sabato, dicembre 16, 2006

GIORNATA DEL SERVIZIO CIVILE: IN 5 ANNI +250% DI GIOVANI

ROMA - Daria si dedica alla cura degli animali vittime di crudeltà; Rocco ha trascorso otto mesi in Palestina impegnato contro il disagio sociale e la promozione della pace; Silvia si occupa di anziani e passa con loro tutti i pomeriggi. Di fronte ad oltre 3.500 colleghi che come loro svolgono il servizio civile, un gruppo di giovani ha raccontato cosa vuol dire fare il volontario, ha parlato del senso di una scelta che li ha portati a dedicare un anno al servizio della comunità e al sostegno dei più deboli.
L'occasione è stata l'odierna Giornata nazionale del servizio civile che, su iniziativa del ministero della solidarietà sociale e nel giorno in cui ricorrono i 34 anni della legge sull'obiezione di coscienza, ha promosso alla Fiera di Roma un incontro fra questi giovani ed il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano.
"Grazie per la fiducia che ci date, per la possibilità di rafforzare le nostre istituzioni e il tessuto democratico al di là delle contrapposizioni di parte" ha detto il presidente ai tanti festosi giovani che lo hanno accolto con calore.
"Voi date a tutti noi che operiamo nelle istituzioni - ha aggiunto - una grande carica. Voi rappresentate il Paese vivo. L'Italia aperta al futuro siete voi, la vostra generosità, il vostro impegno nel servizio civile e nella società". In cinque anni dalla legge, il numero dei ragazzi e delle ragazze (età compresa fra i 18 e 28 anni) che hanno dato l' adesione ai progetti sono aumentati del 250%; erano 200 nel 2001, sono stati oltre 50 mila nel 2006. Il 60% dei volontari è impiegato in progetti nel settore dell'assistenza, il 30% nel settore culturale, l'8% in progetti finalizzati alla salvaguardia della natura, il 2% in organismi della protezione civile. La maggior presenza di volontari si rileva al sud e nelle isole. Per il ministro Paolo Ferrero, questi volontari "sono costruttori di comunità. Il tempo che dedicano a disposizione degli altri non è una perdita di tempo ma un investimento".
Per il 2007, il settore avrà un lieve incremento di risorse (da 238 milioni di euro a 258). "Per i prossimi due anni - ha osservato il ministro - puntiamo a consolidare ciò che già esiste. La questione infatti è qualificare il servizio civile pensando, ad esempio, alla formazione. Non possiamo permetterci programmi a ciclostile che significherebbe dequalificare questa grande opportunità". Il sottosegretario Cristina De Luca, che ha la delega al servizio civile, ha tenuto a sottolineare le ricadute positive che questa esperienza produce negli scambi generazionali.
Importante spartecipazione da Napoli, in particolare dei volontari impegnati contro la dispersione scolastica dall'AVOG don Guanella.

1 commento:

Anonimo ha detto...

molto intiresno, grazie