L’87% delle partenze ha origine in tre regioni: Campania, Puglia, Sicilia. L’emorragia più forte è in Campania
NAPOLI - Tra il 1997 e il 2008 circa 700mila persone hanno abbandonato il Mezzogiorno. È uno dei dati contenuti nel Rapporto Svimez, che parla di «Paese spaccato in due sul fronte migratorio: a un Centro-Nord che attira e smista flussi al suo interno, corrisponde un Sud che espelle giovani e manodopera senza rimpiazzarla con pensionati, stranieri o individui provenienti da altre regioni». Nel 2008, prosegue il Rapporto, il Mezzogiorno ha perso oltre 122mila residenti a favore delle regioni del Centro-Nord a fronte di un rientro di circa 60mila persone. E oltre l’87% delle partenze ha origine in tre regioni: Campania, Puglia, Sicilia. L’emorragia più forte è in Campania (-25mila), a seguire Puglia e Sicilia rispettivamente con 12,2 mila e 11,6 mila unità in meno.
NAPOLI - Tra il 1997 e il 2008 circa 700mila persone hanno abbandonato il Mezzogiorno. È uno dei dati contenuti nel Rapporto Svimez, che parla di «Paese spaccato in due sul fronte migratorio: a un Centro-Nord che attira e smista flussi al suo interno, corrisponde un Sud che espelle giovani e manodopera senza rimpiazzarla con pensionati, stranieri o individui provenienti da altre regioni». Nel 2008, prosegue il Rapporto, il Mezzogiorno ha perso oltre 122mila residenti a favore delle regioni del Centro-Nord a fronte di un rientro di circa 60mila persone. E oltre l’87% delle partenze ha origine in tre regioni: Campania, Puglia, Sicilia. L’emorragia più forte è in Campania (-25mila), a seguire Puglia e Sicilia rispettivamente con 12,2 mila e 11,6 mila unità in meno.
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