Gite scolastiche, i docenti chiedono una didattica del fare
Resi noti i risultati di una ricerca della cooperativa Archeosannio
Acerra, 5 agosto 2007 - “Imparare attraverso una didattica del fare” e “realizzare momenti di svago”. Sono le principali risposte emerse dall'elaborazione dei questionari somministrati agli insegnanti che hanno partecipato alle attività di gite scolastiche di “Città delle scuole”, il marchio di turismo scolastico della cooperativa sociale Archeosannio Onlus.
La rilevazione ha dato risultati estremamente interessanti. Alla domanda “quale è, a suo parere, la maggiore esigenza didattica in relazione alle gite scolastiche?” le risposte si sono distribuite in modo uniforme tra l’esigenza di “imparare attraverso una didattica del fare” e quella di “realizzare momenti di svago”, che hanno raccolto circa un terzo delle scelte ciascuna. Alla domanda sulla utilità di una didattica archeologica per le scuole, la maggior parte degli intervistati ha ritenuto “estremamente utile”, mentre soltanto il 20% delle risposte riguardava gli items “poco utile” e “per nulla utile”.
Le attività didattiche di “Città delle scuole” si sono svolte presso la sede campana di Acerra (Na) e quella molisana di Sepino (CB). I 96 insegnanti che hanno accettato di rispondere al questionario predisposto da Archeosannio provenivano per la maggior parte da scuole medie (52%) ed elementari (29), ed erano in prevalenza donne (72%) concentrati nelle classi di età 30 – 40 anni e 40 – 50 anni.
Il gradimento delle attività è stato complessivamente molto buono (gli indici “buono” e “ottimo” hanno raccolto il 60% delle preferenze).
Resi noti i risultati di una ricerca della cooperativa Archeosannio
Acerra, 5 agosto 2007 - “Imparare attraverso una didattica del fare” e “realizzare momenti di svago”. Sono le principali risposte emerse dall'elaborazione dei questionari somministrati agli insegnanti che hanno partecipato alle attività di gite scolastiche di “Città delle scuole”, il marchio di turismo scolastico della cooperativa sociale Archeosannio Onlus.
La rilevazione ha dato risultati estremamente interessanti. Alla domanda “quale è, a suo parere, la maggiore esigenza didattica in relazione alle gite scolastiche?” le risposte si sono distribuite in modo uniforme tra l’esigenza di “imparare attraverso una didattica del fare” e quella di “realizzare momenti di svago”, che hanno raccolto circa un terzo delle scelte ciascuna. Alla domanda sulla utilità di una didattica archeologica per le scuole, la maggior parte degli intervistati ha ritenuto “estremamente utile”, mentre soltanto il 20% delle risposte riguardava gli items “poco utile” e “per nulla utile”.
Le attività didattiche di “Città delle scuole” si sono svolte presso la sede campana di Acerra (Na) e quella molisana di Sepino (CB). I 96 insegnanti che hanno accettato di rispondere al questionario predisposto da Archeosannio provenivano per la maggior parte da scuole medie (52%) ed elementari (29), ed erano in prevalenza donne (72%) concentrati nelle classi di età 30 – 40 anni e 40 – 50 anni.
Il gradimento delle attività è stato complessivamente molto buono (gli indici “buono” e “ottimo” hanno raccolto il 60% delle preferenze).
2 commenti:
leggere l'intero blog, pretty good
imparato molto
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