venerdì, novembre 21, 2008

la camorra pezzotta gomorra. guadagna pure su saviano. e che cazz...

Era un «test», quello fatto col dvd pirata di «Gomorra» venduto nelle edicole napoletane con tanto di bollino Siae taroccato. Secondo il comandante provinciale della Guardia di Finanza, Giovanni Mainolfi, «i clan stanno tentando di utilizzare i canali legali del commercio per rivendere i prodotti contraffatti».
Dopo il servizio del Corriere del Mezzogiorno che mostrava come in alcune grosse edicole del centro storico venisse esposto il film di Matteo Garrone prima ancora dell'uscita ufficiale in home video, le Fiamme gialle hanno operato il sequestro di circa 2.000 dvd (tra cui, per l'appunto, «Gomorra») scovando il deposito clandestino dove venivano conservati i dischi pirata prima di essere consegnati agli edicolanti. Si trova a Forcella, come avevano lasciato intendere gli stessi esercenti, e a gestirlo era O. C., già denunciato dalle forze dell'ordine sei mesi fa per lo stesso tipo di reato. Denunciato a piede libero, l'uomo non è stato arrestato perché cardiopatico, mentre i due edicolanti sorpresi dalla Gdf a vendere «Gomorra» col bollino appartenente alla serie «Ballando con le stelle», e con la grafica caratteristica dell'abbinamento editoriale, sono stati denunciati per ricettazione e commercio di materiale contraffatto. Al momento la loro posizione è al vaglio degli inquirenti, ma è improbabile che alla denuncia segua un provvedimento di sequestro dei punti vendita. «Tutto lascia supporre che si trattasse di un tentativo, una specie di sondaggio — spiega il comandante Mainolfi — I clan vogliono capire se è possibile immettere i dvd taroccati nel circuito legale delle edicole. La vicinanza del deposito alle edicole stesse, la quantità esigua di dvd forniti ai commercianti, sono indizi che portano decisamente in questa direzione». I due edicolanti hanno risposto in maniera molto vaga alle domande degli investigatori: è ancora da accertare, dunque, se la vendita dei dvd contraffatti sia stata loro imposta oppure no. Come resta da accertare la provenienza dei bollini Siae. L'ipotesi più plausibile sembra al momento quella che riguarda la catena del macero corrotta. Dei numerosi prodotti inviati quotidianamente al macero dagli edicolanti, infatti, non tutti vengono realmente macerati. A salvarsi sono soprattutto i bollini, relativamente ai quali esiste un vero e proprio mercato. La conclusione a cui sono arrivati gli uomini del comando provinciale, diretti nell'operazione dal comandante del primo gruppo della Gdf Ciro Natale, è che la versione «deluxe» del falso Gomorra sia stata realizzata appositamente per conquistare il mercato delle edicole. «Comprare in edicola è segno di garanzia — dice Natale — in più il dvd stesso ha una parvenza con nessuno.
di legalità». Ora le indagini vanno avanti. Le Fiamme gialle cercano di risalire alla filiera: «Non sono degli sprovveduti — dice il colonnello —. Hanno eseguito fotomontaggi, recuperato bollini Siae, plastificato la confezione». Collegamenti espliciti con la camorra non sono ancora emersi, ma è difficile che qualcuno possa smerciare migliaia di dvd contraffatti a regola d'arte in uno dei territori a più alta concentrazione criminale dell'intera regione, Forcella, senza aver stretto accordi

l'ho copiato da Stefano Piedimonte da il Corriere del Mezzogiorno,
http://www.napolionline.org

Nessun commento: