Giorgiano: «Non mi importa se serviranno l’esercito, la protezione civile o anche i caschi blu dell’Onu. Fate presto!»
La città di San Giorgio a Cremano, ricca di storia, cultura e splendide ville Vesuviane, di cui mi onoro di essere sindaco dallo scorso mese di maggio, sta vivendo l’emergenza più terribile della sua storia recente. Nelle strade di un territorio di appena quattro chilometri quadrati che ospita cinquantamila abitanti sono attualmente ammassate oltre mille tonnellate di immondizia, che non riusciamo a raccogliere e a smaltire con le nostre sole forze. Faccio appello a Lei, che rappresenta la più alta Istituzione del nostro Paese, affinché lo Stato venga in nostro soccorso.
La mia città è allo stremo ed i rischi che scoppi una emergenza di carattere igienico-sanitario sono ormai altissimi. La salute dei miei concittadini, in particolare gli anziani ed i bambini, è in serio pericolo e nei prossimi giorni, se non ci sarà una inversione di rotta, sarò costretto ad imporre la chiusura a tutti i negozi, gli uffici pubblici e le scuole. Non mi importa se serviranno l’esercito, la protezione civile o anche i caschi blu dell’Onu: ciò che conta è ripulire la città e farlo subito, senza tentennamenti. Le Istituzioni nazionali sono chiamate a prendere una decisione definitiva sulla gestione del sistema integrato dello smaltimento dei rifiuti in Campania, prima che sia troppo tardi. Il «ciclo dei rifiuti», pensato negli scorsi anni dal Commissariato straordinario per l’emergenza, va finalmente «chiuso» compiendo una scelta definitiva tra i termovalorizzatori, i rigassificatori e la riapertura delle discariche.
Qualsiasi sia la decisione, questa va presa in tempi strettissimi perché non abbiamo più tempo da perdere. Come sindaco di San Giorgio a Cremano sono pronto a fare la mia parte ed a collaborare con i Comuni limitrofi per individuare spazi in cui ospitare un gassificatore ed un sito di tritovagliatura. Inoltre farò ogni sforzo, in un momento così drammatico, per incrementare i livelli di differenziazione dei rifiuti, utilizzando strumenti che possano coinvolgere in maniera efficace tutte le famiglie del territorio, quali la raccolta porta a porta. Tempo per discutere non c’è ne è più. E’ arrivato il momento delle scelte.
Signor Presidente, La scongiuro di farsi portavoce presso le altre Istituzioni dello Stato del grido di dolore della collettività che rappresento: FATE PRESTO!
Domenico Giorgiano,
Sindaco di San Giorgio a Cremano
La città di San Giorgio a Cremano, ricca di storia, cultura e splendide ville Vesuviane, di cui mi onoro di essere sindaco dallo scorso mese di maggio, sta vivendo l’emergenza più terribile della sua storia recente. Nelle strade di un territorio di appena quattro chilometri quadrati che ospita cinquantamila abitanti sono attualmente ammassate oltre mille tonnellate di immondizia, che non riusciamo a raccogliere e a smaltire con le nostre sole forze. Faccio appello a Lei, che rappresenta la più alta Istituzione del nostro Paese, affinché lo Stato venga in nostro soccorso.
La mia città è allo stremo ed i rischi che scoppi una emergenza di carattere igienico-sanitario sono ormai altissimi. La salute dei miei concittadini, in particolare gli anziani ed i bambini, è in serio pericolo e nei prossimi giorni, se non ci sarà una inversione di rotta, sarò costretto ad imporre la chiusura a tutti i negozi, gli uffici pubblici e le scuole. Non mi importa se serviranno l’esercito, la protezione civile o anche i caschi blu dell’Onu: ciò che conta è ripulire la città e farlo subito, senza tentennamenti. Le Istituzioni nazionali sono chiamate a prendere una decisione definitiva sulla gestione del sistema integrato dello smaltimento dei rifiuti in Campania, prima che sia troppo tardi. Il «ciclo dei rifiuti», pensato negli scorsi anni dal Commissariato straordinario per l’emergenza, va finalmente «chiuso» compiendo una scelta definitiva tra i termovalorizzatori, i rigassificatori e la riapertura delle discariche.
Qualsiasi sia la decisione, questa va presa in tempi strettissimi perché non abbiamo più tempo da perdere. Come sindaco di San Giorgio a Cremano sono pronto a fare la mia parte ed a collaborare con i Comuni limitrofi per individuare spazi in cui ospitare un gassificatore ed un sito di tritovagliatura. Inoltre farò ogni sforzo, in un momento così drammatico, per incrementare i livelli di differenziazione dei rifiuti, utilizzando strumenti che possano coinvolgere in maniera efficace tutte le famiglie del territorio, quali la raccolta porta a porta. Tempo per discutere non c’è ne è più. E’ arrivato il momento delle scelte.
Signor Presidente, La scongiuro di farsi portavoce presso le altre Istituzioni dello Stato del grido di dolore della collettività che rappresento: FATE PRESTO!
Domenico Giorgiano,
Sindaco di San Giorgio a Cremano
1 commento:
vorrei sapere dopo le dichiarazioni del presidente del consiglio Romano Prodi se saranno riaperte le scuole di san giorgio domani 7/01/07
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