E' tutto pronto a Washington per l'Inauguration Day 2009, il giorno in cui Barack Obama (nella foto) giurerà da presidente degli Stati Uniti d'America. La cerimonia inizierà domani alle 10 ora locale (le 16 in Italia), quando il presidente uscente George W. Bush incontrerà il suo successore alla Casa Bianca. I due raggiungeranno insieme Capitol Hill, sede del Congresso degli Stati Uniti, dove alle 11:30 Joe Biden giurerà da vicepresidente di fronte al giudice della Corte Suprema, John Paul Stevens. (La mappa della parata)
Dopo un intervallo musicale, durante il quale canterà tra gli altri anche Aretha Franklin, alle 12 (le 18 in Italia) Obama giurerà sulla Bibbia del presidente Lincoln di fronte al presidente della Corte Suprema, John Roberts. Successivamente ci sarà il discorso inaugurale del nuovo presidente e la benedizione del reverendo Joseph Lowery. Quindi si svolgerà una breve cerimonia di addio all'ex presidente Bush.
Dopo il pranzo inaugurale organizzato dal Congresso, Obama percorrerà in parata la Pennsylvania Avenue. Prima dell'ingresso alla Casa Bianca, il neo presidente assisterà alle sfilate dei gruppi invitati da tutta l'America. Infine, in serata, alle 21, Obama e la moglie Michelle, nuova first lady, apriranno le danze del primo ballo inaugurale al Walter e Washington Convention Center.
Sono circa 2 milioni le persone attese a Washington per il giuramento, i più fortunati assisteranno alla cerimonia da sotto la tribuna dove sono state collocate 28 mila sedie. Per gli altri possessori di biglietti sono stati riservati 240 mila posti in piedi. Chi invece è rimasto senza ticket dovrà accontentarsi dei 24 maxi-schermi installati lungo The National Mall, che si estende da Capitol Hill al Lincoln Memorial.
Imponenti le misure di sicurezza per l'Inauguration Day. Per l'occasione saranno schierati oltre 8.000 poliziotti, 7.500 militari, 10 mila membri della Guardia Nazionale. Prevista naturalmente anche la presenza di centinaia di agenti dell'Fbi.
da Vita.it
Oggi negli Usa è il Martin Luther King Day, giornata nazionale del volontariato.
E il volontariato sarà protagonista anche oggi con l'insediamento di un presidente che riporta in primo piano la società civile
Obama il formatore. Mentre scriviamo questo post, il 19 gennaio, 11mila persone di ogni età, sesso ed etnia stanno facendo volontariato negli Stati Uniti. Perché oggi è il Martin Luther King Jr Day, dal 1994 giornata nazionale del volontariato. Ma, soprattutto, perché il presidente eletto ha insegnato a ciascuno di loro come farlo. Con un sito – il portale USAservice.org da lui fortemente voluto e realizzato dal suo comitato – che è un driver sull’attivismo dal basso. Intro, Set up, Plan, Recruit, Host: il sito si naviga come un manuale di installazione, premendo “continua” per passare dalla sezione “come organizzare un evento di volontariato” alla istruzioni per pianificarlo e poi a quelle per reclutare e formare attivisti. Completata la formazione, si passa all’azione, e ai modi più efficaci per comunicarla: sms con data, scopo e location della propria azione sociale al 56333, numero studiato dal 30enne direttore dei new media obamiani Macon Philips, una pubblicazione diretta sul sito tramite il più classico dei menù a tendina, un concorso di video su YouTube che sarà premiato con una telefonata della first lady Michelle.
Chi credeva che Obama si sarebbe accontentato delle legioni formate in campagna elettorale – i 13milioni di cittadini presenti sulla sua mailing list, i 3milioni di donatori, i 2milioni di profili creati sul suo sito di social networking MyBarackObama e l’1,2milioni di volontari – , sbagliava. Tra la crisi economica in casa e la guerra tra Gaza e Israele, nella transizione tra Chicago e Washington si è dedicato a connettere, e a trasformare in organizzatori di reti di solidarietà e attivismo, nuovi agenti di cambiamento sociale. A gasarli, e non solo su Internet, facendo della società civile un protagonista dell’Inauguration day, al pari di Bono e di Bruce Springsteen. Il 20 gennaio, 8 beneficiari e 2 volontari della N Street Villane, charity di Washington che assiste le donne homeless, presenzieranno al Ballo di inaugurazione. E, sempre il 20, una delegazione di ex AmeriCorps, il corpus di volontari civili voluti da Bill Gates che Obama ha promesso di potenziare, marceranno nella parata come unico gruppo non militare. E l’elenco della società civile coinvolta nell’evento inaugurazione potrebbe andare avanti a lungo. L’importante, è che a tutti sia chiaro questo: la nottata della vittoria elettorale, così come l’Inauguration Day, è solo l’inizio di un cambiamento sociale in mano alla gente.
