scritto da Patrizia Capua
da la Repubblica
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I vescovi accanto agli operai e ai cassintegrati per la festa dei lavoratori. Il cardinale di Napoli Crescenzo Sepe è andato nello stabilimento AnsaldoBreda di via Argine e ha lanciato un messaggio anche agli addetti di Atitech (ieri la Ies Mediterraneo ha presentato la manifestazione di interesse) e Fiat di Pomigliano «per la loro precaria situazione».
Il vescovo di Nola, Beniamino Depalma ha guidato a Pomigliano una fiaccolata e veglia di solidarietà al mondo del lavoro e ai lavoratori Fiat. E proprio alla vigilia del Primo Maggio, il vescovo Depalma ha ricevuto dall´ad della casa automobilistica torinese, Sergio Marchionne, la risposta alla lettera inviata qualche settimana fa. «Il futuro di Pomigliano D´Arco - aveva sottolineato il presule - non può essere lasciato solo nelle mani del mercato». «Stiamo facendo e faremo tutto il possibile per difendere e sostenere i nostri prodotti, i nostri stabilimenti e, sopra ogni cosa, tutte le persone che lavorano con noi», risponde Marchionne. La crisi è «il frutto di una follia finanziaria mai vista prima. Sono d´accordo con lei che a pagarne le spese non possono essere i lavoratori. Credo che la Fiat abbia dimostrato di voler costruire il proprio futuro in maniera trasparente, onesta e responsabile, compiendo le scelte con coscienza e considerando sempre le conseguenze che ne possano derivare». «Quello che le posso garantire - ha concluso Marchionne - è che non restiamo indifferenti di fronte ai disagi che tutto ciò comporta per molti lavoratori e per le loro famiglie».
All´AnsaldoBreda di Napoli, l´abbraccio di Sepe agli operai, e un saluto ai dirigenti rappresentati dal presidente Alberto Rosania. «Il progresso - ha detto l´alto prelato - è una meta che tutti debbono tentare di realizzare, ma mai deve andare a colpire la dignità delle persone». Poi l´arcivescovo ha visitato il reparto di elettronica leggera: «Vengo qui per esprimere simpatia e orgoglio per questa eccellenza che tanto onore fa a Napoli e porta il nome della città in varie parti del mondo, come segno di una realtà che quando affronta una sfida di progresso non trova ostacoli». Nell´incontro è stato letto un messaggio dedicato alla tragedia delle morti sul lavoro. Intanto ieri mattina Bassolino è stato a Roma alla riunione organizzata dai sindacati con i presidenti delle regioni che ospitano stabilimenti Fiat: «Abbiamo deciso di spingere affinché ci sia un tavolo nazionale unitario».
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