mercoledì, settembre 24, 2008

Fattorie Sociali: si sperimentano in Campania.

La Regione Campania istituisce il Registro delle Fattorie Sociali
Il Decreto Dirigenziale n. 145, del 28 aprile 2008, che detta le linee attuative del Registro Regionale delle Fattorie sociali, è stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania n. 21 del 26 maggio 2008.
La Regione Campania, con un provvedimento proposto dall'Assessorato alle Politiche Sociali d'intesa con l'Assessorato all'Agricoltura e alle Attività Produttive, ha istituto il Registro delle Fattorie Sociali.
«Con questo provvedimento – ha dichiarato l'Assessore alle Politiche Sociali Alfonsina De Felice – investiamo, prima Regione in Italia, nella sperimentazione di modelli innovativi nel campo dell'inclusione sociale. Per «fattoria sociale» noi intendiamo l'impresa no profit condotta con etica di responsabilità verso la comunità e verso l'ambiente, che utilizza fattori di produzione locali e svolge attività agricola e zootecnica. Per sostenere questo modello di inclusione sociale abbiamo già investito 400mila euro».
La ‘Fattoria sociale’ collabora con le istituzioni pubbliche e con gli altri organismi del terzo settore in modo integrato, attivando sul territorio reti di relazioni, creando mercati di beni relazionali, aumentando la dotazione di capitale sociale e offrendo risposte a bisogni sociali latenti o che i servizi tradizionali non sono in grado di soddisfare. Quando è possibile, inoltre, riutilizza i beni sottratti alle organizzazioni criminali e quindi promuove quale ulteriore valore aggiunto la cultura della legalità.
Il Decreto Dirigenziale n. 145, del 28 aprile 2008, che detta le linee attuative del Registro Regionale delle Fattorie sociali, è in fase di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania.

«Con l’istituzione del Registro - ha commentato l'Assessore all'Agricoltura e alle Attività Produttive Andrea Cozzolino - regolamentiamo e potenziamo ulteriormente le attività realizzate dalle Fattorie Sociali. Noi le vogliamo protagoniste di azioni di sistema fortemente innovative e di interesse strategico, come la promozione dell'inclusione sociale nelle aree di intervento del sistema integrato dei servizi sociali della Campania, la diffusione della cultura della legalità e la promozione dello sviluppo sostenibile in agricoltura. L’obiettivo dell’impresa non può e non deve essere solo quello di creare reddito, ma anche e soprattutto quello di dare opportunità ai nostri giovani, di dare loro un lavoro. Un concetto, questo, che è valido a maggior ragione in un territorio come il nostro, in cui lo sviluppo economico deve essere necessariamente accompagnato da una crescita nel livello di coesione sociale».

Nessun commento: