Fiera della piccola e media editoria – 7/10 dicembre, Palazzo dei Congressi - Roma
Il convegno di PiùBlog si è aperto con un dibattito sulla possibilità di coniugare il conflitto latente tra giornalismo tradizionale e il cosidetto "citizen journalism"
C'è uno scontro tra atomi di inchiostro delle pagine dei quotidiani e bit che circolano liberamente nella Rete? I media tradizionali riescono a vincere le sfide dei nuovi linguaggi creati dall'avvento di Internet?
I new media soppianteranno quelli tradizionali? Questi gli interrogativi alla base del convegno organizzato da PiùBlog durante la manifestazione Più Liberi Più Libri, che si svolge a Roma, dal 7 al 10 novembre 2006.
Il dibattito, moderato dal giornalista di Rai International Roberto Iacopini, è stato a tratti motlo vivace, tanto che uno dei partecipanti è dovuto intervenire come "arbitro" della contesa tra chi sosteneva che i blog non possono fare informazione (al massimo sono fonte di informazione) e chi invece sosteneva che non bisogna generalizzare e che dipende da chi sta dietro al monitor a scrivere il blog e che in molti casi i blogger fanno informazione.
L'arbitro è stato Daniele Tombolini, definito dagli organizzatori dell'evento sportivo massmediatico, che ha sottolineato come dalla sua esperienza personale (il suo blog durante i Mondiali di calcio è stato molto cliccato), l'uso delle nuove tecnologie trasforma l'informazione in dialogo. Si passa - ha spiegato Tombolini - dall'informazione da uno a molti (come avviene con la carta stampata, la radio e la televisione) a un rapporto biunivoco tra il blogger e gli utenti.
L'incontro si è aperto con la presentazione del caso del video di bullismo su un disabile scoperto su Internet. I blogger che hanno trovato il filmato su Google sono Gregorj & Loska erano presenti al dibattito e hanno sottolineato come spesso i media tradizionali non si accorgono di quello che circola sulla Rete e quando lo fanno - come nel caso del video del disabile - lo fanno in ritardo e arrivano a criminalizzare l'uso di Internet.
I due blogger hanno sottolineato - con soddisfazione - come per una volta la blogosfera sia riuscita a imporre un argomento di discussione. Di solito è difficile che dalla blogosfera si riesca a far crescere l'interesse per argomenti anche molto importanti, come ha sostenuto Serena Savelli di "Italian Blogs for Darfur".
Questo movimento on line è nato per la sensibilizzazione sul problema del Darfur, dove da tre anni si combatte una guerra civile che ha prodotto 450 mila morti. Questo blog - ha spiegato Serena Savelli - non crea la notizia, ma ha lo scopo di diffonderla. Purtroppo nonostante che in questa regione del Sudan sia in atto un vero e proprio genocidio i media tradizionali tendono a non parlare di questo problema. link:Blog per il darfur Savetherabbit
Il convegno di PiùBlog si è aperto con un dibattito sulla possibilità di coniugare il conflitto latente tra giornalismo tradizionale e il cosidetto "citizen journalism"
C'è uno scontro tra atomi di inchiostro delle pagine dei quotidiani e bit che circolano liberamente nella Rete? I media tradizionali riescono a vincere le sfide dei nuovi linguaggi creati dall'avvento di Internet?
I new media soppianteranno quelli tradizionali? Questi gli interrogativi alla base del convegno organizzato da PiùBlog durante la manifestazione Più Liberi Più Libri, che si svolge a Roma, dal 7 al 10 novembre 2006.
Il dibattito, moderato dal giornalista di Rai International Roberto Iacopini, è stato a tratti motlo vivace, tanto che uno dei partecipanti è dovuto intervenire come "arbitro" della contesa tra chi sosteneva che i blog non possono fare informazione (al massimo sono fonte di informazione) e chi invece sosteneva che non bisogna generalizzare e che dipende da chi sta dietro al monitor a scrivere il blog e che in molti casi i blogger fanno informazione.
L'arbitro è stato Daniele Tombolini, definito dagli organizzatori dell'evento sportivo massmediatico, che ha sottolineato come dalla sua esperienza personale (il suo blog durante i Mondiali di calcio è stato molto cliccato), l'uso delle nuove tecnologie trasforma l'informazione in dialogo. Si passa - ha spiegato Tombolini - dall'informazione da uno a molti (come avviene con la carta stampata, la radio e la televisione) a un rapporto biunivoco tra il blogger e gli utenti.
L'incontro si è aperto con la presentazione del caso del video di bullismo su un disabile scoperto su Internet. I blogger che hanno trovato il filmato su Google sono Gregorj & Loska erano presenti al dibattito e hanno sottolineato come spesso i media tradizionali non si accorgono di quello che circola sulla Rete e quando lo fanno - come nel caso del video del disabile - lo fanno in ritardo e arrivano a criminalizzare l'uso di Internet.
I due blogger hanno sottolineato - con soddisfazione - come per una volta la blogosfera sia riuscita a imporre un argomento di discussione. Di solito è difficile che dalla blogosfera si riesca a far crescere l'interesse per argomenti anche molto importanti, come ha sostenuto Serena Savelli di "Italian Blogs for Darfur".
Questo movimento on line è nato per la sensibilizzazione sul problema del Darfur, dove da tre anni si combatte una guerra civile che ha prodotto 450 mila morti. Questo blog - ha spiegato Serena Savelli - non crea la notizia, ma ha lo scopo di diffonderla. Purtroppo nonostante che in questa regione del Sudan sia in atto un vero e proprio genocidio i media tradizionali tendono a non parlare di questo problema. link:
5 commenti:
Una buona opportunità per far conoscere il tema drammatico del darfur.
Patrizia Rossi
leggere l'intero blog, pretty good
leggere l'intero blog, pretty good
imparato molto
Si, probabilmente lo e
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