lunedì, gennaio 07, 2008

Un Sanremo tutti-frutti. Baudo ha annunciato ieri il listone dei venti Big. Con le vecchie glorie arriva una folta schiera di giovani


Dopo giorni di post sui rifiuti, un pò di relax, (cambiando argomento?)

di MARINELLA VENEGONI da La Stampa.

Sarà sempre un gran polpettone televisivo di varia umanità & vallette bionde-e-brune, ma sotto sotto al Sanremone contano pure i cantanti, e l’immaginario collettivo che essi rappresentano. Con il grande successo in tutto il mondo del format tv American Idol, dove il pubblico da casa è chiamato a votare sconosciuti trasformandoli in star, il Festival (dal 25 febbraio su Raiuno), rientra nel gioco dell’attualità pulsante: solo che qui da noi c’è un catalogo di personaggi e artisti già noti o stranoti, ansiosi di tornare alla ribalta. Nel 2007 mise su un cast di buona qualità media, con i voti del pubblico e della critica che addirittura coincidevano; questa volta, quel diavolo d’un Baudo fa un passo avanti e uno indietro, proseguendo da una parte su quella strada, ma dall’altra imbarcando nella sezione Campioni alcuni storici personaggi che sembravano ormai affidati alla storia del costume. Il tipico parterre «per tutti», nella tetragona convinzione che il Festival resti un evento al quale il cittadino italiano di ogni età sia comunque incapace di sottrarsi. Nell’elenco dei venti resi noti ieri sera da SuperPippo a Domenica In, c’è insomma tutto e il contrario di tutto, il rapper duro e puro Frankie Hi e Toto Cutugno, il dancettaro Paolo Meneguzzi e il maestro Amadeus Minghi. Una varietà tanto pittoresca che neanche Montecitorio.

Musica d’autore
Per tornare a contare, per farsi ricordare dopo un disco sbagliato o un periodo moscio, si mettono in gioco Sergio Cammariere, che proprio a Sanremo ebbe il suo exploit qualche anno fa; Max Gazzè reduce da un lungo periodo di spaesamento creativo; i Tiromancino il cui leader Zampaglione s’è dato pure al cinema (il loro brano è sui licenziamenti di massa); l’ottimo cantautore siciliano Mario Venuti, che a Sanremo deve molto; Frankie Hi Nrg la cui presenza è un’autentica sorpresa. Tutti della generazione che veleggia intorno ai 40 anni, naufraga nel mare che la discografia non riesce più a fendere.

Poche donne
In controtendenza rispetto al mercato che le vede in ripartenza, le signore di Sanremo sono soltanto 5 su venti. In testa Loredana Bertè, in grande fervore creativo, che aspettava con ansia questo momento; Mietta che ha scritto una musica cui ha dato parole Pasquale Panella; Anna Tatangelo con una canzone sull’omosessualità del suo beau Gigi D’Alessio; L’Aura che è una valente ragazza di soli 22 anni.

Per tutti
La quinta donna è Lola Ponce, argentina che duetterà con Giò di Tonno. I due sono stati protagonisti del cocciantiano Notre Dame de Paris, e Lola sarà protagonista di Pia De’ Tolomei, il musical della Nannini, che non a caso è autrice del loro pezzo. Ritorna in scena Gianluca Grignani, reduce da un periodo di stasi creativa; con Eugenio Bennato tira aria di riscoperta folk.

Per i ragazzi
Sconvolgerà le ragazzine, e terrà le famiglie appese su Raiuno, la presenza della band giovanile dei Finley; anche Paolo Meneguzzi è destinato allo stesso pubblico.

New Entries
Il personaggio da scoprire è Tricarico, cantautore a dir poco originale, la cui ultima fatica è La situazione non è buona, una delle canzoni più divertenti del recente cd di Celentano; Fabrizio Moro ha vinto fra i giovani l’anno scorso con la canzone contro la mafia, sarà da tenere d’occhio.

La storia siamo noi
Grandi vecchi della kermesse, Toto Cutugno che nell’ultimo decennio era sparito almeno dall’Italia; l’immarcescibile Little Tony che festeggia i 50 anni di carriera; Amedeo Minghi e pure Michele Zarrillo, che punta sempre su Sanremo quando vuole tornare a galla.

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