giovedì, aprile 03, 2008

Voto di scambio, Grillo risponde a Saviano: sbagli, non tutti gli elettori sono in vendita

PINO TAORMINA MASSIMO ZIVELLI Polemico con lo scrittore Saviano, duro con Veltroni e Berlusconi, critico con il mondo dell’informazione. Beppe Grillo è un fiume in piena durante il suo breve tour elettorale, prima a Forio e poi a Pozzuoli, dove incontra i giovanissimi candidati sindaci delle sue liste civiche, Andrea D’Ambra (appena 24 anni) e Antimo Civero. «Io non sono d’accordo con il pessimismo di Saviano - spiega il comico genovese - che in tv ha detto che tutti i voti sono voti di scambio. Con la vita che fa è invecchiato precocemente». Beppe Grillo aggredisce la folla con il suo show improvvisato. Nei suoi occhi luccica lo sguardo del trionfatore: «Due o tre anni e si ritorna a votare. Queste elezioni sono incostituzionali. E poi non ha senso votare senza mettere una preferenza». La gente, martedì sera a Forio e ieri mattina tra le strade del centro di Pozzuoli, lo osanna. «Votate i ragazzi delle mie liste, guardateli in faccia: sono cittadini preparati e perbene. I giovani si devono riappropriare dei Comuni. Ne basta anche uno dentro ogni Comune e le cose cambieranno. Con la Rete denunceranno tutto in pochi minuti». Non ci sono le immagini sui megaschermi né la tradizionale grande mano fatta di fiamme che mostra il dito medio. È tutto improvvisato. E si vede. Ma lui è il solito vulcano. «Né Veltroni né Berlusconi vogliono veramente vincere. Questo è un Paese fallito, non gli conviene. Comunque vada, tra due anni ritorniamo tutti a votare. E i miei ragazzi saranno pronti». A Pozzuoli, il comico parla salendo su un palchetto improvvisato in Piazza della Repubblica. Parte una raffica di attacchi. In tutte le direzioni. «I partiti? Non esistono più. L’immondizia? Fossi stato napoletano sarei sceso in strada con il bastone. Gli inceneritori? Una invenzione per spendere 50 miliardi di euro già destinati ad altre fonti energetiche». Continua e si scaglia contro l’informazione: «Con i miei tre referendum abrogheremo l’Ordine dei giornalisti, chiuderemo il cordone dei finanziamenti ai giornali e cancelleremo la legge Gasparri». La sera prima, a Forio, al fianco di D’Ambra, Beppe Grillo aveva spiegato la sua ricetta per uscire dall’emergenza spazzatura: «Bidoncini a casa per la raccolta differenziata, sistema di conferimento con tessera magnetica e pagamento del servizio in rapporto alla quantità di rifiuti smaltita».

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