sabato, marzo 22, 2008

Don Mazzi: «I giovani? Per loro c'è solo la politica dei cerotti»

Don Mazzi: «I giovani? Per loro c'è solo la politica dei cerotti»

di Daniele Biella (d.biella@vita.it)

20/03/2008
Giovani
«Occorre cambiare passo». Le proposte del fondatore di Exodus e di
altre sette associazioni



Lettera aperta ai Candidati Premier alle elezioni politiche del 13-14 aprile 2008: scarica il pdf




Inoltre su Vita.it:

Verso il 13 aprile: la politica incontra il non profit, segui le elezioni passo passo!

Una lettera aperta per denunciare la scomparsa dei temi legati ai giovani dai programmi dei gruppi candidati alle prossime elezioni del 13 aprile. Questa la scelta di don Antonio Mazzi, fondatore di Exodus, Andrea Olivero, presidente delle Acli, e altri operatori del non profit italiano, tra cui Agesci, Csi (centro sportivo italiano), Fict (Federazione italiana comunità terapeutiche).




Una lettera in cui i mittenti elencano le priorità per una politica che guardi al mondo giovanile come una risorsa e non un problema, nei vari campi d'azione: in famiglia, a scuola, sul lavoro, nel tempo libero. “Questo il messaggio: signori politici, non ci siamo proprio”, dice a Vita don Antonio Mazzi nello spiegare il significato della missiva, “in entrambe le ultime due legislature non abbiamo visto nessun grosso sforzo per cambiare le cose. Per questo ora prendiamo carta e penna”.



Vita: Quali sono gli obiettivi della lettera?

Don Antonio Mazzi: Partiamo da una considerazione di estrema attualità. Si fa tanto parlare di problemi strutturali come la benzina, le beghe di Alitalia, e ci si dimentica di dare alle persone l'importanza che meritano. Ancor più se sono giovani, alle loro speranze non si accenna in nessuno dei programmi elettorali! Noi non siamo d'accordo che essi ricevano sempre le briciole, che siano quasi sempre rappresentati come disagiati e come un problema dalla difficile risoluzione. Vogliamo politiche giovanili a 360 gradi, sulla famiglia, sulla scuola e su tutti gli ambiti in cui vi siano presenti i giovani. Finora, però, non c'è stato alcuno sforzo culturale o finanziario in tal senso, se non per situazioni puntuali, in corrispondenza di fatti di cronaca. E' ora di smetterla con questa che io chiamo “la politica del cerotto”.




Vita: Che passi dovrà fare il nuovo Governo?

Don Mazzi: Una cosa molto concreta: creare un Dipartimento delle politiche giovanili, direttamente sotto la Presidenza del Consiglio, come già avvenuto da tempo in molti altri paesi. Solo con uno strumento del genere i politici potranno dimostrare una vera attenzione verso il mondo dei giovani. Oggi invece sono miopi, lontani da loro. Basta vedere quanto la classe politica si perda in battibecchi, non lasciando spazio a più concreti e utili dibattiti.



Vita: Come si propongono le associazioni del non profit?

Don Mazzi: Come un gruppo compatto che sia un autorevole interlocutore per il Governo che verrà. Per fare questo siamo coscienti che dobbiamo lavorare meglio, evitando i campanilismi degli ultimi tempi e, di conseguenza, recuperando il tempo perso. Dobbiamo riuscire a passare dalle azioni riparatorie a una efficace prevenzione. Questa lettera aperta è un buon esempio di collaborazione per una giusta causa educativa, che tutti sentiamo come prioritaria per il nostro paese.


1 commento:

Invisibile ha detto...

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