Milano, 6 dic. (Adnkronos) - Salari, lavoro nero, consumismo, tasse, giustizia, immigrazione, droga, alcol: sono questi alcuni dei temi, tutti a sfondo sociale, contenuti nel tradizionale discorso tenuto nel pomeriggio di oggi in occasione della festivita' di Sant'Ambrogio nell'omonima basilica dall'arcivescovo di Milano, il cardinale Dionigi Tettamanzi. Il cardinale ha tracciato una sorta di personale enciclica sociale attraverso una disamina critica dei molti capitoli inevasi dell'agenda politica nazionale e internazionale e ha preso come riferimento il documento del Concilio Vaticano II ''Gaudium et spes''. In quel testo, ha spiegato il porporato, ''il Concilio parla di 'sacralita'' degli obblighi sociali: dunque 'sacro' non ha un valore solo religioso, ma anche un profondo valore civile''.
''Anche l'uomo moderno, cosi' allergico all'idea di 'sacro' nel contesto di una societa' desacralizzata e, come si dice, secolarizzata o, addirittura, post-secolarizzata - ha spiegato il cardinale - non puo' non porsi, e con serieta', la domanda su quali scelte e su quali comportamenti orientare la propria vita, perche' si possa assicurare la coesione sociale e costruire una societa' veramente civile''.
L'arcivescovo di Milano ha richiamato il concetto di ''responsabilita' sociale'' quale stella polare della coscienza in questo tempo. ''Mai come in questi ultimi tempi - ha spiegato Tettamanzi - i comportamenti umani segnati da profondo individualismo ''feriscono'' la vita sociale: non pagare le tasse, farsene un vanto, frodare nel commercio e nella produzione manifatturiera, guidare ubriachi o drogati, non rispettare gli elementari diritti dei lavoratori per ottenere profitti sempre maggiori, non sono solo comportamenti di singoli da censurare, sono dei veri e propri attentati alla societa' nel suo insieme''. (segue)
(Fpe/Pe/Adnkronos)
''Anche l'uomo moderno, cosi' allergico all'idea di 'sacro' nel contesto di una societa' desacralizzata e, come si dice, secolarizzata o, addirittura, post-secolarizzata - ha spiegato il cardinale - non puo' non porsi, e con serieta', la domanda su quali scelte e su quali comportamenti orientare la propria vita, perche' si possa assicurare la coesione sociale e costruire una societa' veramente civile''.
L'arcivescovo di Milano ha richiamato il concetto di ''responsabilita' sociale'' quale stella polare della coscienza in questo tempo. ''Mai come in questi ultimi tempi - ha spiegato Tettamanzi - i comportamenti umani segnati da profondo individualismo ''feriscono'' la vita sociale: non pagare le tasse, farsene un vanto, frodare nel commercio e nella produzione manifatturiera, guidare ubriachi o drogati, non rispettare gli elementari diritti dei lavoratori per ottenere profitti sempre maggiori, non sono solo comportamenti di singoli da censurare, sono dei veri e propri attentati alla societa' nel suo insieme''. (segue)
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