Enciclica: Olivero, «riaccende la voglia di futuro»
Il primo commento del presidente delle Acli alla 'Spe Salvi' di benedetto XVI
Roma, 30 novembre 2007 – «Un messaggio che colpisce dritto al cuore dell’uomo». E’ di gioia e di grande apprezzamento la prima reazione a caldo del presidente delle Acli alla nuova enciclica di Benedetto XVI dedicata al tema della speranza e pubblicata nella giornata di oggi.
«Il testo merita di essere letto integralmente e con la dovuta attenzione – premette Andrea Olivero – ma già alla prima lettura si rimane catturati dalla centralità di un tema, quello della speranza, straordinariamente importante per l’uomo di oggi. Il Papa ha voluto parlare al cuore di ogni uomo e penso non ci sia nessuno, credente o non credente, che possa sentirsi non interpellato da questa Lettera e da questo messaggio».
«Ma la cosa forse ancora più bella – aggiunge Olivero – è quando il Papa ci dice che non solo il singolo uomo ma le comunità intere, i popoli per vivere ha bisogno della speranza. E’ un appello quindi a una speranza non solo individuale, ma in qualche modo collettiva, che coinvolge l’umanità intera. Contro le ondate di pessimismo e di sfiducia che sembrano sommergerci quotidianamente, Benedetto XVI vuole riaccendere nei cuori degli uomini e dei popoli la fiducia nel futuro e in un futuro comune. Di più, questa Enciclica riaccende nei cuori la voglia di futuro».
«Per le Acli – conclude Olivero – ciò rappresenta un invito straordinario a credere, a continuare a credere, che intorno al tema della speranza si può davvero costruire un percorso di fraternità con tutti gli uomini, credenti e non credenti, o appartenenti ad altre religioni».
Il primo commento del presidente delle Acli alla 'Spe Salvi' di benedetto XVI
Roma, 30 novembre 2007 – «Un messaggio che colpisce dritto al cuore dell’uomo». E’ di gioia e di grande apprezzamento la prima reazione a caldo del presidente delle Acli alla nuova enciclica di Benedetto XVI dedicata al tema della speranza e pubblicata nella giornata di oggi.
«Il testo merita di essere letto integralmente e con la dovuta attenzione – premette Andrea Olivero – ma già alla prima lettura si rimane catturati dalla centralità di un tema, quello della speranza, straordinariamente importante per l’uomo di oggi. Il Papa ha voluto parlare al cuore di ogni uomo e penso non ci sia nessuno, credente o non credente, che possa sentirsi non interpellato da questa Lettera e da questo messaggio».
«Ma la cosa forse ancora più bella – aggiunge Olivero – è quando il Papa ci dice che non solo il singolo uomo ma le comunità intere, i popoli per vivere ha bisogno della speranza. E’ un appello quindi a una speranza non solo individuale, ma in qualche modo collettiva, che coinvolge l’umanità intera. Contro le ondate di pessimismo e di sfiducia che sembrano sommergerci quotidianamente, Benedetto XVI vuole riaccendere nei cuori degli uomini e dei popoli la fiducia nel futuro e in un futuro comune. Di più, questa Enciclica riaccende nei cuori la voglia di futuro».
«Per le Acli – conclude Olivero – ciò rappresenta un invito straordinario a credere, a continuare a credere, che intorno al tema della speranza si può davvero costruire un percorso di fraternità con tutti gli uomini, credenti e non credenti, o appartenenti ad altre religioni».
1 commento:
Si, probabilmente lo e
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