Calderoli vuole reintrodurre l'ICI altrimenti i comuni non ce la fanno, Bossi vuole chiamarla in un altro modo. In realtà le tasse aumenteranno..........
leggiamo qualcosa dalla stampa:
L'abolizione dell'Ici è stato uno dei primi provvedimenti del governo Berlusconi ma se nella Lega nord dubbi sulla opportunità dell'abolizione sono arrivati da tempo, nella bozza presentata ieri agli enti locali dal ministro Calderoli si parla di un tributo sugli immobili: e tanto è bastato per far scoppiare la polemica nel centrodestra. Contrari ad ogni ipotesi di reintroduzione sono Forza Italia e An. E in serata è stato il leader della Lega Umberto Bossi a chiarire la posizione del Carroccio, sottolineando di aver avuto anche l'ok da Tremonti: "mettere una tassa sulla casa ai cittadini è una brutta cosa - ha detto - invece dell'Ici bisognerà trovare una tassa sui servizi. Ne ho parlato con Tremonti poco fa e dice che é una buona proposta". "Io sono il reggente di An, fino a quando saremo al governo nessuna tassa sarà di nuovo reintrodotta sulla prima casa, federalismo o non federalismo; posso dirlo con certezza", ha detto oggi il ministro della Difesa Ignazio La Russa. "La casa é un bene primario, non di lusso. An non permetterà il ritorno di una tassa di sinistra", gli ha fatto eco Adolfo Urso, Sottosegretario allo Sviluppo Economico. Sulla stessa linea Silvano Moffa, dell'esecutivo di An: "Finché ci sarà Alleanza nazionale nel Pdl non si potrà tornare a parlare di reintrodurre la tassazione sulla prima casa". Netto anche il ministro per gli Affari Regionali, Raffaele Fitto: "su questo tema indietro non si torna", ha detto intervistato dal Tg3. Sul fronte opposto, per il sindaco di Torino e ministro ombra per il federalismo del Pd, Sergio Chiamparino, bisogna vigilare attentamente sul tributo immobiliare ipotizzato dalla bozza di riforma sul federalismo fiscale preparata dal ministro Calderoli, perché c'é il rischio che la pressione fiscale aumenti. "Avevo detto che cancellare l'Ici come ha propagandisticamente fatto il governo - ha detto - era un errore clamoroso. Se ne sono accorti. Ora non vorrei che rientrasse dalla finestra quello che si è scacciato dalla porta, peggiorandolo". E per Antonio Borghesi (Ivd) "quanto viene fuori adesso era ampiamente prevedibile: i comuni non possono fare a meno di determinate cifre che fino ad ora ricavavano dall'imposta sugli immobili e così il risultato è che i cittadini avranno una tassa in meno da pagare, ma una, nuova, in più".
"Quella tassa non tornerà mai o ci rincorreranno con i forconi" (Brunetta dixit)
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