Iervolino ha varato la nuova giunta,
sconfessata la linea dell'ex ministro
«E' mancata una svolta coraggiosa»
Il sindaco: non c'erano documenti
sconfessata la linea dell'ex ministro
«E' mancata una svolta coraggiosa»
Il sindaco: non c'erano documenti
NAPOLI
È mancata una «svolta coraggiosa che consentisse di recuperare la fiducia dei cittadini». Dopo il braccio di ferro durato giorni e conclusosi nella serata di ieri, con il rimpasto voluto con forza dalla Iervolino e avallato da Veltroni, il segretario del Pd campano si dimette. «Ho comunicato al segretario nazionale del PD Walter Veltroni e al segretario regionale del PD Tino Iannuzzi le mie irrevocabili dimissioni da segretario del Partito Democratico di Napoli» ha detto Nicolais, ex ministro del governo Prodi, eletto il 30 giugno. «La città di Napoli - ha affermato - in questi giorni ha attraversato una tra le più gravi crisi istituzionale degli ultimi anni. Il Partito Democratico napoletano, interpretando la crisi di fiducia manifestata dai cittadini verso il governo locale, ha adottato una linea politica tesa a sostenere un profondo rinnovamento dell’azione amministrativa della città e degli uomini che sono chiamati a rappresentarla. Purtroppo, non essendo riuscito a concretizzare il mandato ricevuto dal Partito napoletano e a trasferire ai vertici del Pd nazionale la drammaticità del momento e la necessità di una svolta coraggiosa che consentisse di recuperare la fiducia dei cittadini, ritengo che non ci siano più le condizioni per il prosieguo del mio mandato».
E' l'epilogo della «tarantella» fatta di scontri e incomprensioni, terminata con l'ingresso in giunta di sei nuovi assessori provenienti dalla società civile e, in particolare, dall'ambiente accademico. Un rinnovamento leggero, diverso da quelllo preventivato da Nicolais, che avrebbe preferito, appunto, un «profondo rinnovamento». Le dimissioni di Nicolais? Un fatto che il sindaco Iervolino commenta così: «Non è stata affatto sconfessata la linea del Pd». Ieri, ha spiegato il primo cittadino «non c’è stato nessun documento del Pd ma una dichiarazione rispettabilissima del segretario provinciale».
Puntualizza Iervolino: «Questa è una giunta su cui si è fatto molto rumore, ma nasce senza contrapposizione con nessuno. Il sindaco ha tenuto correttamente i rapporti con il suo partito e con gli altri partiti politici con uno stile costruttivo e collaborativo». Presentando i nuovi assessori il sindaco ha detto: «Abbiamo messo avanti l’interesse della città. Per due volte sono arrivata a una linea di composizione e quando sono sorti dubbi, è stato necessario dare un governo alla citta, assumendosene pienamente le rsponsabilità».
È mancata una «svolta coraggiosa che consentisse di recuperare la fiducia dei cittadini». Dopo il braccio di ferro durato giorni e conclusosi nella serata di ieri, con il rimpasto voluto con forza dalla Iervolino e avallato da Veltroni, il segretario del Pd campano si dimette. «Ho comunicato al segretario nazionale del PD Walter Veltroni e al segretario regionale del PD Tino Iannuzzi le mie irrevocabili dimissioni da segretario del Partito Democratico di Napoli» ha detto Nicolais, ex ministro del governo Prodi, eletto il 30 giugno. «La città di Napoli - ha affermato - in questi giorni ha attraversato una tra le più gravi crisi istituzionale degli ultimi anni. Il Partito Democratico napoletano, interpretando la crisi di fiducia manifestata dai cittadini verso il governo locale, ha adottato una linea politica tesa a sostenere un profondo rinnovamento dell’azione amministrativa della città e degli uomini che sono chiamati a rappresentarla. Purtroppo, non essendo riuscito a concretizzare il mandato ricevuto dal Partito napoletano e a trasferire ai vertici del Pd nazionale la drammaticità del momento e la necessità di una svolta coraggiosa che consentisse di recuperare la fiducia dei cittadini, ritengo che non ci siano più le condizioni per il prosieguo del mio mandato».
E' l'epilogo della «tarantella» fatta di scontri e incomprensioni, terminata con l'ingresso in giunta di sei nuovi assessori provenienti dalla società civile e, in particolare, dall'ambiente accademico. Un rinnovamento leggero, diverso da quelllo preventivato da Nicolais, che avrebbe preferito, appunto, un «profondo rinnovamento». Le dimissioni di Nicolais? Un fatto che il sindaco Iervolino commenta così: «Non è stata affatto sconfessata la linea del Pd». Ieri, ha spiegato il primo cittadino «non c’è stato nessun documento del Pd ma una dichiarazione rispettabilissima del segretario provinciale».
Puntualizza Iervolino: «Questa è una giunta su cui si è fatto molto rumore, ma nasce senza contrapposizione con nessuno. Il sindaco ha tenuto correttamente i rapporti con il suo partito e con gli altri partiti politici con uno stile costruttivo e collaborativo». Presentando i nuovi assessori il sindaco ha detto: «Abbiamo messo avanti l’interesse della città. Per due volte sono arrivata a una linea di composizione e quando sono sorti dubbi, è stato necessario dare un governo alla citta, assumendosene pienamente le rsponsabilità».
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