sabato, ottobre 28, 2006

Un referendum sulla legge elettorale per un paese delle opportunità


Depositati i quesiti. Parte la campagna.
La legge elettorale con cui abbiamo votato alle ultime elezioni fu definita "una porcata" dagli stessi proponenti. E' ora di cambiarla! Sono stati depositati i quesiti per i referendum abrogativi.
Nelle prossime settimane bisognerà formare i comitati locali e dare
avvio alla raccolta delle firme per dare finalmente al nostro paese un
sistema politico moderno. questo è l'obiettivo.

Alcuni di noi hanno espresso dubbi e riserve circa il il contenuto dei
quesiti e l'esito che, se approvati, avrebbero sul sistema
elettorale senza ulteriori interventi legislativi.
Obiezioni legittime e condivisibili. Senza il referendum, però e la
intrinseca minaccia ai poteri consolidati che esso rappresenta, il
parlamento non trovera le energie politiche per modificare
l'orrore che abbiamo sperimentato nelle ultime elezioni.
Per questo serve il nostro impegno.
E' attivo per ogni evenienza il sito
  • www.referendum elettorale.org
  • su cui sono pubblicati dettagliatamente i quesiti e tutte le informazioni.

    questi i riferimenti:
    SEDE DEL COMITATO REFERENDARIO:
    Via Vittorio Veneto 169
    00187 Roma
    Per informazioni o per aderire chiamate i seguenti numeri:
    06/4744916 - 47821834
    Oppure inviate una mail a:
    aderisco@referendumelettorale.org
    info@referendumelettorale.org

    Il comitato promotore:
    Giovanni Guzzetta: Presidente del Comitato Promotore dei Referendum Elettorali
    Giovanni Guzzetta, 40 anni, avvocato, due figli, è Professore Ordinario di Istituzioni di Diritto Pubblico nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Roma Tor Vergata.
    PHD all’European University Institute di Fiesole, si è specializzato a lungo in Germania, Regno Unito e Stati Uniti.
    Già Presidente nazionale della FUCI (federazione universitaria cattolica italiana) dal 1989 al 1991.
    Oltre che aver elebarato gli attuali quesiti referendari, è stato l’ideatore, insieme a Serio Galeotti, del quesito per il referendum sulla legge elettorale del 1991 e 1993.
    E’ stato collaboratore di vari organi parlamentari.
    E’ autore di varie monografie e saggi di diritto costituzionale italiano, comunitario e comparato e (insieme a Francesco Saverio Marini) di un manuale di Diritto pubblico italiano ed europeo.
    Componente della Società europea di diritto pubblico e dell’associazione italiana dei costituzionalisti
    Collabora con varie riviste e giornali.
    Per contatti: presidente@referendumelettorale.org

    Comitato Promotore dei Referendum Elettorali
    Di seguito l'elenco, in ordine alfabetico, dei presentatori dei quesiti referendari in Corte di Cassazione.
    1. Michele AINIS 2. Filippo ANDREATTA 3. Luca ANTONINI 4. Andrea BAIRATI 5. Augusto BARBERA 6. Franco BASSANINI 7. Antonio BASSOLINO 8. Antonio BERNARDI 9. Edmondo BERSELLI 10. Filippo BERSELLI 11. Roberto BIN 12. Marco BOATO 13. Luigi BOBBA 14. SANDRA BONSANTI 15. Michele BORDO 16. Willer BORDON 17. Gianluca BORGHI 18. Mercedes BRESSO 19. Donato BRUNO 20. Giuseppe CALDERISI 21. Daniele CAPEZZONE 22. Paola CAPOROSSI 23. Stefano CECCANTI 24. Enzo CHELI 25. Sergio CHIAMPARINO 26. Anna CHIMENTI 27. Bartolo CICCARDINI 28. Francesco CLEMENTI 29. Michele COSSA 30. Gianni CUPERLO 31. Natale Maria Alfonso D’AMICO 32. Stefano DA EMPOLI 33. Paola DE BIASE GAIOTTI 34. Giancandido DE MARTIN 35. Giuseppe DE VERGOTTINI 36. Gianmario DEMURO 37. Marida DENTAMARO 38. Bruno DETTORI 39. Federica DI LASCIO 40. Silvia DI TOMMASO 41. Luca DIOTALLEVI 42. Sergio FABBRINI 43. Massimo FANTOLA 44. Vittorino FERLA 45. Francesco FERRANTE 46. Marco FILIPPESCHI 47. Tommaso Edoardo FROSINI 48. Antonio FUNICIELLO 49. Carlo FUSARO 50. Roberto GIACCHETTI 51. Oscar GIANNINO 52. Enrico GIORDANO 53. Gregorio GITTI 54. Elisabetta GUALMINI 55. Giovanni GUZZETTA 56. Alberto HERMANIN 57. Riccardo ILLY 58. Ferdinando IMPOSIMATO 59. Pasquale IMPROTA 60. Giovanni KESSLER 61. Antonio LA FORGIA 62. Jasmine LA MORGIA 63. Donata LENZI 64. Gad Eitan LERNER 65. Nicolò LIPARI 66. Claudio LODICI 67. Mimmo LUCA’ 68. Claudia MANCINA 69. Michela MANETTI 70. Pierluigi MANTINI 71. Alessandro MARAN 72. Alessandro MARANNA 73. Luigi MARATTIN 74. Raffaella MARIANI 75. Annibale MARINI 76. Francesco Saverio MARINI 77. Luigi MARIUCCI 78. Antonio MARTINO 79. Pietro MARZOTTO 80. Diego Maria MASI DE VARGAS MACCIUCCA 81. Fabiana MASSA 82. Stefano MERLINI 83. Paolo MESSA 84. Gianfranco MICCICHE’ 85. Franco MONACO 86. Marco MONARI 87. Donatella MORANA 88. Enrico MORANDO 89. Andrea MORRONE 90. Anna MOSCARINI 91. Salvatore NAPPI 92. Ida NICOTRA 93. Maria Grazia PAGANO 94. Marco PALOCCI 95. Angelo PANEBIANCO 96. Alessandro PANSA 97. Arturo PARISI 98. Monica PARRELLA 99. Gianfranco PASQUINO 100. Andrea PASTORE 101. Edoardo PATRIARCA 102. Antonio PERRELLI 103. Teresa PETRANGOLINI 104. Pierluigi PETRILLO 105. Roberto PINARDI 106. Roberta PINOTTI 107. Luca PIROZZI 108. Giovanni PITRUZZELLA 109. Adriana POLI BORTONE 110. Elisa POZZA TASCA 111.Stefania PRESTIGIACOMO 112. Fabio PROTASONI 113. Massimo PROTO 114. Gaetano QUAGLIARIELLO 115. Emanuele RACO 116. Ermete REALACCI 117. Vincenzo RICCIUTO 118. Marco RIZZI 119. Umberto RONGA 120. Nicola ROSSI 121. Riccardo ROSSOTTO 122. Gianenrico RUSCONI 123. Giulio SALERNO 124. Michele SALVATI 125. Piero SANDULLI 126. Riccardo SARFATTI 127. Carlo Luigi SCOGNAMIGLIO PASINI 128. Mariotto Giovanni Battista Luigi SEGNI 129. Serse SEVERINI 130. Francesco SORO 131. Marco TARADASH 132. Alessandro TESINI 133. Giorgio TONINI 134. Roberto TRAVERSA 135. Lanfranco TURCI 136. Giuseppe VALDITARA 137. Salvatore VASSALLO 138. Lorenza VIOLINI 139. Niccolò ZANON 140. Alberto ZITO.




