mercoledì, aprile 29, 2009

Benevento: 500 persone al corteo contro il trasferimento di Psichiatria. HANNO SFILATO AVVOLTE IN UN LENZUOLO BIANCO E CARTELLONI COLORATI.


Benevento - La manifestazione contro il trasferimento del reparto Psichiatria dell'Asl
da Il Quaderno
Circa 500 persone hanno sfilato stamane in corteo per le strade principali di Benevento contro il trasferimento a Sant’Agata dei Goti del reparto di Psichiatria deciso dalla Regione Campania e attuato dall’Azienda Sanitaria Locale. La manifestazione è stata organizzata dal Comitato di protesta dei familiari e dei malati e ha ricevuto l’adesione di numerose associazioni e sindacati presenti sul territorio.

In testa al corteo il sindaco Fausto Pepe che ha raccolto l’invito alla mobilitazione già da alcune settimane sollecitando un passo indietro da parte della Regione. I manifestanti hanno indossato un lenzuolo bianco e hanno attraversato Via Perasso, Viale Mellusi, Viale Atlantici fino al Corso Garibaldi. Si sono fermati dinanzi al Palazzo del Governo per essere ricevuti dal prefetto Antonella De Miro.

Una delegazione ha avuto la possibilità di un colloquio con il capo di gabinetto Floriana Maturi a cui ha consegnato la richiesta di un incontro urgente con i rappresentanti di Asl e Assessorato regionale alla Sanità affinché il provvedimento venga revocato. Erano presenti Nino Rosa della Fesmed, Vincenzo Mervoglino della Federazione Sindacati Autonomi, Giovanni Venditti e Alessandro Marotti della RdB/Cub, Maria Teresa Vallefuoco dell’associazione Giuristi Democratici, Serena Romano e Nicola La Peccerella per il Comitato di protesta.

Il Comune, invece, è stato rappresentato dall’assessore ai Servizi Sociali Luigi Scarinzi e dal consigliere comunale Nazzareno Orlando. Al corteo di oggi ha partecipato anche l’associazione “Parliamone”: “L'unione di intenti a tutti i livelli è la vera forza di ogni battaglia – si legge in una nota -. Tra le altre cose si tratta di un argomento delicatissimo e forte che merita grande attenzione. Per questo un’associazione culturale, ma volta al sociale come la nostra, sarà sempre in prima linea a tutela del territorio e dei suoi servizi essenziali".


HANNO SFILATO AVVOLTE IN UN LENZUOLO BIANCO, CON CARTELLONI COLORATI, STRISCIONI E BANDIERE AGITATE ...
da Il Mattino
Hanno sfilato avvolte in un lenzuolo bianco, con cartelloni colorati, striscioni e bandiere agitate dal vento, in un corteo volutamente silenzioso per protestare contro lo spostamento del reparto psichiatrico di diagnosi e cura dall'ospedale Rummo di Benevento a Sant'Agata dei Goti. Il numero dei manifestanti ( diverse centinaia) - che partiti da piazza Risorgimento alla fine sono stati ricevuti in Prefettura - è stato dedotto facilmente dagli organizzatori contando il numero delle lenzuola distribuite ai partecipanti. Fra questi, in prima fila, c'era il sindaco di Benevento Fausto Pepe: «Sono qui al vostro fianco - ha detto - perché il primo dovere di un politico, e a maggior ragione di un sindaco, è la difesa della salute del cittadino». E con lo stesso spirito sono intervenuti il sindaco di Arpaise Mena Laudato, il vicesindaco di Colle Sannita, Giorgio Nista, il consigliere comunale Nazzareno Orlando e la segretaria provinciale del Pd Graziella Gaudiello. Presenti, inoltre, i vertici nazionali e provinciali dei sindacati di base Fsi e Rdb/cub con Vincenzo Mervoglino e Giovanni Venditti e il sindacato Medici dirigenti con Antonio Rosa, nonché gli aderenti al Comitato di Protesta nato con il supporto di associazioni di utenti e familiari dei sofferenti psichici quali La Clessidra e La Rete sociale : gente scesa in piazza per difendere un diritto civile anche sulla sedia a rotelle - come molti giovani di "E' più bello insieme" - e raccolta sotto le sigle Acli, Caritas, Parliamone, Vivere Dentro, Luce Vera, Bambino Incompreso, Rete Arcobaleno, Pendolari Sanniti, Giuristi Democratici. Tutti con il lenzuolo ormai diventato un simbolo e un'allusione: alle lenzuola dei letti di contenzione manicomiali, alle camicie di forza in uso prima della legge 180 sulla riforma psichiatrica, a coloro che, per colpa della malattia mentale, vivono nascosti come fantasmi. Fantasmi che stamattina, però, hanno avuto finalmente il coraggio di uscire allo scoperto ottenendo un primo risultato. Una delegazione del corteo è stata ricevuta dal capo di gabinetto del prefetto, la dottoressa Floriana Maturi: ne facevano parte oltre ai rappresentanti sindacali, l'assessore Luigi Scarinzi e Nazzareno Orlando per il Comune di Benevento, Serena Romano e Nicola La Peccerella presidente e vice del Comitato di Protesta e l'avvocato Maria Teresa Vallefuoco responsabile provinciale dei Giuristi democratici. La delegazione ha chiesto che il prefetto si faccia promotore di un incontro fra Comitato di protesta, Comune, Provincia e responsabili della Regione e della Asl affinché il reparto psichiatrico di emergenza non venga spostato da Benevento. «Pieno sostegno alle giuste e legittime richieste delle Associazioni dei malati psichiatrici che chiedono tutela forte per problemi seri com'è la gestione di questi ammalati ma ritengo che il problema, se esiste, può e deve essere risolto utilizzando la stessa metodologia che oggi c'è: attualmente il servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura (S.P.D.C.) allocato strutturalmente presso l'Azienda Ospedaliera Rummo passa come trasmissione dati attraverso il Presidio Ospedaliero di Santa Maria delle Grazie di Cerreto Sannita». È quanto dichiarato dal capogruppo dei Popolari Udeur alla Regione Campania, Fernando Errico, cui abbiamo chiesto di esplicitare la posizione dopo il corteo di protesta che ieri mattina ha attraversato la città. Secondo Errico, la proposta su cui si può e si deve lavorare, con la condivisione del management Aziendale della ASL, «che conosciamo sensibile alla risoluzione delle problematiche», è quello di mantenere la struttura allocata dov'è ora, presso l'Azienda Ospedaliera Rummo, e far transitare la trasmissione dei dati (Reports) attraverso il Nuovo Ospedale di S.Alfonso Maria dei Liguori di S.Agata dei Goti.

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