martedì, dicembre 12, 2006

Blog e informazione, incontro o scontro?

Fiera della piccola e media editoria – 7/10 dicembre, Palazzo dei Congressi - Roma
Il convegno di PiùBlog si è aperto con un dibattito sulla possibilità di coniugare il conflitto latente tra giornalismo tradizionale e il cosidetto "citizen journalism"
C'è uno scontro tra atomi di inchiostro delle pagine dei quotidiani e bit che circolano liberamente nella Rete? I media tradizionali riescono a vincere le sfide dei nuovi linguaggi creati dall'avvento di Internet?
I new media soppianteranno quelli tradizionali? Questi gli interrogativi alla base del convegno organizzato da PiùBlog durante la manifestazione Più Liberi Più Libri, che si svolge a Roma, dal 7 al 10 novembre 2006.
Il dibattito, moderato dal giornalista di Rai International Roberto Iacopini, è stato a tratti motlo vivace, tanto che uno dei partecipanti è dovuto intervenire come "arbitro" della contesa tra chi sosteneva che i blog non possono fare informazione (al massimo sono fonte di informazione) e chi invece sosteneva che non bisogna generalizzare e che dipende da chi sta dietro al monitor a scrivere il blog e che in molti casi i blogger fanno informazione.
L'arbitro è stato Daniele Tombolini, definito dagli organizzatori dell'evento sportivo massmediatico, che ha sottolineato come dalla sua esperienza personale (il suo blog durante i Mondiali di calcio è stato molto cliccato), l'uso delle nuove tecnologie trasforma l'informazione in dialogo. Si passa - ha spiegato Tombolini - dall'informazione da uno a molti (come avviene con la carta stampata, la radio e la televisione) a un rapporto biunivoco tra il blogger e gli utenti.
L'incontro si è aperto con la presentazione del caso del video di bullismo su un disabile scoperto su Internet. I blogger che hanno trovato il filmato su Google sono Gregorj & Loska erano presenti al dibattito e hanno sottolineato come spesso i media tradizionali non si accorgono di quello che circola sulla Rete e quando lo fanno - come nel caso del video del disabile - lo fanno in ritardo e arrivano a criminalizzare l'uso di Internet.
I due blogger hanno sottolineato - con soddisfazione - come per una volta la blogosfera sia riuscita a imporre un argomento di discussione. Di solito è difficile che dalla blogosfera si riesca a far crescere l'interesse per argomenti anche molto importanti, come ha sostenuto Serena Savelli di "Italian Blogs for Darfur".
Questo movimento on line è nato per la sensibilizzazione sul problema del Darfur, dove da tre anni si combatte una guerra civile che ha prodotto 450 mila morti. Questo blog - ha spiegato Serena Savelli - non crea la notizia, ma ha lo scopo di diffonderla. Purtroppo nonostante che in questa regione del Sudan sia in atto un vero e proprio genocidio i media tradizionali tendono a non parlare di questo problema. link:
  • Blog per il darfur Savetherabbit
  • 5 commenti:

    Anonimo ha detto...

    Una buona opportunità per far conoscere il tema drammatico del darfur.
    Patrizia Rossi

    Anonimo ha detto...

    leggere l'intero blog, pretty good

    Anonimo ha detto...

    leggere l'intero blog, pretty good

    Anonimo ha detto...

    imparato molto

    Anonimo ha detto...

    Si, probabilmente lo e