    5 commenti:

    Anonimo ha detto...

    C'è una tragica assenza di informazione: una quarantina di giorni fa nel sito del comitato era previsto per la mattina del sabato un banchetto a Roma in Piazza della Balduina fronte UPIM.
    Ho raccolto un gruppo di 8 amici e li ho accompagnati a firmare: Pessima figura : dalle 10 alle 13 non si è visto nessuno. Ho chiesto ad alcune persone incontrate nel mio ufficio per lavoro cosa ne pensavano del vostro referendum: non ne sapeva niente nessuno. Qualcuno credeva che parlassi delle primarie di Berlusconi !
    Io sono riuscito a firmare perché mi sono imbattuto in un banchetto di AN,dove ho convogliato anche i miei familiari.
    Lo 060606 (informazioni del Comune di Roma) non sa nulla, e dopo dieci minuti di attesa e di ricerche mi hanno detto di provare ai municipi. Troppo poco!

    Anonimo ha detto...

    Scopo dell'odierna iniziativa referendaria è quello di eliminare la possibilità, per gli elettori, di poter scegliere un partito all'interno della coalizione.
    Ad essere cioè oggetto delle ire referendarie non sono le decisioni calate dall'alto, dalla scelta delle candidature da imporre agli elettori (con i collegi uninominali o con le liste bloccate non fa differenza) alle 200 o 1000 pagine di programma prendere o lasciare, bensì l'unico strumento che gli elettori hanno oggi a disposizione per poter in qualche modo modellare gli equilibri interni allo schieramento che intendono votare.
    Con il Mattarellum abbiamo avuto modo di assistere allo spettacolo vergognoso della spartizione dei collegi tra le forze politiche, il cosiddetto mercato delle vacche attraverso il quale veniva definita la geografia parlamentare interna agli schieramenti e rispetto alla quale gli elettori potevano solo decidere se partecipare a decisioni già prese e non più discutibili o rimanere a casa.
    Diversamente, con la legge attuale, piaccia o no che a vararla sia stato il centrodestra, la geografia parlamentare delle due coalizioni è stata decisa dagli elettori e non dagli accordi di spartizione calati dall'alto.

    Tornare indietro su questo punto costituirebbe una lesione gravissima per il diritto degli elettori a poter scegliere per indirizzare e partecipare alla formazione dell'azione di governo.

    Cordiali saluti

    Per approfondimenti:
    Legge elettorale - Referendum Guzzetta - Interesse del corpo elettorale.
    http://www.riforme.net/legge_elettorale/referendum_elettorale_2007.htm

    wizler ha detto...

