martedì, agosto 18, 2009

Scoperta anticancro con radici campane alla Columbia University Medical Center di New York.


Una scoperta che potrebbe portare a nuove terapie contro tumori al cervello e malattie neurologiche viene annunciata oggi da due ricercatori italiani della Columbia University Medical Center di New York.

I dottori Antonio Iavarone e Anna Lasorella hanno identificato una nuova e sorprendente funzione per la proteina Huwe1, una molecola che si e’ rivelata indispensabile per la corretta programmazione delle cellule staminali del cervello a formare neuroni durante lo sviluppo dell’embrione di topo.

La nuova scoperta ha anche rivelato che la stessa proteina viene eliminata durante lo sviluppo dei tumori del cervello piu’ maligni che colpiscono bambini e adulti (glioblastoma multiforme).

Durante la formazione del cervello nell’embrione, le cellule staminali che risiedono nel sistema nervoso si dividono ad una velocità molto alta prima di trasformarsi dando origine alle cellule nervose mature, i neuroni. Perché questo processo avvenga in maniera corretta, le proteine che mantengono le cellule nello stato staminale ed immaturo devono essere eliminate.

Per capire come una cellula nervosa possa diventare maligna i gruppi del dotore Iavarone e della dottoressa Lasorella sono partiti dallo studio delle cellule staminali normali. In queste cellule, la proteina Huwe1 funziona normalmente in un complesso processo biologico che porta alla distruzione di altre proteine non più necessarie programmando cosi’ la formazione di neuroni maturi dalle cellule staminali neurali e impedendo lo sviluppo di tumori nel cervello.

La dottoressa Lasorella ha potuto dimostrare che nel topo, in assenza di Huwe1, le cellule staminali si moltiplicano in modo incontrollato per cui la formazione dei neuroni è compromessa e lo sviluppo del cervello procede in modo anomalo.

Poiché sia le cellule staminali che le cellule tumorali condividono la capacità di crescere molto rapidamente, il dottore Iavarone ha ipotizzato che l’attività di Huwe1 possa essere deficitaria nelle cellule dei tumori del cervello nell’uomo.

Per testare questa ipotesi il gruppo di Iavarone ha analizzato e confrontato i livelli di Huwe1 nel cervello normale e nei tumori cerebrali ed ha trovato che l’attività di Huwe1 è molto più bassa nei tumori.

La sofisticata analisi dei dati che ha indicato che la attività di Huwe1 è carente nei tumori è stata possibile grazie ad un algoritmo computazionale generato dal Dott. Andrea Califano, il responsabile del Centro di Bioinformatica applicata allo studio dei tumori alla Columbia University di New York.

“La perdita di Huwe1 potrebbe essere una importante tappa nello sviluppo dei tumori cerebrali più maligni, i glioblastomi multiformi, ed una modalità mirata di terapia per questo tipo di tumori potrebbe derivare se riuscissimo ad aumentare la funzione di Huwe1 nelle cellule tumorali,” dice Lasorella.

“Il nostro studio è una conferma di quanto sia necessario capire a fondo la funzione normale di un gene per poterne decifrare il suo ruolo nei tumori umani.” dice Iavarone.

“La manipolazione di Huwe1 nelle cellule staminali del cervello potrebbe consentire una corretta ri-programmazione di queste cellule e permettere la rigenerazione delle cellule neurali che vengono perse nel corso di malattie neurodegenerative.

Inoltre, ci aspettiamo che riportando al normale l’attività di Huwe1 nelle cellule dei tumori cerebrali di pazienti in cui Huwe1 è assente potremo fermare la crescita del tumore.”

I tumori del cervello sono tra i più devastanti tumori sia nell’adulto che nel bambino.

Secondo l’associazione americana per i tumori cerebrali, i tumori del cervello sono la principale causa di morte causata dal cancro nei pazienti al di sotto di 35 anni. L’incidenza di tumore al cervello è di circa 3 per 100.000 per anno e circa i ¾ dei pazienti affetti da questa forma di tumore muoiono per la mancanza di cure efficaci.

Nei bambini i tumori del cervello sono la forma più comune di cancro dopo la leucemia e sono la causa più frequente di morte da tumore solido.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Superenalotto, la caccia grossa continua
Il "6" ormai non esce da sei mesi e mezzo

ROMA (18 agosto) - Estratta la combinazione vincente all'odierno concorso del SuperEnalotto: 2, 19, 43, 49, 77, 82, numero jolly 50, numero superstar 7. La sestina vincente non è stata indovinata da nessuno Oltre al 6, al concorso di questa sera del Superenalotto non è uscito neanche il 5+. Per cui il jackpot sale a 143.900.000,00 euro I vincitori con 5 punti sono 45, ciascuno incassa oltre 45 mila euro. Il 6 manca da 85 concorsi e da oltre 6 mesi e mezzo. L'ultima volta che è uscito risale al 31 gennaio 2009.

Anonimo ha detto...

leggere l'intero blog, pretty good