Dopo un intervallo musicale, durante il quale canterà tra gli altri anche Aretha Franklin, alle 12 (le 18 in Italia) Obama giurerà sulla Bibbia del presidente Lincoln di fronte al presidente della Corte Suprema, John Roberts. Successivamente ci sarà il discorso inaugurale del nuovo presidente e la benedizione del reverendo Joseph Lowery. Quindi si svolgerà una breve cerimonia di addio all'ex presidente Bush.
Dopo il pranzo inaugurale organizzato dal Congresso, Obama percorrerà in parata la Pennsylvania Avenue. Prima dell'ingresso alla Casa Bianca, il neo presidente assisterà alle sfilate dei gruppi invitati da tutta l'America. Infine, in serata, alle 21, Obama e la moglie Michelle, nuova first lady, apriranno le danze del primo ballo inaugurale al Walter e Washington Convention Center.
Sono circa 2 milioni le persone attese a Washington per il giuramento, i più fortunati assisteranno alla cerimonia da sotto la tribuna dove sono state collocate 28 mila sedie. Per gli altri possessori di biglietti sono stati riservati 240 mila posti in piedi. Chi invece è rimasto senza ticket dovrà accontentarsi dei 24 maxi-schermi installati lungo The National Mall, che si estende da Capitol Hill al Lincoln Memorial.
Imponenti le misure di sicurezza per l'Inauguration Day. Per l'occasione saranno schierati oltre 8.000 poliziotti, 7.500 militari, 10 mila membri della Guardia Nazionale. Prevista naturalmente anche la presenza di centinaia di agenti dell'Fbi.
da Vita.it
Oggi negli Usa è il Martin Luther King Day, giornata nazionale del volontariato.
E il volontariato sarà protagonista anche oggi con l'insediamento di un presidente che riporta in primo piano la società civile
Obama il formatore. Mentre scriviamo questo post, il 19 gennaio, 11mila persone di ogni età, sesso ed etnia stanno facendo volontariato negli Stati Uniti. Perché oggi è il Martin Luther King Jr Day, dal 1994 giornata nazionale del volontariato. Ma, soprattutto, perché il presidente eletto ha insegnato a ciascuno di loro come farlo. Con un sito – il portale USAservice.org da lui fortemente voluto e realizzato dal suo comitato – che è un driver sull’attivismo dal basso. Intro, Set up, Plan, Recruit, Host: il sito si naviga come un manuale di installazione, premendo “continua” per passare dalla sezione “come organizzare un evento di volontariato” alla istruzioni per pianificarlo e poi a quelle per reclutare e formare attivisti. Completata la formazione, si passa all’azione, e ai modi più efficaci per comunicarla: sms con data, scopo e location della propria azione sociale al 56333, numero studiato dal 30enne direttore dei new media obamiani Macon Philips, una pubblicazione diretta sul sito tramite il più classico dei menù a tendina, un concorso di video su YouTube che sarà premiato con una telefonata della first lady Michelle.
Chi credeva che Obama si sarebbe accontentato delle legioni formate in campagna elettorale – i 13milioni di cittadini presenti sulla sua mailing list, i 3milioni di donatori, i 2milioni di profili creati sul suo sito di social networking MyBarackObama e l’1,2milioni di volontari – , sbagliava. Tra la crisi economica in casa e la guerra tra Gaza e Israele, nella transizione tra Chicago e Washington si è dedicato a connettere, e a trasformare in organizzatori di reti di solidarietà e attivismo, nuovi agenti di cambiamento sociale. A gasarli, e non solo su Internet, facendo della società civile un protagonista dell’Inauguration day, al pari di Bono e di Bruce Springsteen. Il 20 gennaio, 8 beneficiari e 2 volontari della N Street Villane, charity di Washington che assiste le donne homeless, presenzieranno al Ballo di inaugurazione. E, sempre il 20, una delegazione di ex AmeriCorps, il corpus di volontari civili voluti da Bill Gates che Obama ha promesso di potenziare, marceranno nella parata come unico gruppo non militare. E l’elenco della società civile coinvolta nell’evento inaugurazione potrebbe andare avanti a lungo. L’importante, è che a tutti sia chiaro questo: la nottata della vittoria elettorale, così come l’Inauguration Day, è solo l’inizio di un cambiamento sociale in mano alla gente.
1 commento:
quello che stavo cercando, grazie
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