martedì, luglio 24, 2007

Pd, Enrico Letta si candida via web

ROMA (Reuters) - Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Enrico Letta ha annunciato oggi la decisione di candidarsi alla guida del nascente Partito Democratico con un video diffuso sulla propria pagina web e sul popolare sito YouTube, affermando che il Pd deve riconquistare "la parola libertà".
http://www.youtube.com/watch?v=JV6AamJLy5A
Letta, 41 anni, che proviene dalla Margherita, annuncia un appuntamento pubblico per il 14 settembre a Piacenza, in Emilia Romagna "per parlare di contenuti", con lo slogan "il viaggio comincia".

"Vorrei che il Partito Democratico riconquistasse la parola libertà -- dice Letta nel video, che dura poco più di tre minuti, e che contiene anche interventi di simpatizzanti e futuri elettori del Pd, passeggeri di una nave in viaggio sul mare -- Libertà è una parola fondamentale nella vita di un uomo ed è una parola fondamentale dei democratici. E' la parola che è stata scippata, è la parola che è stata cambiata e io penso che anche candidarsi sia un'espressione di libertà".

"Secondo me l'unico modo per evitare 'l'effetto calderone' (che secondo un elettore che interviene nel video è il rischio della politica italiana e del Pd) è la chiarezza e la trasparenza. Quello che ci chiedono in assoluto è una politica che decida, fatti precisi, concreti, scelte".

"Un paese che non fa figli è un paese che non vuole futuro - dice il sottosegretario, che è sposato e ha due figli - e se l'Italia è arrivata al punto di essere insieme al Giappone il paese col più basso tasso di natalità al mondo abbiamo un problema".

Letta difende la competizione, anche all'interno del nascente partito: "La nostra forza è la voglia di protagonismo delle persone. C'è questa strana idea che la competizione crei disastri. Quando mai. La competizione porta avanti, la competizione spinge ognuno a dare il meglio di sé".

"Penso seriamente che la mia candidatura possa spostare di un metro in avanti la riflessione, le idee, la partecipazione del Pd", conclude il neo-candidato.

PANNELLA: NON MOLLO

Se la candidatura dell'esponente della Margherita non trova ostacoli, i "saggi" del Pd sembrano orientati a bocciare il tentativo del leader radicale Marco Pannella, che nei giorni scorsi aveva annunciato l'intenzione di candidarsi alla guida del nascente partito.

Una fonte vicina alla ufficio di presidenza del Pd ha detto a Reuters che durante una riunione tenutasi questo pomeriggio, i membri dell'ufficio della presidenza (Maurizio Migliavacca, Antonello Soro, Mario Barbi, Vittoria Franco, Patrizia Toia e Lella Massari), hanno espresso forti perplessità sulla candidatura annunciata nei giorni scorsi da Pannella.

"E' stata solo una discussione informale, quella su Pannella, ancora non si è deciso nulla - ha detto la fonte - anche se credo che a un certo punto formalizzeremo il parere".

Le motivazioni dei dubbi da parte dei sei componenti dell'ufficio di presidenza, spiega la fonte, sono legate al fatto che Pannella - esponente del partito radicale e promotore della Rosa nel pugno, nata dall'unione tra Pr e Sdi - non ha aderito alla iniziale fase costituente del partito.

Non si tratta tuttavia di una decisione formale perché - sottolinea la fonte - non spetta all'ufficio di presidenza decidere ufficialmente sulle candidature.

La reazione di Pannella non si è comunque fatta attendere: il leader storico deI radicali avverte di non essere intenzionato a farsi da parte e parla di "decisione di regime".

"Io non mollo, ora si tratta depositare le firme della mia candidatura che non può essere respinta con una decisione antidemocratica, antipolitica, stoltamente burocratica e di regime", si legge sul sito www.radicali.it.

Per candidarsi alla leadership del Pd i candidati devono raccogliere tra le 2mila e le 3mila firme in cinque regioni con un minimo di 100 per regione, che dovranno essere presentate alla sede dell'ufficio tecnico di Piazza Santi Apostoli a Roma entro il 30 luglio.

La candidatura di Letta va ad aggiungersi a quelle di Walter Veltroni, Furio Colombo, Mario Adinolfi, Rosy Bindi, Jacopo Gavazzoli Schettini e Lucio Cangini alla guida del partito che nascerà dall'unione tra i Democratici di sinistra e la Margherita.

1 commento:

Anonimo ha detto...

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Napoli è una città bellissima e speriamo riusciate ad avere un buon risultato... E teniamoci in contatto perchè dopo il 14/10 viene il 15/10 e noi vogliamo esserci tutti.
Ciao,
Danilo Zanelli (Im4Letta.blogspot.com)