione degli extracomunitari in Italia significa meno forze che vanno a ingrossare le schiere dei criminali»), affermando, in una conferenza stampa alla Radio Vaticana, che «le nostre statistiche dimostrano che le percentuali di criminalità di italiani e stranieri sono analoghe, se non identiche».
Nuove polemiche tra schieramenti. Le parole di Monsignor Crociata, presidente della Cei, aprono un nuovo fronte di polemica politica in un clima che si sta riscaldando in vista delle regionali. Elezioni per le quali la Cei ha invitato i cattolici a votare per chi difende la vita, la famiglia e la solidarietà. La presa di posizione della Cei non piace alla Lega che subito replica: «I dati li fornisce il governo e non la Conferenza Episcopale italiana. E, comunque, gli extra comunitari delinquono più dei concittadini», rimarca il Carroccio mentre le principali forze dell'opposizione cavalcano le parole dei vescovi. Il Pd - per voce di Roberto Di Giovan Paolo, segretario della Commissione Affari Europei - tiene a spiegare che «i dati dicono chiaramente che gli immigrati delinquono quanto gli italiani. Basta guardare l'annuario immigrazione della Caritas. La Lega si rassegni: la Cei ha ragione».
E l'Italia dei Valori incalza: «anche la Cei ha smascherato le bugie del premier sugli immigrati. Un'altra brutta figura per Berlusconi ed un episodio - afferma il capogruppo dell'Idv alla Camera, Massimo Donadi - che conferma la sua subalternità politica nei confronti della Lega». «Il Carroccio in questi anni ha esasperato i toni e alimentato l'intolleranza in modo irresponsabile, con la complicità di tutta la maggioranza», prosegue Donadi.
Contro la Lega anche l'Udc. «Attaccando la Cei, la Lega non è solo inopportuna, ma anche incoerente: prima si finge paladina del cristianesimo portando avanti una difesa ad oltranza del crocifisso, e poi attacca i vescovi appena ne ha occasione, come è stato con l'arcivescovo di Milano Tettamanzi», sottolinea Dorina Bianchi, vicepresidente dei senatori Udc.
Cei: alle regionali votare chi difende vita e famiglia. «Il compito dei cittadini è eleggere le persone che meglio perseguono l'obiettivo del bene comune i cui valori e criteri sono la difesa della vita umana comunque si presenti, la difesa della famiglia fondata sul matrimonio tra uomo e donna, la promozione della solidarietà verso glia altri, in particolare i più deboli e il lavoro», ha poi risposto monsignor Crociata alle domande su quali siano le indicazioni di voto della Cei per le prossime elezioni regionali.
Vescovi equidistanti ma partiti no. I vescovi italiani hanno indicato genericamente chi votare ma i partiti hanno considerato solo quelle parti "più comode" delle parole della Cei per portare acqua al proprio mulino. Tutti i politici sostengono i deboli e quindi tutti andrebbero eletti, ci sono però dei distinguo sulla tutela della vita e della famiglia. A sinistra per famiglia si intendono anche le coppie di fatto, per il Pdl no e quindi i vescovi sembrerebbero più vicini al Centrodestra così come per la tutela della vita. Nel Lazio la situazione è ancor più difficile da capire soprattutto dell'ultra laica Emma Bonino.
Questione Lazio: tutti hanno ragione. «Quello della Cei sembra essere un chiaro invito a votare centrosinistra. Chi più di noi è infatti dalla parte della vita? Chi più di noi si è battuto per difendere la vita degli immigrati maltrattati, la vita dei senza diritti, dei detenuti, dei disoccupati? Chi più di noi ha lottato contro la pena di morte?». Lo dichiara l'assessore al Bilancio della Regione Lazio ex esponente del Prc e ora di Sinistra Ecologia Libertà Luigi Nieri. «Il Centrosinistra, inoltre, è dalla parte delle famiglie - continua - Di tutte le famiglie. Quelle sposate e quelle non sposate». Nieri non dice che per la Chiesa la famiglia è quella "sposata" e si "dimentica" le battaglie abortiste di Emma Bonino. «Dal segretario generale della Cei arriva oggi un chiaro invito a votare per la coalizione di Centrodestra. Stupisce quanto afferma Nieri. Chi è di area cattolica è su posizioni diametralmente opposte». Afferma il consigliere comunale di Roma Marco
Visconti, probabile candidato per il Pdl alle prossime regionali, che però si "dimentica" le grandi differenza tra vescovi e governo, ad esempio, sul tema dell'immigrazione.
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