venerdì, dicembre 11, 2009

PREMIO “FESTIVAL DEL LIBRO E DELLA SCRITTURA, quest'anno con l'aggiunta di un ulteriore premio





Approda quest’anno al Festival del Libro e della Scrittura un nuovo premio, dedicato agli autori di case editrici emergenti. Un comitato scientifico composto da giornalisti, scrittori e docenti ha selezionato, tra i numerosi testi letti nei mesi antecedenti il Festival, sei vincitori per sei diversi generi letterari. Cronaca/inchiesta, sport, narrativa, noir/gialli, saggi/attualità, giovani/emergenti.
I vincitori sono autori che hanno contribuito con le loro opere a lasciare un segno nella produzione libraria nazionale e soprattutto campana. Le loro opere sono il frutto di una ricerca attenta e minuziosa, per alcuni incentrata sul linguaggio e sulle forme espressive, per altri rivolta a documenti e testimonianze che appartengono al quotidiano giornalistico.
Il “Premio Festival” viene assegnato dall'Associazione Culturale "Un uomo che legge ne vale due", promotrice ed organizzatrice della Terza Edizione del Festival del Libro e della Scrittura. Nella serata di Venerdì 11 che si svolgerà all’interno del tendone del Festival (Piazza Elena d’Aosta – San Giuseppe Vesuviano) esponenti del mondo della cultura e del giornalismo, consegneranno i premi ai vincitori.

Segue l’elenco dei premiati.

CRONACA/INCHIESTA
Vince il Premio Festival per la sezione cronaca/inchiesta, il giornalista Simone Di Meo con il romanzo "Faida di camorra, La più sanguinosa guerra di camorra mai combattuta a Napoli in uno sconvolgente romanzo-verità" ( Newton & Compton Ed.)

Il Libro:
Ai margini della città di Napoli, dilaniata dal degrado e dalla disoccupazione, si trova il più grande mercato di droga in Europa: Secondigliano. È qui che si combatte la spaventosa faida di camorra tra il clan del boss latitante Paolo Di Lauro e il gruppo degli "spagnoli", una guerra in grado di provocare più di settanta morti tra il 2004 e il 2005. In palio c'è il controllo della più ricca impresa criminale del Sud Italia: il traffico internazionale di stupefacenti. In quei mesi, i killer delle due cosche decapitano traditori, uccidono e danno alle fiamme le fidanzate, i padri e le madri dei nemici e appiccano il fuoco a decine di negozi e appartamenti per snidare i rivali. La terza metropoli italiana si

trasforma in un campo di battaglia, mentre il magistrato che indaga sulla strage scopre di essere intercettato abusivamente e il fratello di un senatore della Repubblica trema al pensiero di cadere vittima di un'imboscata. Di Meo ha il coraggio di raccontare una storia avvincente come un romanzo, ma terribile come la realtà.

L’Autore:
Simone Di Meo, 28 anni, napoletano, laureato in Scienze della comunicazione, è un giornalista professionista e collabora con settimanali e quotidiani nazionali su temi di attualità, politica ed economia. Ha curato per il canale satellitare dedicato agli Italiani nel mondo, INM Channel (Sky 888), approfondimenti e speciali televisivi sulla criminalità organizzata a Napoli e in Campania. Vicedirettore del mensile «ForumItalia», ha coordinato la cronaca nera e giudiziaria per il quotidiano «Cronache di Napoli». Attualmente scrive per il quotidiano «Il Roma» e si occupa della comunicazione della presidenza della delegazione italiana presso l'assemblea parlamentare della Nato.
Indirizzo web: simonedimeo.blogspot.com


ATTUALITA’
Trionfa nella sezione di attualità Agnese Palumbo con “Centouno cose da fare a Napoli almeno una volta nella vita”. (Newton & Compton Ed.)

Il Libro:
Si arriva a Napoli con il pregiudizio che questa città sia tutta sole, pizza e mandolino. Premesso che la pizza è una delle cose migliori che esistano al mondo e che la musica napoletana resta uno dei patrimoni dell'umanità, possiamo serenamente affermare che Napoli oggi è molto altro. È l'arte contemporanea fruibile da tutti, è storia che trasuda dai palazzi, è Eleonora Pimentel De Fonseca e le altre donne della rivoluzione del '99, è entrare in un vicolo e trovarsi davanti a un Caravaggio che sconvolge, è la nebbia sottile che fa sparire il Vesuvio, è trovarsi sotto il naso la mappa della città affacciati da San Martino. Napoli è il sapore dei taralli che lascia la lingua in fiamme per tutto il pomeriggio, è il caffè intellettuale di via Bellini o quello caotico di via San Sebastiano, è passeggiare per via Tribunali con la musica del Conservatorio che riempie le stradine strette.

L’Autore:
Agnese Palumbo è una giornalista, ha scritto e condotto il programma televisivo Miraggi (www.dixtv.it). Attualmente collabora con “Il Riformista”, Metropolis e il magazine on line.

GIALLI/NOIR
Vincitore nella categoria dei romanzi gialli/noir, il giornalista Pietro Treccagnoli con "Non sono mai partito". (Cento Autori Ed.)

Il Libro:
Nel racconto del testo edito da “Cento Autori”, due voci narranti si intrecciano ripercorrendo gli accadimenti dei cosiddetti "anni di piombo": una è quella del gretto commissario Ascione (personaggio già presente nell'opera prima di Treccagnoli "Non lo chiamano veleno", 2006), un poliziotto in pensione sulle tracce di un uomo scomparso 30 anni prima; l’altra è quella dell’autore che scava nel passato alla ricerca di risposte a domande su quella che è anche la sua generazione, quella che ha vissuto la crisi del Partito comunista sul finire degli anni '70.

