martedì, maggio 29, 2007

HASANKEYEF, SULLE RIVE DEL TIGRI MINACCIATO DALLA DISTRUZIONE! di Annunziata Mastroianni.

Hasankeyf è un territorio addormentato sulle rive del Tigri, uno dei più antichi insediamenti della Mesopotamia, 12.000 anni di storia, all’interno dei confini della Turchia sud- orientale. Luogo fiorente di arte e cultura, sito archeologico tra i più importanti per l’umanità intera con le sue chiese, i ponti, le moschee, i monumenti. Territorio occupato dalla popolazione curda che da secoli l’insedia, luogo d’incontro tra le popolazioni asiatiche e occidentali.
Oggi tale luogo è minacciato dalla realizzazione del progetto GAP: 22 dighe e 19 impianti idroelettrici sul Tigri, sull’Eufrate e sui suoi affluenti in territorio turco che prevede la distruzione di quest’antico patrimonio ambientale e storico artistico oltre all’evacuazione della popolazione che andrebbe ad ingrossare il numero già elevato dei profughi interni che peggiorerebbero il loro livello di sopravvivenza. In tale progetto sono coinvolte imprese turche e europee (Germania, Austria) con probabile coinvolgimento della tedesca Siemens.
Per contrastare tale minaccia s’è formato un comitato di associazioni e municipalità col nome “Facciamo vivere Hasankeyf ” che spera in una mobilitazione anche in Europa. Noi possiamo dare una mano ai fratelli che abitano tale area geografica aderendo alla petizione “Difendete 12.000 anni di storia” che porteranno i nostri politici a discutere la situazione all’interno del Parlamento Europeo. Per saperne di più e aderire alla petizione visitate il sito
  • www.acquasuav.org

  • Annunziata Mastroianni

    APPELLO:
    Salva Hasankeyf e la Valle del Tigri nel Kurdistan turco!
    Fermate la sofferenza di decine di migliaia di persone.
    Non sostenete la costruzione della diga Ilisu in Turchia attraverso le agenzie di credito all’export.
    Testo da inviare con vostra firma!!!!
    DIFENDETE 12000 ANNI DELLA NOSTRA STORIA
    Illustre Ministro/Onorevole,
    le esprimo la mia più viva preoccupazione per le conseguenze che la costruzione della diga Ilisu sul fiume Tigri in Turchia porterebbe nei territori del sud-est dell’Anatolia.
    Tale diga infatti:
    • sommergerebbe un’eredità preziosa quale la storica città di Hasankeyf, che 12000 anni di storia hanno lasciato all’umanità, nonché altri innumerevoli e rilevanti siti archeologici presenti nella valle del Tigri;
    • distruggerebbe irrimediabilmente l’ecosistema del fiume Tigri, uno degli ultimi ancora quasi completamente incontaminati, causando la perdita irreparabile di biodiversità;
    • sradicherebbe oltre 55.000 persone dal proprio territorio, minandone alle basi l’identità culturale, peggiorandone le già precarie condizioni di vita e causando loro ulteriori sofferenze, così come già la realizzazione di altre dighe – costruite nell’ambito del progetto GAP – ha dimostrato;
    • consentirebbe il controllo dei flussi di acqua verso i Paesi a valle, Siria e Iraq, aumentando pericolosamente – in assenza di accordi con gli stessi – il rischio di conflitti. La diminuzione della portata di acqua e il suo peggioramento qualitativo graveranno pesantemente sugli Stati confinanti.
    Chiedo quindi al governo turco di dare ascolto alle richieste della società civile, fermando questo progetto e sviluppandone altri alternativi insieme ai soggetti interessati; progetti che migliorino le condizioni socio-economiche della popolazione nella regione, rispettandone l’eredità culturale e l’ambiente. Chiedo ai governi tedesco, austriaco e svizzero di ritirare le garanzie al credito per la realizzazione della diga Ilisu. Chiedo al governo e al parlamento italiano, nonché ai parlamentari europei di riportare il dibattimento relativo all’accesso della Turchia in Europa anche su questi temi, che hanno – per le menzionate conseguenze – portata internazionale ed investono la responsabilità dell’Europa per la costruzione di un futuro di pace nel vicino oriente.

    Mittente Firma


    Indirizzi a cui inviare il testo petizione
    On. Marco Cappato
    Commissione Affari Esteri
    Parlamento Europeo
    Bat. Altiero Spinelli 09G346 60
    Rue Wiertz 60
    B- 1047 Bruxelles
    BELGIO


    ON. Pasqualina Napoletano
    Commissione Diritti dell’Uomo
    Parlamento Europeo
    Rue Wiertz ASP 15 G218
    BE-1047 Bruxelles
    BELGIO

    Ministro Ambiente
    Alfonso Pecoraio Scanio
    Ministero dell’Ambiente e della
    Tutela del Territorio e del Mare
    Via Cristoforo Colombo n°44
    00147 -Roma

    NB: La petizione si può firmare direttamente sul web all’indirizzo
    www.acquasuav.org


    Nessun commento: