Un carosello mostra le foto dei quartieri e dei Comuni più colpiti dall’emergenza.
VIDEO SULLE PROTESTE E FILMATI IRONICI SU YOUTUBE. I FOTOMONTAGGI FANNO IL GIRO DEL MONDO.
Tam tam nei blog
GIUSEPPE CRIMALDI da Il Mattino.
Come per la faida di Secondigliano. Come nei giorni dei morti ammazzati nella guerra di camorra: il dramma dell’emergenza rifiuti a Napoli corre sull web, fa il giro del mondo e diventa materia di discussione che, spesso, assume anche toni decisamente forti. Blog o YouTube che sia, l’aggiornamento della situazione è costante. Cominciamo proprio da YouTube. Sul motore di ricerca, i video postati aumentano di giorno in giorno. Ieri le immagini erano tutte dedicate agli scontri tra manifestanti e polizia e persino la Bbc ha inserito un suo servizio. Immagini drammatiche, quelle delle notti di Pianura trasformato in braciere ardente di «monnezza», o quelle di San Giorgio a Cremano, immersa in una cappa densa di fumi tossici. Tra queste ci sono anche gli scontri di tre giorni fa in via Montagna Spaccata tra manifestanti e forze dell’ordine. Nel video si sente la voce di un teppista che incita: «Uccidete i poliziotti!». Ma ancor più delle immagini, interessanti appaiono i commenti inseriti alle varie clip. Inevitabilmente si ripropone anche l’aspetto meno elegante della critica, quello degli insulti. Come fu già in occasione del terremoto, e prima ancora del colera (anche se allora Internet non esisteva). «Cosa ci volete fare...- scrive tale Lappisi - la Campania va levata (sic!) dall’Italia. È una ragione succhia soldi. Come la Sicilia e della Calabria...basta l'assistenzialismo dura da 50 anni nn sen e puo piu...Camminino con le loro gambe...sulla merda e sulla spazzatura se necessario...». La replica arriva imemdiata,e a postarla è evidentemente un napoletano. «La coerenza, la coerenza - scrive - I leghisti si lamentano della tassa sul mezzogiorno, mentre pagano i camorristi per scaricare nel sud la loro immondizia. E poi voi venite a parlarci di riciclaggio. Ma per piacere...». E si potrebbe continuare così per ore, tanto è il materiale a disposizione. Scegliamo solo un altro tra i tanti messaggi di critica: «La discarica l’avete creata voi. Vergogna! Provate a tradurre nella vostra lingua la frase “raccolta differenziata”?». Tantissimi, poi, le critiche, che spesso diventano ingiurie, nei confronti dei politici e soprattutto degli amministratori locali. Anche nella galassia informatica dei blog l’argomento e il dibattito tengono campo. Su «SdG Notizie dal fronte» i toni si mantengono alti. «Spazzatura sotto casa di Bassolino e Iervolino», è il titolo dell’ultimo commento, il cui testo invita i napoletani a lanciare un tam tam con gli sms per mobilitare il deposito dei sacchetti per i rifiuti sotto le abitazioni del sindaco di Napoli e del governatore della Campania. Sceglie un titolo sul filo dell’ironia, e non a caso lo fa in inglese, un altro blog molto seguito in città: «Naples in the world, again»: come dire, siamo tornati sotto i riflettori del mondo intero, ma per svelare il doppiosenso è sufficiente dare uno sguardo alle foto che corredano la pagina. Due immagini eloquenti: un gruppo di zombi che si lasciano alle spalle cumuli maleodoranti di immondizia; e un’immagine da cartolina del Golfo, debitamente ritoccata, nella quale il profilo del Vesuvio è sostituito dalla silhouette di una montagna di spazzatura. Ma a meritarsi l’oscar per l’originalità e la creatività è sicuramente chi, su YouTube, ha postato una clip dal titolo «Intervallo napoletano»: una sequenza di immagini in bianco e nero scattate dai quartieri di Napoli alle zone della provincia più sommerse dai sacchetti della spazzatura sottolineate dall’arpa, la stessa musica che accompagnava trent’anni fa i veri intervalli dei programmi Rai. Molti, e articolati, gli interventi che compaiono sul blog di Antonio Bassolino. In maggioranza si tratta di incoraggiamento al presidente della Regione, anche se non mancano commenti, a volte anche severi, rivolti al governatore.
