Una nota del vescovo di Pozzuoli e dei responsabili dei vari settori pastorali diocesani, insieme al vicario della forania di Pianura.
Definire delle linee-guida per la risoluzione definitiva del problema rifiuti, ascoltare la voce degli abitanti.
Come Diocesi di Pozzuoli, non possiamo non intervenire dinanzi al problema dei rifiuti e della riapertura della discarica di Pianura, mossi dalla preoccupazione circa la tutela e il rispetto del territorio, nonché della salute delle persone.
Ci lasciamo illuminare a questo proposito da quanto già è emerso nel cammino che la nostra Chiesa ha vissuto nel Sinodo diocesano (cfr. Libro del Sinodo, nn. 52. 54):
- l’atteggiamento interiore fondamentale per poter rispondere alle “nuove sfide sociali” è il dialogo, anche quando esso è più difficile. Nel dialogo, inoltre, non è possibile scindere l’amore dalla verità che rende liberi gli uomini (cfr. Gv 8,32);
- circa il problema dei rifiuti, “questi ultimi vanno adeguatamente differenziati, smaltiti, trattati, ri-usati e riqualificati, secondo le innovazioni suggerite dalla scienza e dalla tecnica”;
- in questo contesto i fedeli sono invitati a “promuovere opportune azioni di vigilanza e di denuncia rispetto a situazioni di offesa perpetrate all’ambiente, alla costa, alla geologia del territorio”.
Alla luce di queste indicazioni sinodali, è indispensabile:
- definire al più presto delle linee-guida che puntino ad una risoluzione definitiva del problema dei rifiuti, che offende la dignità delle nostre popolazioni, che ferisce in maniera grave il nostro territorio, influenzandone in maniera negativa lo sviluppo socio-economico e le attività connesse (in primo luogo, quelle turistiche). Occorre uscire dall’emergenza e puntare alla riqualificazione del territorio non solo dei Campi Flegrei, ma di tutta la Campania. E’ intollerabile che a tutt’oggi non si riescano ad intravedere vie di uscita da una situazione che altre Regioni hanno già brillantemente risolto, magari con impianti – come per esempio quello di Mestre – che rendono possibile lo smaltimento dei rifiuti anche in assenza di una seria e adeguata raccolta differenziata. Ciò implica responsabilità istituzionali a tutti i livelli, non soltanto per quello che non si è riusciti a fare fino ad oggi, ma anche per l’incapacità di proporre in tempi brevi una soluzione seria e radicale al problema;
- che venga ascoltata la voce degli abitanti del territorio, cercando di rispondere alle richieste di sicurezza per la salute e di chiarezza circa la reale durata della riapertura, nonché di controllo circa quello che realmente verrà sversato nella discarica, in modo che sia impedita ogni possibile forma di infiltrazione da parte di organizzazioni malavitose e camorristiche; procedendo nel contempo all’elaborazione di un progetto complessivo di sviluppo per la zona.
Inoltre, non è possibile accettare il ricorso, da parte di nessuno, alla violenza o a provocazioni che facciano ulteriormente salire la tensione. È fondamentale da parte di tutti cercare il modo per avviare un reale dialogo tra cittadini e istituzioni.
Ci rendiamo conto che la situazione non è semplice. Cerchiamo tuttavia, in questo momento così drammatico per il nostro territorio, di far prevalere ancora una volta la voce della ragione e del dialogo, nella convinzione che solo in questo modo si possono individuare tutti insieme delle possibili soluzioni. Siamo consapevoli dei gravi rischi per la salute delle persone – in primo luogo delle fasce più deboli, dei bambini e degli anziani - a causa dei cumuli d’immondizia presenti per le strade e dei pericoli derivanti dalla loro combustione. Allo stesso tempo, non vogliamo far mancare il nostro sostegno a coloro che temono per la riapertura della discarica di Pianura: comprendiamo e condividiamo tutte le loro paure, e per questo chiediamo precise garanzie alle Autorità che hanno preso tal decisione.
