Rinforzo di mille uomini e più mezzi a due ruote per presidiare il territorio. Attivazione immediata di telecamere sperimentali lungo i percorsi turistici. Domani arriva in città il premier Romano Prodi per fare il punto, a trecentosessanta gradi, sull’emergenza sicurezza. Previsti incontri con tutte le cariche istituzionali.
Due morti nella giornata di ieri, sono il drammatico epilogo dell’escalation criminale di questi giorni e che costringono il capo del Governo Romano Prodi ad una improvvisa visita in città con una serie di incontri con tutti i vertici istituzionali. Presentazione anticipata quindi, del piano per Napoli che prvede più di mille uomini delle forze dell'ordine in più che presidieranno Napoli dalle cosche camorristiche e dalla criminalità. Agli uomini si aggiungerà poi un impianto (il primo a essere sperimentato in Italia) di videosorveglianza nei punti critici della città, con telecamere attive 24 ore su 24. Inoltre saranno potenziati gli automezzi, soprattutto le due ruote, per pattugliare il centro del capoluogo partenopeo, dove spesso i malviventi riescono a dileguarsi a bordo di grosse moto nei vicoli inaccessibili alle auto. Sono queste le anticipazioni del “piano per Napoli sicura" finito di elaborare nei giorni scorsi da una commissione voluta dal ministro dell'Interno Giuliano Amato che afferma: “Il piano prevede anche la Cittadella della Polizia, un progetto a cui tengo molto, perchè permetterà alle forze dell’ordine di lavorare meglio, ma soprattutto segnerà anche simbolicamente la riconquista da parte dello Stato di una vasta zona del centro della città. Sono misure serie, meditate -aggiunge il ministro - e soprattutto strutturali. A Napoli negli ultimi dieci anni - continua Amato - ci sono stati interventi straordinari alla media di uno ogni due anni: come dimostrano i fatti di questi giorni, non sono serviti a nulla.
Il piano prevederebbe anche ingenti finanziamenti per acquistare i nuovi automezzi e per attuare il sistema di videosorveglianza. “Stiamo aspettando che il piano si firmi il 9 novembre. Speriamo che le promesse siano mantenute”. Sull’emergenza criminalità di qusti giorni interviene l’arcivescovo di Napoli Crescenzio Sepe:”No. Dio non ha voltato le spalle a Napoli”. “Napoli non è un grumo di cronaca nera”. Di sicuro la città “è stata lasciata vivere alla giornata” e la politica, a tutti i livelli, nazionale e locale "non ha potuto dare ciò che non aveva: la capacità di guardare avanti e lontano".
In questo momento, in cui si parla dell'eventualità dell'arrivo dell'Esercito a Napoli, secondo il cardinale, “la città ha bisogno del suo cuore - della sua storia, delle sue radici - molto più che di nuovi contingenti di soldati per strada”. Mille uomini in più sul territorio
PARCO AUTOMEZZI:
Sarà rinforzato soprattutto con le motocilette a bordo delle quali operano le cosiddette squadre falco. Il centro di Napoli, meta di turisti, è composto da piccoli vicoli dove è quasi impossibile muoversi con le automobili.
SISTEMA DI VIDEOSORVEGLIANZA:
Napoli è la prima città che sperimenterà questo sistema, già utilizzato con successo in altre città europee. Le telecamere saranno attive 24 ore su 24 in determinati punti della città, luoghi frequentati da turisti o dove ci sono obiettivi sensibili.
FORZE DELL'ORDINE:
Il piano elaborato dalla commissione voluta dal ministro Giuliano Amato affida ai carabinieri il controllo investigativo; alla polizia il controllo preventivo del territorio e alla Guardia di Finanza quello del porto, luogo di smercio e di approdo sia della droga che del traffioco di armi.
Il piano per Napoli sicura prevede la sperimentazione di telecamere lungo i percorsi turistici principali
1 commento:
L'Esercito, direi lasciamolo ad altri compiti, rinforzare le forze di polizia dal punto di vista sia economico che personale
Posta un commento