    Reflection Day- SEMIALTERNO il sistema che non c’è!
    Si dovrebbe semplicemente capire che alcuno della casta partitocratica mai vorrà cambiare sistema ed orientarsi verso modelli ad intrinseco “buon senso” quelli a miglioramento ricorsivo continua della qualità implementare totale alla Deming, Kai-zen, ecc. sarebbero pretendere troppo ed altrettanto troppo profittevole risulterebbe per il nostro BelPaese progredire in tal senso! Ma, la casta sa come ben guardarsi e mai potrà permettersi d’occludersi una siffatta fonte di costante “reddito” quale sicura opportunità speculativa autoreferenziale rappresentata dal mantenere sempre transitivo il modello elettorale per risultare sempre intransitiva essa stessa come casta! E’ qui il nodo da sciogliere dove s’installa il vero fulcro del gioco da correggere anche per il prossimo futuro, giacché come diceva taluno sono nelle pieghe dei dettagli che si nasconde “belzebù”!
    Pertanto, non si capisce perché si debba continuare a restare come cittadini sempre giocati da un siffatto gioco dell’oca che la casta ci propina per mantenersi inalterato il suo monopolio annullando ogni diversa opzione concorrenziale sul nascere, continuando a frapporre ostacoli e barriere al normale fluire delle cose, quando or giunti nel terzo millennio, nell'era degli accessi, della connettività permanente e sempre più totalizzante… l’”antitrust” dovrebbe risultare la dimensione strutturale affinché tutto possa meglio conformarsi e sintonizzarsi a quanto la sempre più liquida nuova realtà reclama (Bauman) e pretende, facendo sì che il sistema risulti strutturalmente efficienti ed efficaci per allinearsi alla sua primaria intrinseca “ragione – pulsione” prerogative riconosciute ormai ad’ogni essere vivente democratico!
    Ad ulteriore conferma di un siffatto perverso procedere lo dimostra la scarsa volontà di indire un ”election day” per il prossimo 6-7 giugno dove poter accorpare il referendum abrogativo della legge-porcata con le Europee e le amministrative, in un momento recessivo come quello che viviamo con una crisi che sta già intaccando il tessuto sociale “qualsiasi buon padre di famiglia” sceglierebbe risparmiare, invece si soprassiede a tutto questo per farci spendere come minimo 400 milioni di euro in più quando per la cosiddetta“social card” si sono stanziati soli 460 milioni e, questo non la dice tutta? No comment!
    Quando, un sistema completo dovrebbero ergersi in modo autonomo ed asintote sapersi evolvere senza la necessità d’intermediazione data dal partito/politico di turno che intervenga come mero speculatore autoreferenziale per formalmente cambiarlo giacché lo rimette cinicamente alla solita inefficienza.
    Poiché, in ultima analisi all’elettorato poco importa del ritrovarsi con una compagine governativa frutto di una coalizione di partiti od effetto di un partito di correnti purché si governi e si decida ma, il mantenere la baraonda in corso con tutto l’ambaradam di contorno in permanente artefatta effervescenza oltre che al mantenere la precarietà costante serve meramente alla casta per semplicemente farsi aumentare la posta per poi con la scusante dell’urgenza far ricadere il gioco sempre allo stesso medesimo condizioni e modi ovvero quello del gioco dell’oca!
    Sostanzialmente nell’italica realtà, siamo alle solite anacronistiche regressioni e restiamo vittime delle stesse strategie politiche di casta che ci propina i soliti obsoleti modelli “dal Mattarellum al Porcellum” modelli che hanno lastricato la nostra recente storia caratterizzata da quelle solite soste: “pit stop” fatte da inconcludenti bicamerali e/o snobbati referendum (talora organizzati dalla stessa casta per ritemprarsi giacché talvolta se li indice e se li sottoscrive) per poi ripristinare il solito collusivo gioco dell’oca. Gioco del quale purtroppo restiamo come cittadini sempre più ingabbiati e soggiogati!
    Succubi di un tale artefatto procedere che c’inchioda a quei soliti totem elettorali del mantenere il gioco al più alto tasso speculativo possibile a favore sempre della casta in modo da ricreare la sua massima possibile speculativa autoreferenzialità e così conseguentemente massimizzarne i soliti derivati di un ricreato monopolio oligopolio che si perpetua nello spazio tempo problema che resta in altrettanto modo invariato per la questione del controllo di media e delle televisioni quando “l’antitrust è la base della democrazia”. Perché così continuando rimarremmo prigionieri della solita “legge statica sociale” (N. Luhmann) di un monolitico rigido teleologismo ancorato al bipartitismo bloccato e blindato con rappresentati autonominati dalla stessa casta che così intende rendersi sempre più perpetua ed irremovibile, intransitiva ed auto replicante!
    Quando nel mondo molte e diverse risultano essere le democrazie se ne evince l’“intrinseco indicativo” della loro perfettibilità! E, nella realtà, tutto risulta essere dinamico e sempre più sollecitato che necessita acquisire un sistema più completo quanto il SEMIALTERNO permetterebbe dato dal fatto che la storia conta non implica che soltanto la storia debba contare Giacché bisogna considerare l’imperfezione delle conoscenze e distinguere il paragone statico e dinamico delle diverse soluzioni opponibili. Pertanto, si rende indifferibile per non soccombere prodigarsi ad aggiornarsi a che il sistema elettorale non risulti sempre intransitivo rispetto alle rappresentanze politiche che dovrebbero di per sé risultare transitive e non viceversa e permettersi di giungere perfino a propinare le solite liste bloccate per autonominarsi e perpetuarsi nello spazio tempo!
    Essendo assodato che nella complessità del mondo contemporaneo, la vita democratica da vita a una varietà di azioni ed istituzioni formali ed informali al di là del solo “suffragio universale” in conseguenza della sua vasta complessa articolazione di cui si costituisce con rapporti che si intrecciano su piani e sfere diverse: strutture dello stato, della società civile e della società politica (Farneti).
    Serve sin dagli ingressi un sistema a meccanismi elettorali completi per innestare quel imprescindibile virtuoso processo capace di imbibire virtuosamente tutta la galassia di: politics, policy and polity nel suo complesso d’interazione ed interoperazione verticalmente quanto orizzontalmente, facendo in modo che tutto s’avviluppi efficacemente ed efficientemente in un ricorsivo implicito self standing, self inforcing and implementing quality, per contestualmente mantenere più equilibrato il rapporto pubblico – privato! Per così potersi meglio declinarsi dando origine ad una vasta gamma di virtuosi assetti “risolutivi”!
