Un Protocollo per prevenire e contrastare il fenomeno della dispersione scolastica e promuovere iniziative ed interventi per assicurare la più ampia inclusione e partecipazione, nonché la diffusione di una cultura consapevole della legalità e dei valori della cittadinanza attiva. E’ quello firmato ieri in Prefettura dal ministro dell'Istruzione, Giuseppe Fioroni, alla presenza del capo dello Stato, dei rappresentanti delle istituzioni locali, Cgil, Cisl e Uil confederali regionali, Unione degli Industriali di Napoli, Camera di commercio, Confapi. Un progetto che prevede l’apertura di 70 scuole anche di pomeriggio e uno stanziamento di 4milioni di euro da parte del Ministero della Pubblica Istruzione, che si aggiungeranno ai fondi regionali. “Confido che la Napoli della scuola, della ricerca, del lavoro, della legalità e dei valori morali vinca e riesca a prevalere su tutto quello che ci ha angosciato negli ultimi tempi da napoletani e da italiani” ha affermato Napolitano. “Ora tocca a Regione e Provincia fare la propria parte affinché si concretizzi quanto firmato oggi”- ha sostenuto Pietro Cerrito, segretario generale della Cisl Campania, presente all’incontro, il quale ha sottolineato l’importanza di modificare la legge sulla dispersione scolastica, “perché è da qui che bisogna cominciare per educare i giovani alla legalità”. E proprio una rappresentanza di alunni delle scuole napoletane ha sottoscritto la “carta della legalità” presentata a Palermo nel maggio scorso e che farà il giro d'Italia prima di ritornare nel capoluogo siciliano nel giorno dell'anniversario della strage di Capaci del 23 maggio. Intanto dopo lo stanziamento di 31 milioni di euro per la costruzione dell'Università a Scampia, che ospiterà la Facoltà di Medicina della Federico II, in giornata la giunta comunale di Napoli ne ha approvato il progetto esecutivo. Nella tarda mattinata Napolitano, sempre in Prefettura, ha poi incontrato i segretari generali provinciali di Cgil, Cisl e Uil che hanno chiesto un ulteriore impegno sul lavoro e una maggiore attenzione per la politica industriale. “Per creare un nuovo modello di vita, alternativo a quello della camorra, il ruolo del mondo del lavoro è fondamentale”. E’ stato questo il loro messaggio, dando continuità a quel percorso avviato nel precedente incontro del luglio scorso a Villa Rosbery, in particolare su giovani, sviluppo e occupazione. Dopo aver apprezzato l’impegno e l’attenzione particolare che il Capo dello Stato ha assunto per la sua città, hanno ricordato a Napolitano le vicende più urgenti da affrontare in questa fase sul piano sociale: dalla vertenza Avio al destino di Alenia, dalla bonifica di Bagnoli al futuro degli Lsu. In particolare hanno sollecitato Napolitano a intercedere presso il Governo per sbloccare la vertenza degli Lsu, in Campania sono circa 8500, di cui solo 6mila a Napoli e provincia. “Chiediamo che il Governo si assuma le proprie responsabilità, stabilizzando gli LSU attualmente privi di qualsiasi tutela, senza alcuna copertura previdenziale e tutele normative” ha affermato Giuseppe Gargiulo, segretario generale della Cisl provinciale, il quale ha annunciato un incontro il prossimo 6 dicembre al Ministero del Lavoro. E ancora politica industriale: i sindacati hanno chiesto un ulteriore sforzo che consenta di invertire il trend negativo in corso in molte aziende napoletane, a cominciare dalla vertenza in atto all’Alfa Avio, dove per la mancata commessa della revisione dei motori civili della flotta Md80 di Alitalia, 250 addetti rischiano la cassa integrazione. Sulla questione mercoledì 29 è previsto un incontro presso il Ministero dello Sviluppo Economico. I vertici provinciali di Cgil Cisl Uil hanno quindi annunciato a Napolitano la mobilitazione promossa dalle tre confederazioni a Napoli sui temi della legalità, che coinvolgerà il prossimo 30 novembre anche il mondo accademico, per culminare con lo sciopero generale regionale del 15 dicembre.
2 commenti:
Caro Pasquale Gargiulo è stato davvero bravo al Congresso acli. Un ottimo sindacalista. ciao
Giovanni Esposito.
imparato molto
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