sabato, luglio 11, 2009

Dibattiti e mostre fotografiche per l’apertura napoletana del primo meeting dell’Unicef



di ALESSIO FANUZZI
Dibattiti, ospiti vip, mostre fotografiche, bambole giganti e concerti. È il primo meeting nazionale dei volontari dell’Unicef, è la festa dei bambini al Maschio Angioino. Giù il velo dalla Pigotta da Guinness alta quasi cinque metri, su sulla torre la bandiera azzurra dell’Unicef: la grande festa dei volontari e dei bambini di Napoli e d’Italia è cominciata ieri, con la cerimonia dell’alzabandiera, il saluto delle istituzioni e una lunga intervista al premio Nobel per la Pace Shirin Ebadi, attivista iraniana per la difesa dei diritti umani. Fitto, fittissimo il programma della tre giorni che continuerà oggi e domani con la chiosa affidata al cardinale Crescenzio Sepe. «È un sogno che si realizza», aveva detto alla vigilia il presidente di Unicef Italia, Vincenzo Spadafora. Napoletano di Cardito, ieri sera, nella splendida cornice del Maschio Angioino, ha coronato il suo sogno: è salito sul palco davanti a centinaia di volontari (nei tre giorni ne sono attesi più di 1.500 da tutta Italia), ha ringraziato le «istituzioni attente» chiamando al suo fianco il sindaco Rosa Russo Iervolino e il presidente della Regione Antonio Bassolino e ha ascoltato commosso il messaggio di saluto inviato dal capo dello Stato Giorgio Napolitano (e letto dal giornalista Rai Franco Di Mare) per elogiare «l’impegno e l’effettiva vicinanza dell’Unicef ai temi dell’infanzia» e per denunciare che «purtroppo, in ampie aree del mondo, l’infanzia è ancora priva di tutela». Accorato come mai anche il messaggio della Iervolino, che assiste alla convention tenendo sulle gambe il nipotino Françoise e, sul palco, abbraccia e bacia Spadafora: «Mi ricordo di lui - spiega - quand’era ancora un ragazzino e dava l’anima al fianco dell’indimenticabile presidente Farina». «Essere volontari significa avere il senso dell’altro, gioire nel rendere felice un altro che non si vede ma che avrà la possibilità di crescere e crescere meglio», continua il sindaco citando anche Kennedy: «Non chiederti cosa il Paese può fare per te, chiediti invece cosa puoi fare tu per il tuo Paese». Parole dolci e lodi anche da Bassolino, che definisce «l’Unicef uno straordinario avamposto nel mondo» e afferma: «In un Paese dove le spinte di divisioni sono tante, il volontariato unisce. È la spina dorsale del Paese». Salutata con un lunghissimo applauso la Ebadi, sul palco si alternano gli operatori sul campo e i testimonial vip con le loro storie di fratellanza e di solidarietà. C’è Vladimir Luxuria, che nel suo completo rosso ricorda la donazione di 100mila euro e il successivo viaggio in Mozambico, e c’è Lino Banfi, che festeggia il 73esimo compleanno con tutta la platea che gli dedica la canzoncina «Tanti auguri a te». «In 73 anni - dice - ho ricevuto tante onoreficenze, dalla laurea honoris causa al Cavalierato di gran croce, ma come faccio vedere la pergamena dell’Unicef...». Sul maxischermo alle sue spalle scorrono le immagini delle missioni in Angola e in Eritrea, il «nonno Libero» nazionale chiama Spadafora e scherza: «Io ho un’età, mi raccomando, la prossima missione a Montecarlo». Giù risate. E gag su gag. Fino a quando Banfi torna serio, ricorda il dramma familiare che sta vivendo - la figlia Rosanna ha un cancro - e l’importanza dell’Unicef a sostegno dei bambini e dei più deboli. «Io sono qua - dice tra gli applausi scroscianti dei volontari - La prossima missione, dovunque sia, ricordatevi di me». Si replica oggi, con sei tavole rotonde e tanti vip, dagli attori Alessandro Preziosi e Alessandra Mastronardi al vincitore del Grande Fratello 9 Ferdi Berisa alle show girl Caterina Balivo e Michelle Hunziker. Con un unico filo conduttore: la solidarietà.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

l'attore Alessandro Preziosi era presente?

Pasquale Orlando ha detto...

non lo so, quella pubblicata è la cronaca del Mattino.
ciao