Era un «test», quello fatto  col dvd pirata di «Gomorra» venduto nelle edicole napoletane con tanto di bollino Siae taroccato. Secondo il comandante  provinciale della Guardia di Finanza,  Giovanni Mainolfi, «i clan stanno tentando  di utilizzare i canali legali del commercio  per rivendere i prodotti contraffatti».  
 Dopo il servizio del Corriere del Mezzogiorno che mostrava come in alcune  grosse edicole del centro storico venisse  esposto il film di Matteo Garrone prima ancora dell'uscita ufficiale in home  video, le Fiamme gialle hanno operato  il sequestro di circa 2.000 dvd (tra cui, per l'appunto, «Gomorra») scovando  il deposito clandestino dove venivano  conservati i dischi pirata prima di essere  consegnati agli edicolanti. Si trova a Forcella, come avevano lasciato intendere  gli stessi esercenti, e a gestirlo era O. C., già denunciato dalle forze dell'ordine  sei mesi fa per lo stesso tipo di reato. Denunciato a piede libero, l'uomo non è stato arrestato perché cardiopatico,  mentre i due edicolanti sorpresi dalla Gdf a vendere «Gomorra» col bollino appartenente alla serie «Ballando con le stelle», e con la grafica caratteristica dell'abbinamento  editoriale, sono stati denunciati  per ricettazione e commercio di materiale contraffatto. Al momento la loro posizione è al vaglio degli inquirenti,  ma è improbabile che alla denuncia segua un provvedimento di sequestro dei punti vendita. «Tutto lascia supporre  che si trattasse di un tentativo, una specie di sondaggio — spiega il comandante  Mainolfi — I clan vogliono capire se è possibile immettere i dvd taroccati nel circuito legale delle edicole. La vicinanza  del deposito alle edicole stesse, la quantità esigua di dvd forniti ai commercianti,  sono indizi che portano decisamente  in questa direzione». I due edicolanti  hanno risposto in maniera molto  vaga alle domande degli investigatori:  è ancora da accertare, dunque, se la vendita dei dvd contraffatti sia stata loro  imposta oppure no. Come resta da accertare  la provenienza dei bollini Siae. L'ipotesi più plausibile sembra al momento  quella che riguarda la catena del macero corrotta. Dei numerosi prodotti inviati quotidianamente al macero dagli edicolanti, infatti, non tutti vengono realmente  macerati. A salvarsi sono soprattutto  i bollini, relativamente ai quali esiste  un vero e proprio mercato. La conclusione  a cui sono arrivati gli uomini del comando provinciale, diretti nell'operazione  dal comandante del primo gruppo della Gdf Ciro Natale, è che la versione «deluxe» del falso Gomorra sia stata realizzata appositamente per conquistare il mercato delle edicole. «Comprare in edicola  è segno di garanzia — dice Natale — in più il dvd stesso ha una parvenza  con nessuno.
di legalità». Ora le indagini vanno avanti. Le Fiamme gialle cercano di risalire alla filiera: «Non sono degli sprovveduti — dice il colonnello —. Hanno eseguito fotomontaggi, recuperato bollini Siae, plastificato la confezione». Collegamenti espliciti con la camorra non sono ancora emersi, ma è difficile che qualcuno possa smerciare migliaia di dvd contraffatti a regola d'arte in uno dei territori a più alta concentrazione criminale dell'intera regione, Forcella, senza aver stretto accordi
di legalità». Ora le indagini vanno avanti. Le Fiamme gialle cercano di risalire alla filiera: «Non sono degli sprovveduti — dice il colonnello —. Hanno eseguito fotomontaggi, recuperato bollini Siae, plastificato la confezione». Collegamenti espliciti con la camorra non sono ancora emersi, ma è difficile che qualcuno possa smerciare migliaia di dvd contraffatti a regola d'arte in uno dei territori a più alta concentrazione criminale dell'intera regione, Forcella, senza aver stretto accordi
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