VIDEO SULLE PROTESTE E FILMATI IRONICI SU YOUTUBE. I FOTOMONTAGGI FANNO IL GIRO DEL MONDO.
Tam tam nei blog
GIUSEPPE CRIMALDI da Il Mattino.
Come per la faida di Secondigliano. Come nei giorni dei morti ammazzati nella guerra di camorra: il dramma dell’emergenza rifiuti a Napoli corre sull web, fa il giro del mondo e diventa materia di discussione che, spesso, assume anche toni decisamente forti. Blog o YouTube che sia, l’aggiornamento della situazione è costante. Cominciamo proprio da YouTube. Sul motore di ricerca, i video postati aumentano di giorno in giorno. Ieri le immagini erano tutte dedicate agli scontri tra manifestanti e polizia e persino la Bbc ha inserito un suo servizio. Immagini drammatiche, quelle delle notti di Pianura trasformato in braciere ardente di «monnezza», o quelle di San Giorgio a Cremano, immersa in una cappa densa di fumi tossici. Tra queste ci sono anche gli scontri di tre giorni fa in via Montagna Spaccata tra manifestanti e forze dell’ordine. Nel video si sente la voce di un teppista che incita: «Uccidete i poliziotti!». Ma ancor più delle immagini, interessanti appaiono i commenti inseriti alle varie clip. Inevitabilmente si ripropone anche l’aspetto meno elegante della critica, quello degli insulti. Come fu già in occasione del terremoto, e prima ancora del colera (anche se allora Internet non esisteva). «Cosa ci volete fare...- scrive tale Lappisi - la Campania va levata (sic!) dall’Italia. È una ragione succhia soldi. Come la Sicilia e della Calabria...basta l'assistenzialismo dura da 50 anni nn sen e puo piu...Camminino con le loro gambe...sulla merda e sulla spazzatura se necessario...». La replica arriva imemdiata,e a postarla è evidentemente un napoletano. «La coerenza, la coerenza - scrive - I leghisti si lamentano della tassa sul mezzogiorno, mentre pagano i camorristi per scaricare nel sud la loro immondizia. E poi voi venite a parlarci di riciclaggio. Ma per piacere...». E si potrebbe continuare così per ore, tanto è il materiale a disposizione. Scegliamo solo un altro tra i tanti messaggi di critica: «La discarica l’avete creata voi. Vergogna! Provate a tradurre nella vostra lingua la frase “raccolta differenziata”?». Tantissimi, poi, le critiche, che spesso diventano ingiurie, nei confronti dei politici e soprattutto degli amministratori locali. Anche nella galassia informatica dei blog l’argomento e il dibattito tengono campo. Su «SdG Notizie dal fronte» i toni si mantengono alti. «Spazzatura sotto casa di Bassolino e Iervolino», è il titolo dell’ultimo commento, il cui testo invita i napoletani a lanciare un tam tam con gli sms per mobilitare il deposito dei sacchetti per i rifiuti sotto le abitazioni del sindaco di Napoli e del governatore della Campania. Sceglie un titolo sul filo dell’ironia, e non a caso lo fa in inglese, un altro blog molto seguito in città: «Naples in the world, again»: come dire, siamo tornati sotto i riflettori del mondo intero, ma per svelare il doppiosenso è sufficiente dare uno sguardo alle foto che corredano la pagina. Due immagini eloquenti: un gruppo di zombi che si lasciano alle spalle cumuli maleodoranti di immondizia; e un’immagine da cartolina del Golfo, debitamente ritoccata, nella quale il profilo del Vesuvio è sostituito dalla silhouette di una montagna di spazzatura. Ma a meritarsi l’oscar per l’originalità e la creatività è sicuramente chi, su YouTube, ha postato una clip dal titolo «Intervallo napoletano»: una sequenza di immagini in bianco e nero scattate dai quartieri di Napoli alle zone della provincia più sommerse dai sacchetti della spazzatura sottolineate dall’arpa, la stessa musica che accompagnava trent’anni fa i veri intervalli dei programmi Rai. Molti, e articolati, gli interventi che compaiono sul blog di Antonio Bassolino. In maggioranza si tratta di incoraggiamento al presidente della Regione, anche se non mancano commenti, a volte anche severi, rivolti al governatore.
1 commento:
La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu
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