venerdì, dicembre 15, 2006

La Campania scende in piazza contro la criminalità.

La Campania scende in piazza contro la criminalità. E’ in programma oggi lo sciopero generale promosso da Cgil, Cisl e Uil; i sindacati chiedono più sicurezza sul territorio, lotta all'evasione scolastica, confisca dei beni, sviluppo economico e della ricerca. L'iniziativa è stata presentata ieri alla stampa dai segretari generali regionali di Cgil, Cisl e Uil. Il corteo parte alle 9.30 da piazza Mancini, attraverserà Corso Umberto, via Sanfelice, via Monteoliveto, via Sant’Anna dei Lombardi, via Toledo e raggiungerà piazza Dante, dove sono previsti gli interventi dei leader nazionali delle tre confederazioni, Guglielmo Epifani, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti.
Lo sciopero durerà fino a otto ore: rimarranno chiusi gli uffici pubblici, gli sportelli postali e bancari, le scuole.
Il corteo sarà aperto dallo striscione unitario di Cgil Cisl Uil dedicato ai temi della legalità e dello sviluppo, poi ci saranno le delegazioni dei lavoratori provenienti dalle altre regioni e i gonfaloni delle istituzioni locali. Il carattere festoso dell'iniziativa sarà assicurato dalla presenza di vari artisti di strada. “Vogliamo dare voce - spiega il segretario generale della Cgil Campania, Michele Gravano - alla società civile che vuole costruire una sfida alla invadenza della criminalità e al suo potere economico, finanziario e militare”.
“La presenza dei clan - secondo il segretario generale della Cisl campana, Pietro Cerrito - provoca un disagio sociale che frantuma le classi.Sono tanti, infatti, i giovani che decidono di lasciare questo territorio”.
“Non possono esserci - precisa Anna Rea, segretaria generale della Uil Campania - zone di impunità. C’è bisogno di una presenza visibile delle forze dell'ordine in tutti i quartieri per garantire sicurezza”.
Tante le adesioni alla manifestazione, dai rettori delle Università campane alle associazioni di categoria, dal mondo dello spettacolo a quello dello sport.
Tra le altre sigle, aderiscono anche Confindustria Campania, il coordinamento regionale delle Pmi, le ACLI, Confservizi e l’associazione “Libera”.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Perche non:)

Anonimo ha detto...

quello che stavo cercando, grazie