    Proprio perché le buone politiche sono le politiche legittime, ossia capaci di catalizzare il consenso delle parti, dove, la selezione delle buone politiche non può essere affidata soltanto all’analisi, ma deve emergere dalle procedure democratiche, che danno modo alle preferenze delle persone e dei gruppi di prendere forma e comporsi per virtuosamente creare l’amalgama cooperativo alla ricerca delle opportune soluzioni. Pertanto la competizione aperta e pluralista per il consenso politico resta il presupposto necessario per indotta concorrenza alla selezione delle buone policy rendendo il contesto mantenuto a competizione aperta a tutto tondo a 360° per 366 gg l’anno! Quanto con il SEMIALTERNO propugna!
    Servono nuovi paradigmi che migliorino gli approcci per poter superare la schizofrenia del pensiero unico che talora rifiuta lo Stato e tal’altra lo invoca tant’è che oggigiorno arriviamo all’assurdo del ritrovarci con governi di destra che lo invocano nazionalizzando banche e quant’altro! Pertanto il tempo reclama anche sistemi elettorali con meccanismi completi che vengano costituzionalmente assorbiti ovvero, “constitutionally embedded!” Giacché grazie alla presenza di migliori supporti connettivi quanto le nuove tecnologie informatiche permetterebbero meglio si potrebbe interagire e far interoperare tutto verticalmente quanto orizzontalmente il sistema nella sua interezza per proattivamente attivare un processo di miglioramento a tutto tondo in modo implementare ricorsivo permanente con una positiva ricaduto per tutta la sua multidimensionale galassia!
    Allora, per non continuare a rimanere in balia degli eventi e/o sommersi o sempre reduci perché orfani di un completo sistema si continua a rimanere esposti a continui speculativi autoreferenziali “pit-stop” quindi, imprescindibile risulta acquisire nuovi sistemi quale presupposto e prerequisito per rendersi come BelPaese efficiente nel complesso sia verso l’interno che verso l’esterno e risultare globalmente competitivi!
    Proprio perché in coerenza a quanto per altro verso evidenzia anche Chomsky affermando che non esistono tecnologie democratiche oppressive, ma solo tecnologie – purché risultino il più possibile strutturate a meccanismi neutri – avalutativi, asintoti! Questa rimane la vera sfida capace di ristrutturare la democrazia: “the actually real understatement”per autonomamente strutturarsi a maggiore fisiologica vocazione implementare aperta, quanto ormai tutto pretende espandersi e declinarsi in modo aperto e concorrenziale quale elemento “sine qua non” per meglio saper affrontare le prossimità che la nuova società esprime nel pretendere d’acquisire nuovi paradigmi ”gestori multi task”! Servono sistemi che implementino virtuosa concorrenza quale minimale prerequisito propedeutico a riavviare anche nel nostro tempo un nuovo rinascimento. Lo splendore di quel periodo era dato oltre che dalle multidisciplinarietà… anche dall’effettiva vera concorrenza impressa dalla competizione che le varie città stato italiane si facevano anche nei confronti del mondo d’allora e, non certamente dalla formale concorrenza che si fanno i nostri attuali partiti politici capaci soltanto con inciucciati bipartisan propositi d’autonominarsi in parlamento con liste bloccate blindate!
    Pertanto, rispetto a quanto in corso serve acquisire un sistema sin dagli ingressi completo iniziando da quello elettorale con meccanismi equilibrati: “check & balance” completi poiché è da più di un decennio che si sta giocando in questo modo menando il can per l’aia senza concludere mai niente giacché or ora, e sempre più prossimamente si rischierà se non si cambierà sostanzialmente si continuerà ad aggiungere acqua ad un contenitore bucato!
    Allora, bisogna aver il coraggio di protendere di approdare a soluzioni organiche sistemiche che imprimano un trend concorrenziale costante capace di mantenere i controlli “check and balance” su tutti i fronti, i piani ed i livelli iniziando dall’opercolo della sua “fonte dinamica” preposto a confermare e/o determinarne il ricambio delle rappresentanze politiche - governative quelle appunto che si riconosce e s’incardinano nei meccanismi elettorali preposti a permettere di lasciar fisiologicamente sgorgare quella tonificante chiarezza e trasparenza più coerente a quanto attesta la suprema legge che la nostra Costituzione “incarna”.
    Allora, serve un minimo di presa di coscienza per rendersi conto che non si può continuare a giocare ad un gioco dell’oca dove i cittadini risultino sempre giocati in quanto è sempre Pantalone a doverne pagare le spese! Autolesionista non può che risultare un siffatto procedere!
    Serve un salto di qualità per riscattarsi, diversamente, la casta, continuerà imperterrita a ripristinare sempre il suo solito ricorsivo gioco dell’oca in vario o diverso modo alla “bipartisan” od alla “polipartisan” facendo in modo gattopardescamente di dar parvenza di cambiare per esigenza d’“auditel” e/o per altri “formalismi” continuare a rimettere in gioco i soliti modelli dell’anatra zoppa sempre limitati e limitanti sostituendo un modello elettorale centrifugo (filo proporzionale) con quello centripeto (filo od a prevalenza maggioritaria) e viceversa! Quando complete e nuove meglio articolate soluzioni sono di facile portate quanto con il sistema SEMIALTERNO si propugna! La vera “Par conditio ad attiva virtuosa concorrenza aperta”
    Il sistema SEMIALTERNO “è” un sistema a leader implicito in quanto non necessariamente richiede di essere direttamente eletto e la sua peculiarità consiste nel fatto che su una base a "mandata elettorale"(consultazione a turno unico) PROPORZIONALE PURA, (la cui purezza dipende da come si ritagliano i collegi, ovviamente, più ampia sarà la circoscrizione maggiore risulterà la proporzionalità, più piccola diventerà la circoscrizione, più grande sarà lo spreco dei voti, agendo indirettamente così a mo' di fattore di soglia),
