venerdì, agosto 28, 2009

Settembre universitario: è tempo di test di ammissione


Settembre, finite le vacanze, iniziano gli esami. Sono quelli dei test di ammissione delle università. Quasi tutte infatti chiedono il superamento di una prova a quiz prima di accettare la formale iscrizione accademica. E se sono oltre 120 mila i test effettuati dalla fine di luglio negli atenei italiani, ora, dopo la pausa di agosto, le università riaprono le porte ai neo diplomati e aspiranti matricole: saranno 200 mila gli studenti impegnati nelle prove di ammissione ai corsi di laurea, si comincia il 3 settembre con la selezione nazionale per l’accesso a Medicina e chirurgia, per passare poi, il 4, il 5 e l’8, rispettivamente al test di Odontoiatria, Veterinaria e Architettura. Il 9 è il giorno delle prove per le ammissione ai corsi di laurea delle professioni sanitarie, per finire il 10 settembre con l’esame per l’accesso a Scienze della formazione primaria. Le date del 9 e del 10 possono però variare a seconda dell’Università.

Le prove si basano su programmi definiti dal ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e nella maggior parte dei casi sono uguali in tutta Italia. Con il decreto ministeriale del 18 giugno 2008 sono infatti state stabilite le modalità e i contenuti delle prove di ammissione ai corsi ad accesso programmato a livello nazionale.
Ma quali sono le facoltà che richiedono un test di ammissione? Se sono ormai sempre più numerosi i corsi di laurea a numero chiuso in tutte le università statali italiane, come Medicina e chirurgia, Veterinaria, Odontoiatria, i corsi triennali dell’area sanitaria, Architettura e Scienze della formazione primaria, alcuni sono a numero programmato solo in alcune università, soprattutto nell’area Comunicazione, Psicologia, Economia, Scienze giuridiche. Per sapere quali sono è necessario però informarsi presso le singole segreterie universitarie. Così come diversi sono i regolamenti e i test per le università private, Bocconi, Luiss eCattolica, che stabiliscono ormai da molti anni un numero limitato di posti ai propri corsi.

Come superare il test? Molte università organizzano dei corsi. La Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università di Verona ad esempio organizza un breve corso di preparazione alla prova per l’ammissione alle lauree triennali delle professioni sanitarie.
Anche su internet ci si può allenare alla prova d’esame e verificare la propria preparazione, o anche solo discutere sui tanti forum sui costi per sostenere i test di ammissione. Tra libri e corsi preparatori, tassa d’iscrizione ed eventuali spostamenti, gli studenti e le loro famiglia dovranno sostenere una spesa che può arrivare fino a 2 mila euro.

Sono numerosi i siti, come ad esempio Hoeplitest, nei quali basta selezionare il test che si vuole fare, e una volta registrati al sito, simulare la prova. Per ogni facoltà è indicato il tempo per lo svolgimento del test e tutti i criteri a cui la Commissione si attiene nella valutazione delle prove. Nell’incertezza è sempre meglio non rispondere alla domanda: per ogni risposta sbagliata sono infatti tolti da 0,25 punti a 0,50, mentre nessun punto viene dato o tolto per una risposta non data.

Sul sito di Alpha Test, una società che opera nel settore dell’editoria, della formazione e dell’orientamento scolastico-professionale è possibile ad esempio non solo trovare tutte le informazioni sui test di ammissione, ma anche sperimentare direttamente, facoltà per facoltà, la natura e la difficoltà delle domande.

Per l’accesso ai corsi universitari a numero programmato, su un punteggio massimo di 105 punti, 80 saranno assegnati sulla base del risultato del test d’ingresso e 25 saranno dati agli studenti che avranno conseguito risultati di eccellenza a scuola. A tal fine contribuiranno: la media complessiva, non inferiore a sette decimi, dei voti ottenuti negli scrutini finali di ciascuno degli ultimi tre anni di frequenza della scuola secondaria superiore; la valutazione finale conseguita nell’esame di Stato dal 20% degli studenti con la votazione più alta attribuita dalle singole commissioni, che comunque non deve essere inferiore a 80/100; la lode ottenuta nella valutazione finale dell’esame di Stato; le votazioni, uguali o superiori agli otto decimi, conseguite negli scrutini finali di ciascuno degli ultimi tre anni in discipline, predefinite nel bando di accesso a corsi universitari, che abbiano diretta attinenza o siano comunque significative per il corso di laurea prescelto.

E se in aumento risultano le iscrizioni ai test di ammissione per architettura, il camice bianco è ancora uno dei più ambiti. A Medicina, per circa 7.300 posti disponibili ci si aspettano, in base ai dati degli ultimi anni, oltre 55.000 candidati. Segue Odontoiatria, dove ci saranno oltre 15.000 pretendenti per i soli 782 posti disponibili in tutta Italia.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Perche non:)

Anonimo ha detto...

quello che stavo cercando, grazie