L’Autore:
Pietro Treccagnoli è un giornalista. Nella sua carriera ha spaziato dalla cronaca all’attualità, dagli spettacoli alla cultura, vivendo sempre le situazioni in prima persona, entrando in contatto con personaggi e con le storie che ha raccontato.
Per Il Mattino ha intervistato personaggi del calibro di Woody Allen, Attilio Bertolucci, Robert De Niro, il leader del gruppo rock U2, Bono Vox. E ancora Meryl Streep, seguita nella sua visita agli Scavi di Pompei dove si era camuffata per confondersi tra i turisti, e Mario Vargas Llosa, candidato alla presidenza del Perù.

NARRATIVA
Premiato per la sezione narrativa, Gerardo Caputo con "Il funambolo" . (Giraldi Ed.)

Il Libro:
Pubblicato nel 2006 dalla Casa Editrice “Giraldi” di Bologna, Il funambolo è una continua sfida ai più classici meccanismi di scrittura narrativa. Nel romanzo d’esordio del docente, si viene a contatto con una realtà fatta di continue fughe in avanti e pause indivisibili di meditazione. Una scrittura molto spesso simile ad un testo teatrale, ma ricca di nomine di personaggi e anche di ambientazioni che guidano e anche confondono il lettore, se non estremamente attento. I passaggi di scena riservano sempre una sorpresa. “Si potrebbe vivere per mille anni, per mille vite – scrive Caputo – per mille vite di mille anni ognuna, se uno scoprisse la maniera di evocare l’insolito, di suscitare ogni volta il nuovo”.

L’Autore:
Gerardo Caputo ha 46 anni, è napoletano ma vive e lavora a Benevento, dove insegna nelle scuole secondarie. E’ fondatore e curatore de “Il Gruppo Teatro”, composto da alunni di svariate età provenienti da diverse realtà del territorio. Il Gruppo Teatro, nato sotto il progetto “Il Teatro per Educare” ha vinto il premio nazionale di drammaturgia giovane “Michele Mazzella” organizzato a Roma dall’associazione culturale “Teatro Giovane”, al quale hanno partecipato centosessantadue istituti provenienti da tutta Italia.

SPORT
Per la sezione dedicata allo sport il riconoscimento è stato assegnato al giornalista napoletano Marco Lobasso per il saggio "Potito Starace". (Edisud Salerno Ed.)

Il Libro:
Questo libro di sport nasce da un’idea di Angelantonio Starace, che si scopre scrittore, trasformando i suoi ricordi e i suoi appunti in una meravigliosa storia di vita e di tennis. E’ l’avventura di suo figlio Potito, talento in erba del tennis italiano, poi promessa, infine campione di livello internazionale. Dalla città Irpina di Cervinara al tempio del tennis, il Roland Garros di Parigi: dal 1987 al 2004, anni di appunti, di ricordi, di emozioni, uniti insieme in un testo diventato libro, con l’aiuto e l’esperienza del giornalista napoletano, Marco Lobasso. Quattro mani appassionate si sono intrecciate per raccontare una storia semplice ma allo stesso tempo unica: la storia di un padre e di un figlio, di una famiglia unita e di un ragazzo che, giorno dopo giorno, si scopre stella del tennis.

L’Autore:
Napoletano, 44 anni, giornalista professionista. E’ autore di libri di storia dello sport, tra cui spiccano le pubblicazioni in occasione dei 100 anni del Tennis Club Napoli (2005) e del Tennis Club Vomero (2007) e per i 90 anni della Coppa Lysistrata di canottaggio, la gara remiera più antica d’Italia (2001). Coordina la redazione sportiva di Leggo Napoli, è articolista de Il Mattino e de Il Tennis Italiano. Da 25 anni racconta gli eventi sportivi in Campania.

GIOVANI/EMERGENTI
Vince il premio per la categoria giovani/emergenti, Sonia Sodano con "Memorie di un padre". (Il Filo Ed.)

Il Libro:
“Memorie di un padre” è il primo libro di Sonia Sodano, pubblicato da Il Filo Edizioni. La storia di un padre alla ricerca della figlia. Una ricerca, spirituale prima ancora che fisica, dettata da uno stato d’animo che pochi al mondo possono comprendere. In un momento della vita si rende conto di star male, di aver pensato sempre e solo a se stesso, trascurando ciò che di più importane la vita gli ha donato: il rapporto con sua figlia, l’ innocente creatura che non aveva chiesto di nascere e che ora ne paga il prezzo senza capirne il perché. L’uomo, preparandosi dentro di sé per quell’incontro, parte per una ricerca attraverso la quale spera di trovare il senso della vita. Uno strano gioco del destino gli permetterà di donare il suo amore paterno, ma spesso il destino scombina le cose più di quanto possano gli uomini stessi. Quasi il testamento di un padre lasciato alla propria figlia o ad altri uomini perché non commettano gli stessi errori.

L’Autore:
Sonia Sodano è nata a Napoli nel 1989. Ama la danza, la musica e la pittura. Ha partecipato a numerosi concorsi letterari. Sul social network Facebook le è stato dedicato un fans club.

Ufficio Stampa Info al pubblico
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