Amnesty International giudica positivamente le accuse formulate dalla Corte penale internazionale contro due personalità del regime sudanese per crimini di guerra in Darfur
Ahmed Harun (ex ministro degli Interni) e Ali Muhammad Ali Abderahman (conosciuto anche come Ali Kushayb, uno dei leader delle formazioni paramilitari janjaweed) sono le due prime pesonalità sudanesi messe sotto accusa dal Procuratore capo della della Corte penale internazionale dell'Aia (Cpi), Luis Moreno Ocampo. Entrambi sono accusati di omicidio, distruzione di proprieta', saccheggio, trasferimento forzato di popolazione, stupro, privazione della liberta', tortura, oltraggio alla dignita' personale e ulteriori atti inumani.
Il Sudan ha immediatamente respinto l'incriminazione dei suoi cittadini per crimini di guerra nel Darfur, affermando che la Corte penale internazionale non ha nessuna giurisdizione in proposito. "La Corte non ha la giurisdizione per giudicare nessun sudanese per nessun presunto crimine", ha commentato il ministro della Giustizia Mohammed Ali al-Mardi.
Amnesty International ha giudicato un ‘piccolo ma significativo passo avanti' la richiesta formulata oggi dal Procuratore del Tribunale penale internazionale (Icc) ai giudici di questo organismo di emettere mandati di
comparizione nei confronti di due persone sospettate di aver commesso crimini di guerra e crimini contro l'umanita' nella regione sudanese del Darfur. L'organizzazione per i diritti umani ha invitato il Procuratore a presentare ulteriori richieste di mandato di comparizione o di arresto nel piu' breve tempo possibile.
Amnesty International ha sollecitato inoltre il Consiglio di Sicurezza dell'Onu a chiedere al governo del Sudan non solo di arrestare e consegnare all'Icc i due indiziati, se non si presentassero volontariamente, ma anche di introdurre e applicare le leggi necessarie per portare di fronte alla giustizia tutti i responsabili di crimini di guerra e crimini contro l'umanita' commessi nel Darfur.
Il mandato di comparizione per Ahmed Harun e', secondo Amnesty International, particolarmente significativo perche' si tratta del primo caso in cui l'Icc cerca di avviare un processo nei confronti di un ex esponente di governo e anche perche' conferma i legami tra il governo sudanese e le milizie janjawid, nonostante le smentite di Khartoum.
Gli scontri armati che oppongono l'esercito sudanese (affiancato dai miliziani Janjaweed) e i movimenti ribelli del Darfur hanno fatto oltre 400mila vittime e sfollato tre milioni di persone.
Ahmed Harun (ex ministro degli Interni) e Ali Muhammad Ali Abderahman (conosciuto anche come Ali Kushayb, uno dei leader delle formazioni paramilitari janjaweed) sono le due prime pesonalità sudanesi messe sotto accusa dal Procuratore capo della della Corte penale internazionale dell'Aia (Cpi), Luis Moreno Ocampo. Entrambi sono accusati di omicidio, distruzione di proprieta', saccheggio, trasferimento forzato di popolazione, stupro, privazione della liberta', tortura, oltraggio alla dignita' personale e ulteriori atti inumani.
Il Sudan ha immediatamente respinto l'incriminazione dei suoi cittadini per crimini di guerra nel Darfur, affermando che la Corte penale internazionale non ha nessuna giurisdizione in proposito. "La Corte non ha la giurisdizione per giudicare nessun sudanese per nessun presunto crimine", ha commentato il ministro della Giustizia Mohammed Ali al-Mardi.
Amnesty International ha giudicato un ‘piccolo ma significativo passo avanti' la richiesta formulata oggi dal Procuratore del Tribunale penale internazionale (Icc) ai giudici di questo organismo di emettere mandati di
comparizione nei confronti di due persone sospettate di aver commesso crimini di guerra e crimini contro l'umanita' nella regione sudanese del Darfur. L'organizzazione per i diritti umani ha invitato il Procuratore a presentare ulteriori richieste di mandato di comparizione o di arresto nel piu' breve tempo possibile.
Amnesty International ha sollecitato inoltre il Consiglio di Sicurezza dell'Onu a chiedere al governo del Sudan non solo di arrestare e consegnare all'Icc i due indiziati, se non si presentassero volontariamente, ma anche di introdurre e applicare le leggi necessarie per portare di fronte alla giustizia tutti i responsabili di crimini di guerra e crimini contro l'umanita' commessi nel Darfur.
Il mandato di comparizione per Ahmed Harun e', secondo Amnesty International, particolarmente significativo perche' si tratta del primo caso in cui l'Icc cerca di avviare un processo nei confronti di un ex esponente di governo e anche perche' conferma i legami tra il governo sudanese e le milizie janjawid, nonostante le smentite di Khartoum.
Gli scontri armati che oppongono l'esercito sudanese (affiancato dai miliziani Janjaweed) e i movimenti ribelli del Darfur hanno fatto oltre 400mila vittime e sfollato tre milioni di persone.
Nessun commento:
Posta un commento