    Ma, quando la "situazione" si rendesse priva di governo od andasse in stallo (ovvero la legislatura chiudesse prima dei suoi fisiologici tempi, ad esempio prima degli attuali cinque anni “art. 60”) il SEMIALTERNO richiama una consultazione elettorale a turno unico MAGGIORITARIA (es. in collegi plurinominali) od a PREMIO di MAGGIORANZA (anche questa “mandata con premio” risulterà tanto più efficace quanto numericamente ridotti sarà il numero dei collegi elettorali in cui sarà ritagliato il territorio nazionale - idealmente non a base "regionalista")
    Dopo, tale mandata con Premio di MAGGIORANZA (o MAGGIORITARIO), comunque, si ritorna alla mandata a “base PROPORZIONALE”- (il termine SEMIALTERNO deriva dal fatto che diventa automatico il passaggio dalla modalità maggioritaria a quella proporzionale ma inverso, in quanto il proporzionale quando la legislatura si conclude sempre nei suoi fisiologici tempi ovvero nei suoi 5 anni come attualmente accade, questa modalità consultiva a base proporzionale potrebbe prolungarsi all’infinito!)
    Pertanto, sarà completando il meccanismo e strutturandolo per complementarietà entro questi due piani nei quali potrà per pragmatica osmosi massimizzare il proprio potenziale facilitando il sistema paese a meglio assolvere la funzione governativa cui dovrebbe essere propedeutico. Il sistema SEMIALTERNO si avviluppa su due livelli e contempla mandate (elezioni) di base al "Proporzionale puro" con un’eventuale sua "naturale" complementare mandata correttiva al Maggioritario (o con premio di maggioranza) giacché “contraria sunt complementa”. Articolato in funzione d'agevolare o meglio ripristinare governabilità "accountability & responsiveness", ecc per meglio contrasterà l’insorgere d’ogni genere di: Micro autoreferenzialità date da partitini speculativi tendenti a rendersi talora, ago della bilancia, quanto Macro autoreferenzialità partiti o coalizioni blindanti lo spazio tempo in potenziali auto-perpetuativi monopoli (rischio insito nei proporzionali) o blindati bipoli (tipico del bipartitismo auto-bloccante “inciucciante” dei maggioritari). Quanto per contrastare micro e macro collusive aderenze e/o ingerenze “finanza creativa incentrata sull’algoritmo virtuale”!
    Pertanto, data la complessità in continuo divenire non possiamo che modificare la gerarchia delle nostre preoccupazioni e sintonizzarci su nuovi paradigmi gestori di una siffatta iperbolica accelerata multiformità, complessità diversamente intrinseco maggiore il rischio rimarrà di collassare al quale resteremmo sempre più esposti. Essendo costante l’'integrazione economica generata dall’obbligatorietà delle correnti, dei processi di esternalizzazioni di carattere commerciali, extraterritorialità finanziarie, ecc che rendono le inferenze sempre più globali erodendo la sovranità nazionale queste determinano effetti locali per il continuo sviluppo a reciproca interazione e compenetrazione culturale, commerciale, economica, finanziaria quanto quella delle stesse strategie politiche. Pertanto la politica di un governo sarà sempre più influenzata da quella dei suoi vicini e viceversa. Tutto questo determina una indissolubilmente interdipendente data la maggiore extraterritorialità dell’agire. Ma, purtroppo, il diritto continua a rimanere relegato ad un monismo statuale dove, la regolazione e la vigilanza vengano relegate al solo nazionale pur ritrovandoci con una finanza che agisce sempre più a livello sovranazionale! Ciò non potrà che richiamare adeguamenti G alla “n”!
    Serve semplicemente implementare buon senso ed approdare a sistemi più elastico flessibili articolati a dinamiche cittadino centriche, sistemo centriche aperte alla concorrenza: giacché anche per l’attuale crisi non è il mercato che è venuto meno ma, la violazione delle sue regole! Ed il tanto esaltato ed acclamato modello USA ha dimostrato di aver fatto una pietosa cilecca tradendo tutte le sue supposte costitutive vantate prerogative dell’essere equilibrato e magnificato nei suoi check & balcance assiomi ed archetipi quando quelli della finanza creativo hanno palesemente dimostrato l’esistenza di un reciproco bipartisan inciuccio ritrovandosi ridotti a quel semplice bipolio di: elefanti- e somari che ha palesemente fallito! Giacché i due esclusivi gruppi politici rappresentativi duo “polisti” repubblicani e democratici hanno subdolamente reciprocamente coltivato e collusivamente collaborato a occultare l’intrecciato con la finanza che pacatamente confezionava tossiche “subprime” creatività in palese “ripartisan” intesa! Bipartisan intesa dimostratasi semplicemente dal fatto che nelle elezioni precedenti sono giunti addirittura a soprasedere a ricontrollare l’effettiva vincita dello scrutinio elettorale: vedonsi Bush - Al Gore (in Florida?).
    Contraddizioni presenti ovunque, riconosciute sul versante finanze, perfino dai suoi guru giacché lo stesso Mr “Paulson” dichiarò purtroppo, solo successivamente “quando l’asino morì dal ridere” ovvero quando la bolla finanziaria scoppiò, che in ultima analisi che anche le “agenzie di rating” erano perfettamente autoreferenziali costituite da controllati che risultavano essere allo stesso tempo controllori! Questo a perfetta dimostrazione di quanto fosse sistemica a check & balance quella tanto acclamata realtà: american way of life! Se non una vera e propria “anarchia organizzata” in cui si muovevano in modo autoreferenziale flussi distinti di problemi, soluzioni, partecipanti ed eventi decisionali. La riprova e data da quanto stia sempre più arrivando al pettine attraverso ben 162 pagine d’indagine delle “balle bolle finanziarie” di Mr Maddock che sottendeva una vera e propria catena di S. Antonio ovvero, Garbage can!
    Pertanto, prossimamente non possiamo permetterci di cadere dalla pentola alla brace quando per ripristinare efficienza ed efficacia servono regole chiare e trasparenti a condivisioni sempre più ovunque estese per il quanto mercato che si vorrà espandere. Ragion per cui indispensabili risulta implementare i G7 con- G20 e così via dicendo! Perché non possiamo permetterci di continuare a giocare a nascondino e/o restare vittime della solita buro-isometria deterministica ancorata alla “path dependance”. Giacché il “Condizionamento di percorso” è determinato dai grandi apparati partitocratici che frenano ogni processo di cambiamento e di sviluppo innovativo specialmente oggigiorno quando l’innovazione sarebbe di facile portata grazie alle nuove tecnologie informatiche. Continuando così dimostrerebbe voler ignorare l’implicita esigenza sistemica caratterizzata dall’asintote necessita di una continua fisiologica rinegoziazione istituzionali per migliorare le sue performance e sintonizzarsi ed incarreggiarsi su una virtuosa dinamica a miglioramento ricorsivo ed implementare quanto il sistema SEMIALTERNO propugna!
