sabato, ottobre 31, 2009

5 per mille 2007, completata la ripartizione delle somme. In arrivo più di 355 milioni per ricerca e volontariato


Il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giulio Tremonti, sblocca i fondi del 5 per mille 2007 in favore degli enti del volontariato, della ricerca scientifica e sanitaria, e l’Agenzia delle Entrate completa la ripartizione dei fondi.
La suddivisione tiene conto delle diverse modifiche normative che, tra l’altro, hanno riaperto i termini per l’invio delle dichiarazioni sostitutive per gli enti del volontariato fino al 2 febbraio 2009 e hanno fissato i requisiti di ammissione per le associazioni sportive dilettantistiche che hanno potuto presentare le domande fino al 16 maggio 2009.
La somma complessiva, messa a disposizione dai contribuenti con le dichiarazioni dei redditi, è stata pari a 373,5 milioni, di cui 355,2 milioni sono stati suddivisi tra gli aventi diritto. I restanti 18,3 milioni non sono stati ripartiti perché relativi a scelte espresse in favore di soggetti esclusi dal beneficio (16,5 milioni) e alla quota dello 0,5 per cento del 5 per mille (1,8 milioni) destinato, come previsto dalla Finanziaria 2007 (art. 1, comma 1235 della legge n. 296/2006), ad altre finalità.
Ripartizione, il volontariato bissa il primato -
Nella ripartizione delle somme spettanti per il 2007, il volontariato si conferma come settore con maggior richiamo e riceverà 234,5 milioni di euro, seguito dalla ricerca sanitaria (62,9 milioni) e scientifica (57,8 milioni).
Confermato il favore dei contribuenti all’opzione del 5 per mille -
I contribuenti che hanno operato la scelta sono stati 15,6 milioni, ma soltanto 13,5 milioni hanno destinato effettivamente una quota dell’Irpef, in quanto 2,1 milioni hanno presentato una dichiarazione con imposta pari a zero, quindi irrilevante ai fini del calcolo del beneficio.
L’importo medio devoluto da ogni contribuente è di 27,14 euro, con una punta di euro 28,14 per la ricerca scientifica, 27,82 euro per il volontariato e 25,46 euro per la ricerca sanitaria. Gli italiani, dunque, hanno ampiamente utilizzato la possibilità di destinare una quota della propria Irpef a finalità sociali. Nel dettaglio, circa metà delle preferenze è andata al volontariato che ha totalizzato 9 milioni di scelte valide. La ricerca sanitaria ha ricevuto 2,5 milioni di preferenze, mentre la ricerca scientifica è stata premiata da 2 milioni di cittadini.
Nella gara vince il 730.
Il 5 per mille fa il pieno nelle dichiarazioni 730 dove il 71,93% dei contribuenti ha effettuato una scelta, contro il 27,24% dei contribuenti che presentano Unico.
La platea dei beneficiari -
I beneficiari, nel complesso, sono 24.417, di cui 2 3.906 associazioni di volontariato, 425 Enti ed Università che svolgono ricerca scientifica e 86 soggetti che svolgono ricerca sanitaria. In riferimento all’elenco del volontariato curato dall’Agenzia, l’attività di controllo ha condotto all’esclusione di 7.870 soggetti, mentre nel caso della ricerca scientifica, gli esclusi sono stati 78.

Le novità: arbitro il Miur nella selezione degli enti di ricerca e spazio alle associazioni sportive dilettantistiche –
Per gli enti di ricerca, il Miur ha adottato una procedura specifica di selezione che ha portato ad ammettere al riparto 425 soggetti e a escluderne 78. Nell’elenco del volontariato sono inserite le associazioni sportive dilettantistiche che operano nel campo del sociale. Per questi soggetti la selezione e i controlli sul possesso dei requisiti specifici richiesti sono stati condotti dal Coni (in base al Dm 16 aprile 2009).
Un’ulteriore novità riguarda le somme che, come previsto della Finanziaria 2007, saranno destinate all’Agenzia per le Onlus e alla copertura degli oneri necessari per il pagamento agli aventi diritto delle rispettive quote, il cui importo è pari allo 0,5 per cento della somma complessivamente raccolta.
L’iter del 5 per mille dalle scelte espresse alla ripartizione –
Alla ripartizione delle somme si è arrivati dopo un lavoro complesso svolto dall’Agenzia delle Entrate che, oltre a curare l’elenco degli Enti del volontariato, comprensivo di Onlus, associazioni di promozione sociale, cooperative sociali, fondazioni e associazioni riconosciute, ha effettuato, attraverso l’analisi delle diverse tipologie di dichiarazioni fiscali, l’individuazione delle scelte dei contribuenti e ha determinato l’importo destinato ai singoli beneficiari. Con la ripartizione delle somme ai soggetti aventi diritto, si conclude la fase affidata all’Agenzia delle Entrate che trasmetterà, nelle prossime ore, i dati ai ministeri competenti (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e Ministero del Lavoro, della Salute, e delle Politiche Sociali). A questo punto la Ragioneria Generale dello Stato provvederà all’assegnazione ai singoli dicasteri delle somme da erogare.
La comunicazione delle coordinate bancarie riduce i tempi per i pagamenti -
Per agevolare il pagamento in favore degli enti del volontariato è opportuno rammentare che tutti i soggetti beneficiari, che ancora non hanno provveduto, comunichino alle Entrate le proprie coordinate bancarie attraverso i loro rappresentanti e nei seguenti modi: · accedendo ai servizi telematici (richiedendo il pin code) e utilizzando l´apposita procedura;
· consegnando presso un ufficio dell´Agenzia il modello per la richiesta di accreditamento su conto corrente bancario o postale di rimborsi fiscali e di altre forma di erogazione riservato a soggetti diversi dalle persone fisiche ;
Gli enti che non comunicheranno le proprie coordinate, in quanto non dispongono di un conto corrente, saranno pagati con modalità alternative, per esempio, tramite vaglia cambiario della Banca di Italia.

(per accedere alla fonte e scaricare documenti clicca il titolo)

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