venerdì, dicembre 22, 2006

Buon Natale! Con le parole di don Tonino Bello...


Nell'imminenza del Santo Natale desidero esprimere l'augurio di un autentico Natale, scevro da formalismi ed intenti commerciali.
Prendo così in prestito le parole di don Tonino Bello, indimenticabile Vescovo di Molfetta e presidente nazionale di Pax Christi, alla cui testimonianza è dedicato il convegno annuale dell'Associazione "Retinopera" (www.retinoperasalento.it), che si svolgerà martedì 02/01/2007,
alle ore 17.30, c/o l'Aula Consiliare del Comune di San Pancrazio Salentino (Br), al quale siete invitati a partecipare.
I suoi "Auguri scomodi" inquietarono le coscienze di molti.
Le offro, con semplicità, pensando e sperando possa essere così anche per noi.
Con amicizia e stima,
Rino Spedicato

AUGURI SCOMODI
Carissimi,
non obbedirei al mio dovere di vescovo, se vi dicessi “Buon Natale” senza darvi disturbo.
Io, invece, vi voglio infastidire. Non sopporto infatti l’idea di dover rivolgere auguri innocui, formali, imposti dalla routine di calendario. Mi lusinga addirittura l’ipotesi che qualcuno li respinga al mittente come indesiderati.
Tanti auguri scomodi, allora, miei cari fratelli!
Gesù che nasce per amore vi dia la nausea di una vita egoista, assurda, senza spinte verticali e vi conceda di inventarvi una vita carica di donazione, di preghiera, di silenzio, di coraggio. Il Bambino che dorme sulla paglia vi tolga il sonno e faccia sentire il guanciale del vostro letto duro come un macigno, finché non avrete dato ospitalità a uno sfrattato, a un marocchino, a un povero di passaggio. Dio che diventa uomo vi faccia sentire dei vermi ogni volta che la vostra carriera diventa idolo della vostra vita, il sorpasso, il progetto dei vostri giorni, la schiena del prossimo, strumento delle vostre scalate.
Maria che trova solo nello sterco degli animali la culla dove deporre con tenerezza il frutto del suo grembo, vi costringa con i suoi occhi feriti a sospendere lo struggimento di tutte le nenie natalizie, finché la vostra coscienza ipocrita accetterà che il bidone della spazzatura, l’inceneritore di una clinica diventino tomba senza croce di una vita soppressa.
Giuseppe che nell’affronto di mille porte chiuse è il simbolo di tutte le delusioni paterne, disturbi le sbornie dei vostri cenoni, rimproveri i tepori delle vostre tombolate, provochi corti circuiti allo spreco delle vostre luminarie, fino a quando non vi lascerete mettere in crisi dalla sofferenza di tanti genitori che versano lacrime segrete per i loro figli senza fortuna, senza salute, senza lavoro.
Gli angeli che annunciano la pace portino ancora guerra alla vostra sonnolenta tranquillità incapace di vedere che poco più lontano di una spanna, con l’aggravante del vostro complice silenzio, si consumano ingiustizie, si sfratta la gente, si fabbricano armi, si militarizza la terra degli umili, si condannano popoli allo sterminio della fame.
I poveri che accorrono alla grotta, mentre i potenti tramano nell’oscurità e la città dorme nell’indifferenza, vi facciano capire che, se anche voi volete vedere “una gran luce” dovete partire dagli ultimi. Che le elemosine di chi gioca sulla pelle della gente sono tranquillanti inutili.
I pastori che vegliano nella notte “facendo la guardia al gregge” e scrutano l’aurora vi diano il senso della storia, l’ebbrezza delle attese, il gaudio dell’abbandono in Dio. E vi ispirino il desiderio profondo di vivere poveri che è poi l’unico modo per morire ricchi.
Buon Natale! Sul nostro vecchio mondo che muore, nasca la speranza.
+ Tonino Bello, vescovo

2 commenti:

Pasquale Orlando ha detto...

dopo 800 giorni questo post è sempre richiesto e letto. Potenza di don Tonino. Fa pensare seriamente e non risolviamo mai il problema che è dentro noi. buon Natale con questi benedetti e scomodi auguri!

Pasquale Orlando ha detto...

siamo al Natale 2009 e gli auguri scomodi fanno riflettere tante persone. Grazie Don Tonino.