    Pertanto, indifferibili risulta introdurre cambiamenti con nuove regole più efficienti per non sopperire! Specialmente, dopo la sregolatezza della finanza creativa… tutti i governi sarebbero obbligati a darsi un sistema finanziario con regole (che vengano fatte rispettare ovunque senza allegri indulti) ma, con norme che risultino trasparenti ad efficacia mondiale e, chiare quanto lo è il giocare a briscola scoperta… per minimamente ritrovarci su dinamiche finalizzate ai principi di economicità e dell’efficienza! Aspetto che non può che comprendere la lotta ai paradisi fiscali da affrontare con urgenza quanto lo doveva essere prima che scappassero i buoi dalla stalla!
    Allora, per minimamente tutelarci sin d’ora oltre che uscire da una siffatta crisi recessiva, a testa alta, bisogna aver il coraggio di effettivamente cambiare sistema per non ritrovarci prossimamente prigionieri della stessa obsolescenza dalla quale si vorrebbe riscattarsi senza rischiare di ricadere nel solito famigerato di casta gioco dell’oca!
    Pertanto, serve un vero benchmarketing compartivo sui modelli elettorali data l’estesa e numerosa letteratura al riguardo iniziando da A. Lijphart, per superare l’attuale obsolescenza sistemica che regna ormai ad ogni latitudine livello effetto di meccanismi elettorali antiquati, logori e superati del compassato iniziando da quello USA del quale modello se ne blandiva l’efficienza quale riferimento assoluto che s’è dimostrato strutturalmente fallace! Essendosi palesemente dimostrato essere stato un vero Gruviera, sotto ogni profilo!
    Pertanto bisogna e prodigarsi ad evolvere verso sistemi diversi più completi pertinenti ai nostri giorni, ai nostri cangianti tempi . Servono nuovi paradigmi nuove modalità indispensabili per incarreggiarci verso un sistema di qualità incrementale volto all’implementazione della stessa…per rimuovere e contrastare l’insorgere d’ogni monopolio od oligopolio che si configuri come monopartitismo od a bipartitismo bloccato e bloccante ogni diritto di libertà di scelta iniziando da quella elettiva ecc.! Serve indifferibilmente un sistema strutturalmente più competitivo, dinamico-flessibile e aperto in senso partecipativo quale minimale approccio capace di aprire a sempre maggiori opzioni dell’“E, E, E” per avere un risultato finale profittevole anche economicamente e, non essere costretti alle solite manichee cattività ingabbianti on soli ”elefanti od asini!” come taluno tuttora aspira! Dove, con la scusante dell’impellenza e dell’urgenza semplificatrice alla “bipartisan” tenta od intende confezionarci il solito gioco dell’oca per nuovamente ed esporci a sempre nuovi Tsumani finanziari con i soliti contorni di bancopoli, tangentopoli, lodopoli, e quant’altro, ecc: perché il denaro dovrebbe essere considerato una cosa troppo importante per lasciarla al monopolio dei soli banchieri e/o finanzieri!
    Pertanto, non possiamo permetterci che tutto venga afflitto dalla miope cinica inerzia degli apparati partitocratici… per ritornare a rimetterci alla selezione naturale per farci ripercorrere come farsa la storia magari a ritroso!? Quando perentoriamente necessitano nuovi paradigmi “multy task“ per meglio rispondere con tempestività e consequenzialità alle prossimità che la nuova realtà fattasi sempre più liquida esprime, farcita di vecchie e sempre nuove sfide, istanze, problematiche, ma anche di opportunità, ecc.
    Ne sortisce che per meglio superare i secolari conflitti ci hanno incagliato sull’ideologico serve focalizzarsi sulle prassi, sui “processi”quanto con il sistema SEMIALTERNO si propugna per concorrenzialmente agevolare quel processo che effettivamente permetta ricambi e/o conferme politico governative in modo più pertinente ai bisogni della generalità dei cittadini
    Giacché oggigiorno, il cittadino è sempre più al tempo stesso lavoratore, consumatore, utente. Pertanto nuovi paradigmi si rendono indispensabili per affrontare le sfide e le opportunità che il futuro offre attraverso un nuovo approccio indifferibilmente per contestualmente ridurre le filiere d’ogni genere e fatta che si interpongono e separano elettore dall’eletto e viceversa quanto per analogia quello di produttore a consumatore “prosumer” e così via come inizialmente s’intendeva dall’“osservatore-osservato” di H. Maturana! Quindi, sarà solo attraverso nuove articolazioni che si potranno diminuire sempre più i “gaps” d’intermediazione che si frappongono fra base e vertice e viceversa pertanto l’innovazione attraverso sistemi “multi task” più elastici, flessibili dovrebbe diventare il fulcro dell’agire del prossimo futuro permettendone tendenzialmente, ad ogni “cittadino” di diventare “governante”! E, prossimamente vedere l’individuo sia come attore sociale che come agente razionale ponendo così il cittadino, sia pure “astrattamente” nelle condizioni di poterlo diventare e perché no, facendo il più possibile coincidere “governanti e governati” facendo il più possibile coincidere e/o convivere le reciproche ragioni!
    Pertanto, insensato significa continuare a propinare modelli elettorali incompleti ovvero in modalità solo centripeta (filo maggioritari) o solo ad induzione centrifuga (filo proporzionali) oltretutto intermediate dai saliti pit stop rappresentati da quella consuete inconcludenti Bicamerali e snobbando Referendum
    Così continuando assurdo sarà voler pretendere risposte positive di ritorno ed ostinarsi ad impiantare e spiantare i medesimi meccanismi strutturalmente incompleti e parossisticamente pretendere qualsivoglia guida “d’indirizzo” normale oltreché sicura, con una macchina che per incompiutezza funzioni talvolta in modo solo centripeto e talaltra solo in quello centrifugo.
    Oltretutto quando per cambiarne direzione ci si debba ogniqualvolta fermare per smontare e rimontare l’inverso di quanto precedentemente montato ed ancor più assurdo risulta il doversi rivolgere per intercessione ai suddetti gestori croupier – politici/partiti/lobby di casta dove attraverso forzati e/o compiacenti “pit-stop” si continui con una siffatta inconcludenza a montare e smontare e/o rimontare parti di meccanismi per mantenere la macchina nel suo insieme incompleta! Quando un completo sistema per reputarsi tale dovrebbe essere self standing ed enucleare tutte le opzioni del dove potersi in modo asintote perfettamente orientarsi! Quanto con il SEMIALTERNO si propone!