Non possiamo però tacere che è urgente e necessaria un’opera di educazione della popolazione sul tema dei rifiuti, in modo da evitare comportamenti che aggravano la situazione (come incendiare o gettare i rifiuti per strada, non fare la raccolta differenziata, non avere stili di vita adeguati alla drammaticità della situazione).
Ci sembra giunto il momento di porre in essere da parte di tutti segni precisi di speranza che facciano guardare con fiducia al futuro, aprano nuove vie lì dove sembra che non ce ne siano, in modo che possa risultare vero anche per noi quanto il Natale ci ha donato in questi giorni: “Il popolo immerso nelle tenebre ha visto una grande luce; su quelli che dimoravano in terra e ombra di morte una luce si è levata” (Mt 4,16).
Definire delle linee-guida per la risoluzione definitiva del problema rifiuti, ascoltare la voce degli abitanti.
Come Diocesi di Pozzuoli, non possiamo non intervenire dinanzi al problema dei rifiuti e della riapertura della discarica di Pianura, mossi dalla preoccupazione circa la tutela e il rispetto del territorio, nonché della salute delle persone.
Ci lasciamo illuminare a questo proposito da quanto già è emerso nel cammino che la nostra Chiesa ha vissuto nel Sinodo diocesano (cfr. Libro del Sinodo, nn. 52. 54):
- l’atteggiamento interiore fondamentale per poter rispondere alle “nuove sfide sociali” è il dialogo, anche quando esso è più difficile. Nel dialogo, inoltre, non è possibile scindere l’amore dalla verità che rende liberi gli uomini (cfr. Gv 8,32);
- circa il problema dei rifiuti, “questi ultimi vanno adeguatamente differenziati, smaltiti, trattati, ri-usati e riqualificati, secondo le innovazioni suggerite dalla scienza e dalla tecnica”;
- in questo contesto i fedeli sono invitati a “promuovere opportune azioni di vigilanza e di denuncia rispetto a situazioni di offesa perpetrate all’ambiente, alla costa, alla geologia del territorio”.
Alla luce di queste indicazioni sinodali, è indispensabile:
- definire al più presto delle linee-guida che puntino ad una risoluzione definitiva del problema dei rifiuti, che offende la dignità delle nostre popolazioni, che ferisce in maniera grave il nostro territorio, influenzandone in maniera negativa lo sviluppo socio-economico e le attività connesse (in primo luogo, quelle turistiche). Occorre uscire dall’emergenza e puntare alla riqualificazione del territorio non solo dei Campi Flegrei, ma di tutta la Campania. E’ intollerabile che a tutt’oggi non si riescano ad intravedere vie di uscita da una situazione che altre Regioni hanno già brillantemente risolto, magari con impianti – come per esempio quello di Mestre – che rendono possibile lo smaltimento dei rifiuti anche in assenza di una seria e adeguata raccolta differenziata. Ciò implica responsabilità istituzionali a tutti i livelli, non soltanto per quello che non si è riusciti a fare fino ad oggi, ma anche per l’incapacità di proporre in tempi brevi una soluzione seria e radicale al problema;
- che venga ascoltata la voce degli abitanti del territorio, cercando di rispondere alle richieste di sicurezza per la salute e di chiarezza circa la reale durata della riapertura, nonché di controllo circa quello che realmente verrà sversato nella discarica, in modo che sia impedita ogni possibile forma di infiltrazione da parte di organizzazioni malavitose e camorristiche; procedendo nel contempo all’elaborazione di un progetto complessivo di sviluppo per la zona.
Inoltre, non è possibile accettare il ricorso, da parte di nessuno, alla violenza o a provocazioni che facciano ulteriormente salire la tensione. È fondamentale da parte di tutti cercare il modo per avviare un reale dialogo tra cittadini e istituzioni.
