sabato, maggio 17, 2008

Napoli, quaggiù qualcuno la ama. I 30enni di talento che non sono scappati

L'inchiesta di «Panorama»
Napoli, quaggiù qualcuno la ama
I 30enni di talento che non sono scappati

Attori, galleristi, dj, imprenditori: sono tanti i giovani eccellenti che non hanno lasciato la città e lavorano ogni giorno per migliorarla

NAPOLI – La fuga dei cervelli? No, grazie. È la risposta di un pugno di intraprendenti giovani napoletani, intervistati dal settimanale Panorama, che dopo proficue e formative esperienze in giro per il mondo, hanno deciso di fare di Napoli il loro quartier generale.
Claudio Curcio e Davide Azzolini creatori di «Visiona»
CINEMA e FUMETTO - «Questo è un posto che, nonostante le difficoltà, dimostra vitalità. Basta pensare a Cannes – sostiene, fiducioso nelle potenzialità partenopee, Davide Azzolini, organizzatore del Napoli Film Festival, evento che porterà a Napoli, dal 6 al 16 giugno, nomi dello star system internazionale – I due film in concorso, Gomorra e Il divo, sono per motivi diversi pellicole made in Naples». Anche il Comicon, altra fortunata kermesse partenopea diventata negli anni uno dei festival di fumetti più importanti d’Europa, è l’opera di un giovane napoletano doc Claudio Curcio, 36 anni, direttore della manifestazione dal 1997, ammette le difficoltà: «È dura. I finanziamenti sono pochi e vanno sempre alle stesse persone. Fortunatamente però siamo una generazione nuova, che fa le cose a prescindere».
MODA - Sono questi i segreti del successo in terra napoletana. Confermano anche i no global della moda Germano Fattore e Federica Brandi, ideatori della fortunata e colorata linea d’abbigliamento «Yo soy feliz», dai cappelli cuciti a mano e portati in giro nei mercati ad una vera e propria griffe con tre negozi nel cuore di Napoli: «A Napoli siamo nati e adesso ci adattiamo», è l’allegro motto dei due singolari stilisti. Chi ripone grande fiducia e ferventi speranze nelle possibilità di crescita offerte dalla città sono anche due giovani nomi femminili, apprezzati e applauditi soprattutto dal pubblico partenopeo.
Chiara Baffi
ARTE TEATRO - Raffaella Morra, proprietaria di una galleria d’arte nella realtà difficile della Sanità e Chiara Baffi, promettente interprete di teatro al fianco di Toni Servillo e magistrale, interprete della piéce «Chiove» di Francesco Saponaro. «Di Napoli si parla ormai solo per le peggiori nefandezze. Ma è la città più creativa d’Italia, non come Milano che è solo una vetrina. Non sa perseverare, ma potrebbe diventare la capitale mediterranea della cultura», sostiene fiduciosa la Morra. Difficile partecipare ai suoi gioiosi convincimenti, allo stato attuale.
Dj Carola Pisaturo
MUSICA - In campo musicale si distingue l'impegno (e la bravura) della dj Carola Pisaturo, 30 anni, dj e produttrice di musica techno affermata a livello internazionale Nell'organizzazione dei concerti si distingue il duo dell'associazione «Freakout» Giulio Di Donna e Daniele Lama, trentenni provenienti dal vesuviano impegnati da anni nella promozione della musica di qualità della scena rock mondiale: ultimo "colpo" messo a segno il live in esclusiva per il Sud Italia della cult-band tedesca Einsturzende Neubaten al teatro Mediterraneo in collaborazione con il Neapolis festival.
SCRITTURA - E’ l’amaro sentore del giovane scrittore Massimiliano Virgili, una difficile quotidianità nel quartiere di San Carlo all’Arena, autore, per la Rizzoli, di «Più male che altro»: «Napoli non si salverà. E nessuno è in grado di salvarla. La cultura e l’arte non servono a niente. Le logiche che governano questa città restano economiche e criminali. Oggi più di prima.» In mezzo a tanta speranza il solito nichilismo partenopeo.
Antonella Salese

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