La prima giornata della conferenza Fao sulla sicurezza alimentare. Il segretario dell'Onu Ban Ki-Moon: "Entro il 2030 serve il 50% in più di derrate alimentari. La cifra di 850 milioni di persone non hanno di che sfamarsi può aumentare a breve di altri 100 milioni".
- Napolitano: "Per combattere la fame non basta il mercato". Berlusconi: necessario aumentare subito gli aiuti economici ai Paesi in difficoltà, ma gli stanziamenti degli stati Ue "non devono essere conteggiati nei bilanci comunitari". Gli interventi dei principali capi di stato e di governo, tra cui Lula, Sarkozy, Kirchner, Zapatero, Ahmadinejad e il messaggio del Papa.
- Coldiretti: "In Europa 74 milioni di potenziali affamati". Nel continente l'aumento dei prezzi dei beni alimentari è del 7,1%. vai>>
Vietata dalla polizia un'azione dimostrativa di Actionaid (la polizia: "non autorizzata") davanti alla Fao, prevedeva uno striscione di 200 metri con la scritta "Stop al business della fame". I quattro interventi secondo l'ong: più investimenti in agricoltura locale; donne al centro dello sviluppo rurale; no ai sussidi ai biocarburanti; no agli ogm. "Ecco i vincitori e i vinti di una tragedia che rischia in pochi anni di portare a un miliardo il numero degli affamati. E le colpe di governi e multinazionali.
- Medici senza frontiere ai leader: "Subito una strategia per i 178 milioni di bambini malnutriti, di cui 20 milioni gravi".
- Legambiente: "Il problema fame non riguarda la quantità, ma l'equità. Ridistribuire la ricchezza, contrastando le speculazioni che stanno danneggiando i paesi più poveri".
- Napolitano: "Per combattere la fame non basta il mercato". Berlusconi: necessario aumentare subito gli aiuti economici ai Paesi in difficoltà, ma gli stanziamenti degli stati Ue "non devono essere conteggiati nei bilanci comunitari". Gli interventi dei principali capi di stato e di governo, tra cui Lula, Sarkozy, Kirchner, Zapatero, Ahmadinejad e il messaggio del Papa.
- Coldiretti: "In Europa 74 milioni di potenziali affamati". Nel continente l'aumento dei prezzi dei beni alimentari è del 7,1%. vai>>
ECONOMIA - I vincitori e i vinti del "business della fame"
Vietata dalla polizia un'azione dimostrativa di Actionaid (la polizia: "non autorizzata") davanti alla Fao, prevedeva uno striscione di 200 metri con la scritta "Stop al business della fame". I quattro interventi secondo l'ong: più investimenti in agricoltura locale; donne al centro dello sviluppo rurale; no ai sussidi ai biocarburanti; no agli ogm. "Ecco i vincitori e i vinti di una tragedia che rischia in pochi anni di portare a un miliardo il numero degli affamati. E le colpe di governi e multinazionali.
- Medici senza frontiere ai leader: "Subito una strategia per i 178 milioni di bambini malnutriti, di cui 20 milioni gravi".
- Legambiente: "Il problema fame non riguarda la quantità, ma l'equità. Ridistribuire la ricchezza, contrastando le speculazioni che stanno danneggiando i paesi più poveri".
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