(ASCA) - Milano, 24 nov - Una piattaforma a sostegno dei radditi. A lanciarla sono stati questa mattina Cigl, Cisl Uil che, in occasione dell'assemblea dei quadri e delegati delle tre sigle sindacali, chiedono al governo di aprire un confronto sulle possibili politiche da attuare lungo questa direttrice. ''Chiediamo al governo - ha detto Guglielmo Epifani nel corso del suo intevento dal palco del Tetro Smeraldo di Milano - l'apertura di un confronto per una nuova politica dei redditi''. Per il segretario della Cigl ''sara' un percorso lungo'' con l'obiettivo finale di ''una crescita reale dei salari dei lavoratori dipendenti e delle pensioni''. Motore di questa nuova politica a sostegno dei redditi, definita da Epifani ''una svolta'' per il destino del Paese, sara' ''lo spostamento di almeno l'1% del Pil a favore di lavoratori dipendenti e pensionati''. Un punto sul quale i sindacati non appaiono disposti a retrocedere: ''Ci vuole - ha insistito il leader della Cgil - una politica fiscale che nel tempo riduca di almeno un punto di pil il prelievo fiscale su lavoro dipendente e pensioni''. Il presupposto e' che ''da troppo tempo c'e' uno scostamento di reddito che ha penalizzato il lavoro dipendente e i pensionati''. Ecco perche' ''insieme a una politica dei contratti piu' attenta al valore delle retribuzioni per i lavoratori, ci vuole una politica fiscale piu' attenta''. Quattro, in particolare, le proposte lanciate da Epifani al governo. Innanzitutto il leader della Cgil ritiene necessario ''aumentare le detrazioni per quanto riguarda le spese di produzione del reddito dei lavoratori dipendenti e portare la no tax area per i pensionati alla stessa cifra dei lavoratori dipendenti''. In secondo luogo bisogna ''fare una politica attraverso la dotazione fiscale per le famiglie, che metta insieme assegni familiari e detrazioni per i figli a carico''. Occorre poi ''ridurre il prelievo fiscale sulle liquidazioni, sul Tfr''. Necessario, infine, ''avere una serie di interventi che vanno dalla casa, ai prezzi dei beni amministrati, alle accise dei prodotti petroliferi, che consenta di tenere sotto controllo l'inflazione''. Dello stesso avviso Raffaele Bonanni: ''vogliamo salari piu' alti e tasse piu' basse'', e' la parola d'ordine del segretario della Cisl, convinto che con il varo della piattaforma si apra ''una grande vertenza nei confronti del governo centrale e degli enti locali, perche' siamo sicuri di pagare troppe tasse su salari troppo bassi''. E la prima occasione per fare un punto della situazione sara' il tavolo che martedi' prossimo vedra' riuniti parti sociali e Confindustria per il rinnovo del sistema contrattuale. All'attenzione dei vertici di Viale dell'Astronomia, ha specificato Bonanni, ''portiamo una parte importante di cio' che discutiamo oggi. Apriremo una discussione sulla vicenda contrattuale. C'e' bisogno di una redefinizione importante per riuscire a sostenere la nostra battaglia e avere piu' salario collegato alla produttivita' e avere piu' salario per effetto di meno tasse''. Il segretario della Uil, Luigi Angeletti, ha invece puntato l'accento sulla necessita' di una politica fiscale volta ''a ridurre le tasse sugli aumenti contrattuali''. A suo dire questa e' ''la prima cosa'' da fare insieme a una rapida risoluzione dei rinnovi contrattuali, visto che ''in questo Paese esiste una questione vera: le persone che lavorano che stanno impoverendo''. Ed e' soprattutto per questo, ha puntualizzato Angeletti, che ''la prima cosa da fare e' ridurre le tasse sugli aumenti contrattuali e rinnovare i contratti. Bisogna ridurre le tasse ai lavoratori normali, che hanno un lavoro e stanno impoverendosi, aumentando le detrazioni per il lavoro dipendente. Si puo' ridurre da subito le tasse sugli aumenti contrattuali. Questa forma - ha concluso il leader della Uil - e' dilazionabile ed e' efficace da subito''. fcz/min
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