Un numero verde e un pool di esperti per aiutare le vittime dell’usura. «Spezziamo la ragnatela dello strozzinaggio» è l’iniziativa promossa dall’assessorato alle Politiche sociali guidato da Nando Pirone, con fondi della Regione e in collaborazione con lo sportello antiracket di Ercolano, le parrocchie, i circoli didattici. A contribuire alle attività anche l’associazione carabinieri che ha sede in corso Italia, i militari dell’arma della tenenza di Ercolano e le altre forze dell’ordine. E ora - nella sede dello sportello nella casa canonica della chiesa del Rosario - è stato attivato il numero verde 800778729, un filo diretto per dare conforto a chi ne ha bisogno. L’obiettivo è quello di favorire le vittime a denunciare gli strozzini, vincendo le proprie paure e il senso di solitudine di chi è a rischio o è già caduto nelle mani di persone senza scrupoli, pronte ad approfittare delle catastrofi altrui. Presentato due mesi fa, il numero - e quindi lo sportello - è finalmente attivo e consente di parlare con assoluta riservatezza della propria situazione. A rispondere è un gruppo di esperti in grado di proporre le soluzioni più idonee a chi si rivolge al centro, allestito presso i locali della canonica della parrocchia del Santissimo Rosario in corso Italia. «La piaga dell’usura, così come quella del racket, porta disperazione nelle famiglie che cadono in quella che è una vera e propria ragnatela - dice padre Riccardo Coppola del Santissimo Rosario - Cosa possiamo fare? Solo accogliere chi decide di uscirne e indicargli la strada più giusta da seguire. Con lo sportello antiusura attivo in chiesa intendiamo fare proprio questo». Da oggi, quindi, anche i cittadini di Ercolano che si trovano in difficoltà per usura, potranno rivolgersi, con fiducia, a un servizio qualificato di accoglienza e ascolto, per poter affrontare in maniera efficace e nel rispetto della legalità, i problemi generati dallo strozzinaggio. A contribuire alla nascita e all’attività dei gruppi antiusura e antiracket sono stati anche il coordinamento napoletano antiracket, le Acli, il secondo circolo didattico e i due centri anziani della città. Proprio a Ercolano, infatti, Tano Grasso e Silvana Fucito, rispettivamente presidente onorario della fondazione antiracket e responsabile dell’associazione antiracket di San Giovanni a Teduccio, spesso hanno sensibilizzato sulla piaga del pizzo e sull’usura i commercianti, distribuendo ai titolari di negozi numerosi opuscoli informativi. Importante anche l’attività del coordinamento cittadino antiracket presieduto da Raffaella Ottaviano. «Lo stato c’è e le forze dell’ordine - ha raccontato la Fucito in più occasioni - si sono sempre mostrate disponibili verso le vittime. Sta a noi cittadini continuare a fidarci». «Il nostro intento - dice il sindaco Nino Daniele - è quello di opporci al fenomeno dell’usura e del racket. Le forze dell’ordine stanno lavorando molto per la prevenzione e repressione del fenomeno, con istituzioni e società civile».
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