    Giacché queste suddette contraddizioni, limitatezze vengono rilevate e riscontrate insite nei modelli elettorali che ritroviamo oggigiorno ad ogni latitudine e sempre più palesemente per lo stesso verso e criterio si riscontrano nei confronti anche degli attuali “nuovi” modelli misti anche da noi (Mattarellum e Porcellum inclusi) ovvero nei reputati proporzionali corretti M.M.P (Mixed Member Proportional) quanto nei maggioritari corretti M.M.M. (Mixed Member Majoritarian): essendo reciprocamente per complementarietà polari!
    Giacché per ottenere da essi una più fisiologica risposta sistemica dovrebbero entrambi enucleare dette complementari induzioni essendo palesemente riconosciuto essere modelli polari e per compiutezza reciprocamente richiamarsi ed idealmente restando nel modo più puro possibile distinte potrebbero per confluenza migliorane gli effetti determinando un sistema più virtuoso e completo giacché: “contraria sunt complementa” il cui rendering potrebbe sintetizzarsi nel sistema SEMIALTERNO! Quanto si va proponendo!
    Appunto, è ormai mondialmente riconosciuto perfino nell’applicazione dei modelli misti “classificabili” in base alla presenza o all’assenza di un collegamento (linkage) tra i due canali di rappresentanza: Proporzionale (centrifugo) o Maggioritaria (centripeto).
    La presenza di un collegamento fa sì del ritrovarci davanti a un sistema M.M.P, l’assenza di un collegamento fa si che il sistema si presenti come un M.M.M.
    Dove, il modello M.M.P di questi sistemi prevede un’attribuzione di seggi affidata al canale proporzionale con scorporo da questi dei seggi vinti all’uninominale, con evidenti vantaggi per i partiti minori; mentre il Majoritarian vede correre parallelamente i due canali di rappresentanza e vede i seggi attribuiti ai due canali sommarsi semplicemente perpetrando in questo modo la di sproporzionalità del sistema a favore dei partiti maggiori che hanno più possibilità ovviamente di vincere un collegio uninominale.
    Ovviamente, all’interno di questa preliminare distinzione possiamo attraverso l’inserimento di ulteriori variabili (separazione territoriale, dipendenza gerarchica e separazione del voto) arrivare ad una classificazione più completa che comprenda sistemi misti che si pongono a metà tra il sistema misto maggioritario e il sistema misto proporzionale. Giacché ad esempio la separazione del voto in un contesto determinato dalla presenza di un sistema coesistenza ( M.M.M) senza clausole di sbarramento per l’accesso al proporzionale e con una relativamente alta percentuale di seggi proporzionali da assegnare determina una correzione a favore dei partiti minori della di sproporzionalità del sistema.
    Al contrario un sistema a correzione (M.M.P) in cui sia alta la soglia di sbarramento per l’accesso al proporzionale sia esigua la grandezza delle circoscrizioni e non vi sia dipendenza gerarchica tra i due canali di rappresentanza combinata con il voto fuso può determinare l’annullamento dell’effetto correttivo insito nei sistemi MMP.
    Pertanto, così continuando mai si potrà correttamente calibrare l’orientamento alla stessa macchina di un Sistema Paese che continua a rimpiazzare in modo sconnesso e disgiunto un modello ad induzione centrifuga (manubrio orientato in tal senso) M.M.P. con un suo polare ad induzione centripeta - M.M.M. (manubrio che tiri al centro) e/o viceversa difficile sarà pretendere di risolvere su questo versante minimamente la questione del check & balance ancora dagli accessi dai meccanismi delle leggi elettorali.
    In ultima analisi, anche per gli accessi per i meccanismi delle leggi elettorali, non possiamo permetterci di ricadere nel medesimo gioco che permetta il riprodursi di perniciose autoreferenzialità senza minimamente cambiarne le modalità procedurali riconoscendo l’esistenza di induzioni polari che i soliti modelli elettorali anche misti sottendono per reciproca polarità. Pertanto senza nuovi sistemi compiuti come permetterebbe il SEMIALTERNO resteremmo esposti al riprodursi delle suddette solite facili perniciose autoreferenzialità.
    On the move glocaly:
    Attualmente si potrebbe azzardare che i massimi esponenti giocolieri creativi e speculatori a tutto tondo… lo sono stati gli americani con i loro derivati giacché a ben guardare le cause “prime” purtroppo risalgono a quella solita rischiosa ricreantesi autoreferenzialità tipica di un “isomorfismo” di casta che si caratterizza e catalizza sia per la dx che per la sx in quel solito spasmodico inciucio politico indotto dallo scarso mercato riprodotto in conseguenza dell’inosservanza delle più elementari regole sulle quali si basa lo stesso mercato per assenza di criteri minimali di concorrenza… e per il capitalismo “la quadrature dei conti”! Anche qui la politica c’ha ben sguazzato facendo lo struzzo specialmente in quei contesti elevati dai nostrani politici da tutti i fronti che hanno elevato gli USA al massimo modello di riferimento per qualità profusa in efficienza ideale per perpetuare un siffatto bipartitismo bloccato a soli asini ed elefanti (e questi ultimi pur di riabilitarsi dai loro cocenti recenti fallimenti si rimettono nelle braccia di un 14-enne tale Johnatan Khron)... che ha scatenato l’attuale travolgente tsunami finanziario!
    Ciononostante di fronte ad una tale catastrofe praticamente i nostrani partiti si di dx che di sx hanno trovato l’opportunità di convergere sulla questione di come doversxi ritagliare a proprio vantaggio (per avidità) la torta ovvero la legge elettorale per le europee introducendo la soglia al 4% con la “faziosa” giustificazione dell’esigenza della semplificazione del quadro politico quando in un siffatto modo sta giocando a totale scapito della stessa concorrenza! Quella che ci dovrebbe salvare quale elemento “sine qua non” da A. Smith in poi! Ovviamente con regole chiare e trasparenti!
