giovedì, luglio 19, 2007

PALERMO, VIA D'AMELIO PALCOSCENICO DELLA MEMORIA


Oggi via D'Amelio a Palermo diventa il palcoscenico della memoria per ricordare a quindici anni dalla strage mafiosa il giudice Paolo Borsellino e i 5 agenti della sua scorta, Agostino Catalano, Walter Cusina, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli e Claudio Traina. Protagonisti sono i bambini, che hanno invaso la strada dove le manifestazioni si erano aperte alle 23.59 di ieri con la veglia organizzata quest'anno per la prima volta. Le manifestazioni sono promosse dalla sorella del giudice, Rita Borsellino, deputata regionale dell'Unione, e da varie associazioni tra cui Acli, Agesci, I Ragazzi di Paolo, il comitato Addio Pizzo e il comitato 19 Luglio. Alle 9.30 sono state deposte corone di fiori vicino all'ulivo piantato davanti al palazzo che fu sgenato dall'esplosione dell'autobomba e dove risiedeva la madre del magistrato. Presenti tra gli altri il prefetto Giosue' Marino, il questore Giuseppe Caruso, il vicesindaco Giampiero Cannella. Un momento di raccoglimento sulle note del silenzio, poi via D'Amelio e' tornata dei bambini che assieme agli scout hanno animato il "Gioco dell'oca della legalita'". Gli scout dell'Agesci hanno issato striscioni che riportavano alcune frasi di "Pensa", la canzone di Fabrizio Moro. "E' importante che sia un gioco della memoria sopratrtutto per i bambini che si possono riappropriare del territorio utilizzando il gioco, perche' in questo modo si imparano le regole", ha detto Rita Borsellino, che sta seguendo la manifestazione. Sulla ringhiera del palazzo i bambini hanno appeso diversi cartelloni multicolore con le foto di Paolo Borsellino e di Giovanni Falcone e diverse frasi: "Per non dimenticare quello che hai fatto per noi", "Uniti contro la mafia" e "Le vostre idee camminano sulle nostre gambe". Sul posto anche lo scultore Tommaso Domina che ha posizionato sotto l'ulivo due sue opere in gesso raffiguranti i due magistrati. Paolo Borsellino in piedi, sorridente e con l'eterna sigaretta in bocca, Giovanni Falcone seduto in atteggiamento di ascolto: "Li ho voluti rappresentare come persone comuni che scherzano mentre si raccontano le barzellette", ha detto Domina.(AGI) - Palermo, 19 lug.

Nessun commento: