martedì, febbraio 19, 2008

Le Acli: “A Napoli un centro nazionale di progettazione sociale per la programmazione economica del Mezzogiorno”


I presidenti aclisti delle regioni del sud si impegnano a “lavorare come una sola macroregione”

Cinquecento aclisti provenienti dalle regioni del Mezzogiorno hanno partecipato all'iniziativa promossa dalle Acli napoletane per discutere del “futuro possibile dopo l'emergenza”. La manifestazione si è tenuta all’Hotel Ramada di via Galileo Ferraris ed ha visto la presenza del presidente nazionale delle Acli Andrea Olivero.

“Napoli, la più grande metropoli del sud - si legge nel documento conclusivo proposto dal presidente Pasquale Orlando, presidente delle Acli napoletane - merita l'amicizia e la solidarietà delle Acli, che istituiranno nella città un centro nazionale di progettazione sociale in riferimento alla programmazione economica e sociale del Mezzogiorno.”

Pasquale Orlando ha introdotto i lavori con una lettura del caso Napoli focalizzata sulle contraddizioni del mezzogiorno e prospettando una nuova linea di impegno e responsabilità per il terzo settore meridionale. “Non ci sottrarremo alla sfida di una rapida rigenerazione della politica, non è il tempo di coltivare gelose distanze. Il rinnovamento- ha detto Orlando- richiede energie nuove che non possono che venire dalla società civile organizzata.”

Concorde Andrea Olivero, presidente nazionale delle Acli, che rilanciando, ha ribadito l’impegno dell'associazione per il sud, in una grande opera per lo sviluppo economico e sociale dell'area. Presenti all’evento sei presidenti regionaliche hanno dato vita ad una tavola rotonda condotta dal vice presidente nazionale Michele Rizzi e trenta presidenti provinciali, che hanno sottoscritto un patto di collaborazione in cui si legge: “Lavoreremo come macroregione monitorando l'uso dei fondi comunitari per orientarli a legalità e sviluppo locale.”.

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