Non siamo ancora a mezzogiorno, ma mi sembra già che sia passato un anno. Questa è una di quelle giornate che non finiscono mai. Napolitano ha votato, Veltroni pure: sono le uniche notizie che arrivano. Tra un po’ avremo i primi dati dell’affluenza, poi uscirà fuori qualche episodio di colore (tipo il signore turco che stamattina voleva rubare una bandiera dell’Unione europea), poi voterà Berlusconi, poi avremo i dati sull’affluenza del pomeriggio. Giornalisticamente, il nulla. Personalmente, il caos.
Per fortuna, la Provvidenza ha trovato il modo di distrarmi: uscendo con la macchina, ho trovato una ruota a terra (infausto presagio?) e sono stato una quarantina di minuti a tentare invano di cambiarla. Fino a quando un povero passante si è impietosito e nel giro di un quarto d’ora mi ha montato pure il ruotino. “Che lavoro fa?”, mi ha chiesto. “Giornalista, ma da domani potrei anche essere deputato”, gli ho risposto. Mi ha guardato con un certo disprezzo, e per fortuna non mi ha chiesto il partito.
Nessun commento:
Posta un commento