    Giacché, non occorreva tanta finanza creativa per capire che con un’illimitata forzata iper produttività s’auto avvitava effetto spinto dalle possibilità che concedeva l’informazionale, la robotizzazione quanto la delocalizzazione “speculativa” i cui effetti purtroppo ce li ritroveremo ad effetto boomerang molto prossimamente di ritorno anche dai paesi dell’est per la forzate eccessiva esposizione bancaria che anche lì ha forzato il consumo!…
    Giacché se tutto questa iper produttività non viene compensato da una maggiore e/o equilibrata distribuzione degli utili elevando magari il welfare e/o non producendo al di sopra delle possibilità d’assorbimento della domanda, avendo ridotto in un siffatto procedere sempre più i consumatori-lavoratori, prima o dopo riducendo appunto gli addetti lavoratori-consumatori con una produzione spinta ed illimitata, l’impianto nel suo complesso sarebbe comunque crollato!?….
    Se a tutto questo per sopperire al problema della crescita della popolazione e dello sviluppo ci aggiungiamo all’”USA way” l’endemica propensione ad esportare svalutazione, e/o promuover finanziamenti di case al 100% sulla supposizione del comunque irreversibili loro costante apprezzamento effetto di una sfrenata accelerazione del consumismo al debito ovvero l’illusorio sviluppo con una ricchezza finta la bolla della balla delle case per tutti, senza averne praticamente i soldi sarebbe ulteriormente scoppiata! Ovviamente, l’economia così facendo non potendo più reggere non poteva che collassare avendo tradito i suoi primari compiti nello sprecare risorse, barando nella crescita del pil e distruggendo valore senza alcuna sostanziale distribuzione di ricchezza a chi era già in link.
    Giacché, non possiamo permetterci di ricevere indicazioni e rassicurazioni da “bipartisan” contraddizioni sia da sx che fino a ieri l’altro, voleva spartire un inesistente “tesoretto” quanto l’altro di dx, che fino a ieri si sentiva spinto da un’estiva Tremontana voleva alla “Robin Hood” far cassa attingendo da petrolieri e da banchieri (oltretutto avendo abolito indiscriminatamente l’I.C.I. - questione che darà prossimamente effetti disastrosi anche sulle finanze locali giacché già alcuni Comuni hanno di conseguenza ridotto taluni servizi vedi asili nido, ecc.) ed ora, arrivato l’inverno Tremonti cerca di recuperarsi, alla faccia del liberalismo e trasforma quegli stessi “Prodi-ghi” propositi in “Tremonti Bond” per al contrario sostenere e finanziare le banche dalle quali guarda casi vi ci si voleva attingere. Portando tutto questo al massimo parossismo spinto d’un socialismo applicato all’incontrario ad ulteriore indicazione che il sistema è in frollatura sia sul fronte strutturale dei meccanismi elettorali quanto su quello dei suoi sviluppi: economici, finanziari, ecc! Poiché non è il mercato che è venuto meno ma, la violazione delle sue regole particolarmente nei confronti dei suoi basilari elementi nella manipolazione della moneta e nell’aver inflazionato il credito criterio che si vorrebbe estendere anche ai modelli elettorali e per ridurne la concorrenza renderli a bipartitismo bloccato per forse inoltrarsi verso una democrazia a due soli cingoli!
    S’intende sempre più trasformare su tutti i fronti il vizio dell’avidità e renderlo forse peccato sociale questo è stato ciò che ha sostituito le regole del mercato dove si è creato un Far West di interessi che producevano nel breve termine rapidi arricchimenti ma, che ingenerava successive distruzioni di ricchezza, in un virtuale esponenziale accrescimento nel procedere a sempre nuove confezioni di bolle di finanza creativa a mo’ di catena di Sant Antonio che al loro scoppio non poteva che determinarne l’attuale deriva recessiva ingenerate praticamente una concreta decomposizione del tessuto sociale.
    E, su questo… la casta Usa in modo bipartisan c’ha impunemente giocato alla larga sfruttando il fatto dell’essere la divisa di riferimento mondiale forse un modo “ignobile” d’accommiatarsi giacché la multilateralità incombente determinerà la prossima dimensione obbligata della multiformità anche per le divise alle quali far riferimento… dedotto dalla sola incrementali numerazione dei prossimi previsti incontri mondiali dei G7ai G alla n, ecc. segno che la stessa realtà rendendosi sempre più liquida reclama paradigmi più globali ad efficacia glocale!?
    Pertanto, in un momento così cocente con una crisi anche di carattere ecologico che quotidianamente ci mostra tutta la limitatezza di un nostro “mondo finito” abbiamo bisogno di acquisire maggior senso della misura per poterci riappropriare del nostro futuro e per non lasciarci manipolare diversamente dai soliti speculatori di turno dobbiamo avere il coraggio di cambiare sistema giacché non ci si può più permettere di sperperare energie ed economie specialmente continuando con… le guerre!
    Anche per questo, si dovrebbe dar vita ad una carta globale che vada oltre a quello dei diritti umani post bellica del ’48, per pretenderne una nuova implementare e capace di far riconoscere i diritti minimali democratici ai quali ogni paese-nazione inclusi i “paradisi offshore” debbano conformarsi ed a tutti coloro che come paesi vi vorranno aderire o lo debbano fare se vorranno connettersi ai vari livelli dal commerciale al finanziario iniziando da quello democratico, ecc., Pertanto tutti dovrebbero adeguarsi a dei principi minimali ed alle prassi a quanto la democrazia attesta (includendo - imbeddando meccanismi elettorali completi: SEMIALTERNO), quale indispensabile criterio da cui dipartire per non ritrovarsi nuovamente a subire nuovi tsunami finanziari e quanto ne consegue. Pertanto serve un momento di riflessione ed operare dal locale per dare efficacia globale e diventare glocale facendo in modo di ritrovarsi pronti ed attrezzati per saper cogliere sia le sfide quanto le opportunità che il futuro ci offre e, cogliere la crisi per aguzzare l’ingegno per dar vita ad un nuovo sistema asintote per non ricadere nel compassato! Servono modernità per mettere in movimento il paese coniugare le ragioni del lavoro con le ragioni della salute, dell’avere un sistema per essere un cittadino democratico libero!
    Pertanto servono: un sistema elettorale completo tipo il SEMIALTERNO ed una ristrutturazione federalista giacché l’interazione tra un ampio numero di unità piccole produce risultati migliori che non la ponderazione tra unità di dimensioni più ampie.

    Anonimo ha detto...

    leggere l'intero blog, pretty good

    Anonimo ha detto...

    imparato molto