Quoziente familiare, rimborsi Iva e bonus bebè.
Mentre è in attesa della visita del Commissario agli Affari Monetari Ue Joaquin Almunia, il ministro dell'Economia Giulio Tremonti lavora alacremente alla sua Finanziaria triennale da affiancare al Dpef. Una misura in cui inserire, accanto ai provvedimenti sullo sviluppo (a costo zero per il bilancio dello Stato: dalla riforma del processo civile a quella della pubblica amministrazione), anche le misure più popolari come, appunto, il bonus bebè (da far partire, a meno di colpi di scena dell'ultima ora, a gennaio 2009) e il quoziente familiare. Secondo quanto risulta ad Affari, i tecnici di Via XX settembre stanno valutando l'impatto sui conti pubblici di questi due provvedimenti mentre altri gruppi di lavoro si stanno concentrando sulla modifica delle norme sui rimborsi Iva. Rimborsi che dovrebbero avvenire in 60-90 giorni con il relativo debito d’imposta che sorgerebbe solo dopo l’incasso della fattura.
Al ministero dell'Economia è iniziato il conto alla rovescia per il 18 giugno, giorno in cui Tremonti presenterà il suo pacchetto di riforme economiche e le riunioni fra i sottosegretari del Tesoro si succedono una dietro l'altra.
Tutti i provvedimenti che il ministro dell'Economia metterà in campo, comunque, dovranno avere l'ok contabile di Bruxelles. Domani, infatti, è in programma un faccia a faccia con Almunia per una valutazione più analitica della situazione dei conti pubblici del nostro Paese e delle misure per raggiungere l'azzeramento del deficit nel 2011. Temi, questi, già in parte affrontati nell'ultimo Ecofin, che ha abrogato la procedura di infrazione, e che richiedono ulteriori approfondimenti.
Tremonti e Almunia entreranno, così, un po' più nel dettaglio della Finanziaria da 35-36 miliardi per il triennio 2009-2011, e sulla mini correzione che si rende necessaria nel 2008, visto che il deficit tocca quota 2,5% del Pil, invece del 2,4% previsto. Una manovrina da 1,5 miliardi a cui si aggiungeranno, probabilmente, ulteriori risorse per coprire gli sgravi ici e liberare così
i fondi per le opere pubbliche in Sicilia e Calabria.
La manovrina 2008 si dovrebbe aggirare nel complesso tra i 2 e i 3 miliardi di euro, reperibili da tagli alla spesa. La manovra triennale sarà un po' più elevata dei 30 miliardi indicati da Tommaso Padoa Schioppa, in parte per gli effetti della correzione per l'anno in corso, in parte perchè la crescita del Pil si profila ridimensionata. Si arrivera' quindi a circa 35 miliardi. Nel menù ancora interventi sulla spesa, con le misure annunciate dal ministro Renato Brunetta sulla pubblica aministrazione, il blocco del turn over, l'eliminazione degli enti inutili. Sul fronte delle entrate, Tremonti sta mettendo a punto la revisione della tassazione su banche e assicurazioni, con modifiche alla base imponibole, e la ormai nota Robin Hood Tax sul petrolio che dovrebbe colpire sia i produttori che i distributori.
Il piano di rilancio verte anche sulle liberalizzazioni che dovrebbero riguardare anche i servizi pubblici locali e l'acqua potabile. Sul fronte previdenziale si profila la totale abolizione del divieto di cumulo tra redditi da lavoro e redditi da pensione. Ancora da definire la struttura dei provvedimenti: alcune misure urgenti saranno varate con un decreto legge, ma le altre rientreranno in un disegno di legge. A settembre, con una finanziaria asciutta che si limiterà a recepire nelle tabelle gli effetti dei provvedimenti di giugno, sarà varato il disegno di legge sul federalimo fiscale, che il governo discuterà prima con le parti sociali, gli enti locali e le forze politiche di opposizione.
Mentre è in attesa della visita del Commissario agli Affari Monetari Ue Joaquin Almunia, il ministro dell'Economia Giulio Tremonti lavora alacremente alla sua Finanziaria triennale da affiancare al Dpef. Una misura in cui inserire, accanto ai provvedimenti sullo sviluppo (a costo zero per il bilancio dello Stato: dalla riforma del processo civile a quella della pubblica amministrazione), anche le misure più popolari come, appunto, il bonus bebè (da far partire, a meno di colpi di scena dell'ultima ora, a gennaio 2009) e il quoziente familiare. Secondo quanto risulta ad Affari, i tecnici di Via XX settembre stanno valutando l'impatto sui conti pubblici di questi due provvedimenti mentre altri gruppi di lavoro si stanno concentrando sulla modifica delle norme sui rimborsi Iva. Rimborsi che dovrebbero avvenire in 60-90 giorni con il relativo debito d’imposta che sorgerebbe solo dopo l’incasso della fattura.
Al ministero dell'Economia è iniziato il conto alla rovescia per il 18 giugno, giorno in cui Tremonti presenterà il suo pacchetto di riforme economiche e le riunioni fra i sottosegretari del Tesoro si succedono una dietro l'altra.
Tutti i provvedimenti che il ministro dell'Economia metterà in campo, comunque, dovranno avere l'ok contabile di Bruxelles. Domani, infatti, è in programma un faccia a faccia con Almunia per una valutazione più analitica della situazione dei conti pubblici del nostro Paese e delle misure per raggiungere l'azzeramento del deficit nel 2011. Temi, questi, già in parte affrontati nell'ultimo Ecofin, che ha abrogato la procedura di infrazione, e che richiedono ulteriori approfondimenti.
Tremonti e Almunia entreranno, così, un po' più nel dettaglio della Finanziaria da 35-36 miliardi per il triennio 2009-2011, e sulla mini correzione che si rende necessaria nel 2008, visto che il deficit tocca quota 2,5% del Pil, invece del 2,4% previsto. Una manovrina da 1,5 miliardi a cui si aggiungeranno, probabilmente, ulteriori risorse per coprire gli sgravi ici e liberare così
i fondi per le opere pubbliche in Sicilia e Calabria.
La manovrina 2008 si dovrebbe aggirare nel complesso tra i 2 e i 3 miliardi di euro, reperibili da tagli alla spesa. La manovra triennale sarà un po' più elevata dei 30 miliardi indicati da Tommaso Padoa Schioppa, in parte per gli effetti della correzione per l'anno in corso, in parte perchè la crescita del Pil si profila ridimensionata. Si arrivera' quindi a circa 35 miliardi. Nel menù ancora interventi sulla spesa, con le misure annunciate dal ministro Renato Brunetta sulla pubblica aministrazione, il blocco del turn over, l'eliminazione degli enti inutili. Sul fronte delle entrate, Tremonti sta mettendo a punto la revisione della tassazione su banche e assicurazioni, con modifiche alla base imponibole, e la ormai nota Robin Hood Tax sul petrolio che dovrebbe colpire sia i produttori che i distributori.
Il piano di rilancio verte anche sulle liberalizzazioni che dovrebbero riguardare anche i servizi pubblici locali e l'acqua potabile. Sul fronte previdenziale si profila la totale abolizione del divieto di cumulo tra redditi da lavoro e redditi da pensione. Ancora da definire la struttura dei provvedimenti: alcune misure urgenti saranno varate con un decreto legge, ma le altre rientreranno in un disegno di legge. A settembre, con una finanziaria asciutta che si limiterà a recepire nelle tabelle gli effetti dei provvedimenti di giugno, sarà varato il disegno di legge sul federalimo fiscale, che il governo discuterà prima con le parti sociali, gli enti locali e le forze politiche di opposizione.
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