A Napoli dal 21 al 23 ottobre la Giornata mondiale di preghiera per la pace. L'evento, voluto per la prima volta nell'86 da Papa Woytila e reso appuntamento annuale dalla Comunità di Sant'Egidio, vedrà riuniti 300 tra capi di Stato e autorità politiche, culturali e religiose di tutto il mondo.
Discorso di Crescenzio Sepe Cardinale, Arcivescovo di Napoli che ha voluto indicare Napoli come sede della giornata mondiale di preghiera per la pace ed è riuscito nell'intento.
Signor Presidente della Repubblica,
Illustri rappresentanti delle Chiese cristiane e delle grandi religioni mondiali,
Caro prof. Andrea Riccardi e amici della Comunità di sant’Egidio,
Signore e Signori,
è con viva emozione che prendo brevemente la parola in questo felice anniversario della giornata mondiale di preghiera per la pace voluta da Giovanni Paolo II qui ad Assisi. In questi venti anni lo “Spirito di Assisi” ha varcato molte frontiere: città d’Italia, d’Europa e del mondo. Si è affermato come via di pace, di dialogo e di incontro tra religioni differenti, ma si è anche confrontato con il mondo della cultura e del pensiero laico e umanista. Non posso qui enumerare i risultati ottenuti da questo cammino paziente e fedele. Basta guardare lo spettacolo di questa sera, in un mondo in cui pare prevalere la logica del conflitto, per renderci conto del valore di questi Incontri.
Per questi motivi vorrei, dal profondo del cuore, rivolgervi un caldo invito.
Venite a Napoli il prossimo anno! Lo dico da vescovo di quella splendida città mediterranea che sa accogliere con calore chiunque le faccia visita, che ha il dialogo e la vita con gli altri nel suo carattere profondo.
Lo dico consapevole che Napoli parla al Mediterraneo, luogo dove si possono accendere o spegnere tanti conflitti. Napoli vuol essere l’Europa aperta al Mediterraneo, all’Africa, al mondo.
Con la vostra presenza a Napoli potrete dare un contributo a far prevalere la logica del dialogo e della pace.
Lo dico con orgoglio perché tra noi oggi c’è un napoletano d’eccezione, il nostro Presidente della Repubblica.
Napoli, se lo vorrete, vi aspetta con gioia per compiere un altro passo sulla via della pace dopo questo significativo incontro di Assisi.
Discorso di Crescenzio Sepe Cardinale, Arcivescovo di Napoli che ha voluto indicare Napoli come sede della giornata mondiale di preghiera per la pace ed è riuscito nell'intento.
Signor Presidente della Repubblica,
Illustri rappresentanti delle Chiese cristiane e delle grandi religioni mondiali,
Caro prof. Andrea Riccardi e amici della Comunità di sant’Egidio,
Signore e Signori,
è con viva emozione che prendo brevemente la parola in questo felice anniversario della giornata mondiale di preghiera per la pace voluta da Giovanni Paolo II qui ad Assisi. In questi venti anni lo “Spirito di Assisi” ha varcato molte frontiere: città d’Italia, d’Europa e del mondo. Si è affermato come via di pace, di dialogo e di incontro tra religioni differenti, ma si è anche confrontato con il mondo della cultura e del pensiero laico e umanista. Non posso qui enumerare i risultati ottenuti da questo cammino paziente e fedele. Basta guardare lo spettacolo di questa sera, in un mondo in cui pare prevalere la logica del conflitto, per renderci conto del valore di questi Incontri.
Per questi motivi vorrei, dal profondo del cuore, rivolgervi un caldo invito.
Venite a Napoli il prossimo anno! Lo dico da vescovo di quella splendida città mediterranea che sa accogliere con calore chiunque le faccia visita, che ha il dialogo e la vita con gli altri nel suo carattere profondo.
Lo dico consapevole che Napoli parla al Mediterraneo, luogo dove si possono accendere o spegnere tanti conflitti. Napoli vuol essere l’Europa aperta al Mediterraneo, all’Africa, al mondo.
Con la vostra presenza a Napoli potrete dare un contributo a far prevalere la logica del dialogo e della pace.
Lo dico con orgoglio perché tra noi oggi c’è un napoletano d’eccezione, il nostro Presidente della Repubblica.
Napoli, se lo vorrete, vi aspetta con gioia per compiere un altro passo sulla via della pace dopo questo significativo incontro di Assisi.
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