Ci rendiamo conto che la situazione non è semplice. Cerchiamo tuttavia, in questo momento così drammatico per il nostro territorio, di far prevalere ancora una volta la voce della ragione e del dialogo, nella convinzione che solo in questo modo si possono individuare tutti insieme delle possibili soluzioni. Siamo consapevoli dei gravi rischi per la salute delle persone – in primo luogo delle fasce più deboli, dei bambini e degli anziani - a causa dei cumuli d’immondizia presenti per le strade e dei pericoli derivanti dalla loro combustione. Allo stesso tempo, non vogliamo far mancare il nostro sostegno a coloro che temono per la riapertura della discarica di Pianura: comprendiamo e condividiamo tutte le loro paure, e per questo chiediamo precise garanzie alle Autorità che hanno preso tal decisione.
Non possiamo però tacere che è urgente e necessaria un’opera di educazione della popolazione sul tema dei rifiuti, in modo da evitare comportamenti che aggravano la situazione (come incendiare o gettare i rifiuti per strada, non fare la raccolta differenziata, non avere stili di vita adeguati alla drammaticità della situazione).
Ci sembra giunto il momento di porre in essere da parte di tutti segni precisi di speranza che facciano guardare con fiducia al futuro, aprano nuove vie lì dove sembra che non ce ne siano, in modo che possa risultare vero anche per noi quanto il Natale ci ha donato in questi giorni: “Il popolo immerso nelle tenebre ha visto una grande luce; su quelli che dimoravano in terra e ombra di morte una luce si è levata” (Mt 4,16).
3 commenti:
San Giorgio: le scuole non riapriranno
Sabato 5 Gennaio 2008
SAN GIORGIO A CREMANO (Napoli) - Il sindaco del comune di San Giorgio a Cremano, Domenico Giorgiano, ha firmato una ordinanza per la chiusura, a tempo indeterminato, di tutte le scuole presenti sul territorio.
Il provvedimento si e´ reso necessario per ´´i gravi rischi alla salute pubblica´´ causati dall´emergenza rifiuti: in citta´ restano a terra circa mille tonnellate di rifiuti non rimossi, in putrefazione o in alcuni casi dati alle fiamme.
Molti cumuli sorgono in prossimita´ di uffici pubblici, ristoranti e scuole. Intanto mercoledi´ mattina alle 10, nella sede del Comune, e´ stato convocato in via straordinaria, il Consiglio comunale. Unico punto all´ordine del giorno, la possibilita´ di procedere alla istituzione del sito di deposito temporaneo nell´area individuata in via Alveo Farina.
´´E´ giusto - fa sapere il sindaco - che una scelta cosi´ difficile passi al vaglio degli organismi istituzionali della citta´. E´ il momento che tutti si assumano le proprie responsabilita´´´.
Applausi dei manifestanti a messaggio del vescovo di Pozzuoli
"Chiediamo precise garanzie alle autorità che hanno deciso la riapertura della discarica di Pianura": è quanto sollecita il vescovo di Pozzuoli, Gennaro Pascarella, in un messaggio letto ai manifestanti nel corso della messa che si sta celebrando, sotto una pioggia battente, al presidio dinanzi alla discarica di Pianura a Napoli, accolto dagli applausi. Il presule, consapevole della necessità di dover dare un contributo di solidarietà ha chiesto però che siano effettuati serrati controlli su quanto verrà sversato, sulla durata e l'esercizio della discarica. Duro l'attacco a chi avrebbe dovuto risolvere il problema e non l'ha fatto. Il vescovo ha sollecitato che siano accertate "le responsabilità a tutti i livelli". Poi l'appello a non alimentare la tensione condannando "la violenza da ogni parte". Infine, un monito anche ai cittadini a contribuire "attraverso la differenziata alla soluzione di questa lunga crisi".
Il messaggio del vescovo Pascarella letto al presidio dei manifestanti di Pianura è stato rilanciato in tutte le messe celebrate nelle chiese della diocesi di Pozzuoli. Il prelato ha auspicato che al più presto si definiscano "delle linee guida che puntino ad una risoluzione definitiva del problema dei rifiuti, che offende la dignità delle nostre popolazioni, che ferisce in maniera grave il nostro territorio, influenzandone in maniera negativa lo sviluppo socio economico e le attività connesse. Occorre uscire dall'emergenza e puntare alla riqualificazione del territorio, non solo dei Campi flegrei ma dell'intera Campania".
Si, probabilmente lo e
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