lunedì, settembre 22, 2008

Videointervista a China Keitetsi



Nella sua intervista China racconta con semplicità, naturalezza e sentimento il suo sofferto passato di coraggio e di violenza da bambina soldato.

Il suo sguardo esprime una notevole forza d’animo e dalle sue parole traspaiono la speranza nel futuro e la volontà di non arrendersi mai al ricordo di un’infanzia negata.

Il tutto è sintetizzabile in “Il passato è passato. E il futuro è cominciato!”.

Una testimonianza preziosa nel far luce sul tema dei bambini soldato, che si stima oggi siano nel mondo più di 300.000.
Attraverso la sua esperienza di vita China ci invita tutti a “lottare: alzare la voce e chiedere giustizia”, perché “la guerra continua e ci sono ancora bambini che piangono”.

Aiutiamo China in questa sua battaglia: ascolta la sua intervista e condividi con noi le tue emozioni e le tue sensazioni.
Solo così, citando Gandhi, saremo “il cambiamento che vorremmo vedere avvenire nel mondo”.

China Keitetsi

China Keitetsi nasce in Uganda nel 1976.
All'età di nove anni fu portata via dalla sua famiglia d'origine per essere condotta in un campo di reclutamento del National Resistance Army. Qui le fu dato un fucile e ordinato di uccidere.


Durante gli anni nell'esercito fu costretta a subire diversi maltrattamenti che l'hanno cambiata per sempre. La terribile condizione di questa bambina soldato terminò nel 1999 quando, con l'aiuto delle Nazioni Unite, riuscì a scappare e a rifugiarsi in Sudafrica.

China Keitetsi oggi vive tra la Danimarca e il Ruanda ed è impegnata con tutta se stessa per difendere ed aiutare i bambini la cui infanzia è stata violata.


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