venerdì, luglio 14, 2006

Bersani: rottura con i sindacati tassisti. Liberalizzazioni strada in salita

Il ministro per lo Sviluppo economico Pierluigi Bersani esprime "rammarico" per la rottura delle trattative questa notte con le associazioni e i sindacati dei tassisti -- che hanno ripreso stamani la mobilitazione contro il decreto che liberalizza le licenze -- ribadendo però che "quel che conta è il risultato, ossia fornire ai comuni leve per potenziare il servizio pubblico dei taxi".Lo riferiscono a Reuters fonti ministeriali, riportando quanto affermato dal ministro, al momento a San Pietroburgo per partecipare all'inaugurazione dell'iniziativa Tetra di Finmeccanica, a margine del G8."Per ora vige l'attuale decreto . A questo punto vedremo in parlamento se ci sono possibilità di modifica tramite emendamenti del governo o di altri parlamentari", ha spiegato Bersani. "C'è una prima scadenza per il 17 luglio in Commissione e per il 24 in Aula", ha aggiunto.Nelle principali città d'Italia questa mattina le auto bianche non caricano i passeggeri e stanno rallentando il traffico con blocchi spontanei, dopo che stanotte la trattativa si è interrotta sulla proposta governativa -- volta ad aumentare il numero dei taxi in circolazione -- che ad ogni licenza possano essere abbinate due auto."Siamo stati leali e abbiamo mantenuto il confronto. La doppia targa è diversa dal cumulo delle licenze perché prevede una sola licenza con due auto e non due licenze differenti", ha detto il ministro, ricordando che su almeno 3 punti -- allungamento dei turni h24, bandi per nuove licenze a titolo oneroso o gratuito e licenze temporanee in caso di eventi straordinari -- si era giunti ad un accordo.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Che Bersani facesse in un giorno, quello che a Milano il sindaco provava a fare da anni era davvero improbabile.
Forse se le liberalizzazioni le faceva a partire dai grandi gruppi e dal settore pubblico, anche i "piccoli" avrebbero avuto meno motivi di protesta.