L'anniversario della storica caduta del Muro di Berlino Roma, 9 novembre 2009 - A 20 anni dalla caduta del muro di Berlino servirebbe un altro «colpo di reni» per abbattere i muri di oggi: «cinismo e individualismo». E' quanto sostengono le Acli che commentano con il presidente Andrea Olivero lo storico l'anniversario del 9 novembre 1989. «Quello di 20 anni fa a Berlino fu un grande evento di popolo - spiega Olivero -, animato da un forte sentire comune, un gran desiderio di cambiamento, nel segno della libertà e della giustizia. Oggi la vera sfida è ritrovare o ricostruire quel sentire comune che sembra essersi perduto. Ridare a quel popolo europeo - capace allora di sovvertire i piani delle cancellerie - un nuovo obiettivo comune. Non bastano infatti le istituzioni comuni, occorre un progetto condiviso, un sentire popolare europeo indirizzato verso un comune obiettivo». «Proprio oggi - continua il presidente delle Acli - di fronte alla pesantissima crisi economica e finanziaria, tutti invochiamo la necessità di un cambio di passo per difendere la dignità, il lavoro la vita di milioni di persone e di famiglie. Ma ci manca la forza di quel 'colpo di reni' di 20 anni fa, che costringerebbe i governi, le istituzioni politiche ed economiche ad invertire la rotta del loro operato. Ma abbiamo perso quello spirito. Forse abbiamo davanti a noi nuovi muri da abbattere: il muro del cinismo, che ci fa rassegnare all'idea che non si possa cambiare questo mondo; e il muro dell'individualismo, in base al quale l'unica lotta per cui valga la pena spendersi appare la difesa del proprio benessere individuale». |
A partire dall'esperienza associativa vissuta nelle ACLI e da quella amministrativa a Napoli e Castellammare di Stabia utilizzo questo spazio per affrontare i temi del dialogo tra le generazioni, del lavoro, della formazione, del welfare, della partecipazione e della loro necessaria innovazione.
martedì, novembre 10, 2009
Berlino: cinismo e individualismo i nuovi muri
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