Controesodo, un'idea bipartisan per gli Italians: a Roma, con Beppe Severgnini, la presentazione della nostra proposta di legge
Una proposta di legge bipartisan per favorire, con incentivi fiscali forti e selettivi, il ritorno nel nostro Paese degli italiani che si sono trasferiti all'estero. È il primo risultato concreto di Controesodo che in queste settimane è riuscito a convogliare, intorno all'obiettivo del rientro in Italia dei nostri talenti emigrati, la partecipazione e l'interesse di tanti parlamentari, intellettuali, imprenditori, professionisti. La proposta di legge sullo scudo fiscale ha come primi firmatari Enrico Letta, ministro ombra per il Welfare del PD e fondatore di TrecentoSessanta, e Stefano Saglia, deputato PDL e presidente della Commissione Lavoro della Camera. La proposta sarà presentata al pubblico e alla stampa in occasione dell'incontro Controesodo, un'idea bipartisan per gli Italians, che si terrà a Roma, martedì 16 dicembre, alle ore 12,30, presso il MOMEC di via della Colonna Antonina, 52 (I piano). Su questo sito sarà comunque on line la diretta video dell'evento. Sarà presente – oltre a Letta e Saglia – Guglielmo Vaccaro, deputato PD. Testimonial d'eccezione Beppe Severgnini, giornalista e autore del libro «Italians», edito da Rizzoli. Interverranno all'incontro i deputati co-firmatari della proposta di legge: Maurizio Lupi, vicepresidente della Camera, e Laura Garavini (PD), Aldo Di Biagio (PDL), Maurizio Del Tenno (PDL), Francesco Saverio Garofani (PD), Beatrice Lorenzin (PDL), Federica Mogherini (PD), Barbara Mannucci (PDL), Alessia Mosca (PD), Barbara Saltamartini (PDL), Alessandra Siragusa (PD), Salvatore Vassallo (PD). Per informazioni e accrediti info@controesodo.it Clikka sul link per visualizzare l'invito www.controesodo.it/documenti/invito_ok2.jpg
TALENTI DISPERSI. Perchè Controesodo
I numeri dell’emigrazione italiana ci dicono che è in corso un vero e proprio esodo. Questa nuova emigrazione riguarda tutto il Paese, non solo il Mezzogiorno. Il 44% dei nuovi emigranti proviene dal centro-nord, il restante 56% da sud e isole. È un fenomeno che – dinamiche di crescita a parte – ha poco a che vedere con l’emigrazione storica, quella delle valigie di cartone e delle code ad Ellis Island.
Oggi ad andarsene sono soprattutto le persone con un alto grado di scolarizzazione, quelli con grandi motivazioni e capacità; quelli che vanno all’estero studiando, avendo successo e talvolta diventando protagonisti nei rispettivi campi d’attività. Tutti talenti dispersi.
Invece, oggi, più che mai, il nostro Paese deve poter mobilitare i suoi talenti. Perché la crisi che stiamo attraversando è profonda e strutturale e per uscirne bisogna impegnare tutte le energie, adottando politiche che favoriscano il controesodo dei nostri talenti impegnati in Europa e nel mondo.
Con “Controesodo” vogliamo di alimentare un dibattito politico-culturale utile a definire un quadro normativo capace di trasformare il vincolo in opportunità. Siamo convinti che impegnare nel nostro Paese chi ha acquisito in questi anni competenze e conoscenze grazie a esperienze realizzate in altre realtà possa essere decisivo. Proponiamo allora una politica che consenta all’’Italia di trasformarsi, recuperando, nel tempo, gran parte dei talenti perduti.
Per realizzare questa opportunità dobbiamo offrire loro uno scudo fiscale che renda interessante e concreta la scelta di ritornare in Italia. Ecco perché “Controesodo”. Ecco perché un progetto che, a partire dalla presentazione di una proposta di legge aperta, vuole incontrare i talenti, ascoltare le loro ragioni, costruire, ancora con loro, un percorso inverso a quello che li ha portati via
I numeri dell’emigrazione italiana ci dicono che è in corso un vero e proprio esodo. Questa nuova emigrazione riguarda tutto il Paese, non solo il Mezzogiorno. Il 44% dei nuovi emigranti proviene dal centro-nord, il restante 56% da sud e isole. È un fenomeno che – dinamiche di crescita a parte – ha poco a che vedere con l’emigrazione storica, quella delle valigie di cartone e delle code ad Ellis Island.
Oggi ad andarsene sono soprattutto le persone con un alto grado di scolarizzazione, quelli con grandi motivazioni e capacità; quelli che vanno all’estero studiando, avendo successo e talvolta diventando protagonisti nei rispettivi campi d’attività. Tutti talenti dispersi.
Invece, oggi, più che mai, il nostro Paese deve poter mobilitare i suoi talenti. Perché la crisi che stiamo attraversando è profonda e strutturale e per uscirne bisogna impegnare tutte le energie, adottando politiche che favoriscano il controesodo dei nostri talenti impegnati in Europa e nel mondo.
Con “Controesodo” vogliamo di alimentare un dibattito politico-culturale utile a definire un quadro normativo capace di trasformare il vincolo in opportunità. Siamo convinti che impegnare nel nostro Paese chi ha acquisito in questi anni competenze e conoscenze grazie a esperienze realizzate in altre realtà possa essere decisivo. Proponiamo allora una politica che consenta all’’Italia di trasformarsi, recuperando, nel tempo, gran parte dei talenti perduti.
Per realizzare questa opportunità dobbiamo offrire loro uno scudo fiscale che renda interessante e concreta la scelta di ritornare in Italia. Ecco perché “Controesodo”. Ecco perché un progetto che, a partire dalla presentazione di una proposta di legge aperta, vuole incontrare i talenti, ascoltare le loro ragioni, costruire, ancora con loro, un percorso inverso a quello che li ha portati via
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